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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 27 novembre al 3 dicembre

Molti studi scientifici contrari alla sigaretta elettronica sono viziati da errori metodologici: lo prova una nuova revisione franco-messicana. Intanto l'Olanda consente la vendita dei soli liquidi al tabacco, limitazione valida anche per le usa e getta.

Messico/FranciaRevisione: molti studi sui vapori delle e-cig sono inaffidabili per errori metodologici
Gran parte della letteratura scientifica sulla presenza di sostanze tossiche nelle sigarette elettroniche è inaffidabile. È il risultato di una revisione di studi condotta da Roberto Sussman dell’Istituto di scienze nucleari della National Autonomous University of Mexico e Sebastien Soulet della francese Ingesciences, intitolata “Critical Review of the Recent Literature on Organic Byproducts in E-Cigarette Aerosol Emissions”, e pubblicata su Toxics. Dopo aver esaminato la letteratura scientifica sulla presenza di composti metallici nell’aerosol delle e-cigarette, gli scienziati hanno vagliato quella sui sottoprodotti organici, giungendo alla conclusione che la maggior parte degli studi di laboratorio tesi a quantificare la produzione di sottoprodotti organici potenzialmente tossici (carbonili, monossido di carbonio, radicali liberi e alcuni composti non mirati) nelle emissioni di aerosol di sigarette elettroniche, presenta errori metodologici che rendono le loro conclusioni parzialmente o totalmente inaffidabili e di scarsa rilevanza per gli utenti finali. Sotto la lente di Sussman e Soulet sono finiti 36 studi di laboratorio condotti fra il 2018 e il 2022. Importante il focus su cui si sono concentrati i due scienziati: la coerenza fra i protocolli usati per i test e le reali condizioni di utilizzo dei consumatori. Perché questo è importante e ulteriori dettagli sui risultati della revisione nell’approfondimento di Sigmagazine.

Errori metodologici in molti studi sui vapori delle sigarette elettroniche

 

UsaStudio: il divieto di aromi nelle sigarette elettroniche non ha fermato i vaper
Il divieto imposto dalla Food and Drug Administration statunitense ai prodotti del tabacco aromatizzati, ad eccezione di quelli al mentolo e al tabacco, non ha fermato i consumatori dal vaping. Lo riporta EurekAlert!, citando uno studio pubblicato su Tobacco Control. Tale ricerca ha evidenziato che meno del 5% dei 3.500 consumatori adulti di sigarette elettroniche intervistati ne ha abbandonato l’uso in risposta al divieto. I restanti intervistati sono passati ad altre forme di prodotti del tabacco o ad aromi di sigarette elettroniche che non rientrano nel divieto. “Il divieto non sembra funzionare, le persone, compresi i giovani, possono ancora procurarsi prodotti aromatizzati e continuano a usarli“, ha detto Deborah J. Ossip, esperta di ricerca sul tabacco e docente presso il Dipartimento di Scienze della salute pubblica e il Centro per la salute e la prevenzione della comunità dell’Università di Rochester Medical Center ( Urmc), e co-autrice dello studio. Per l’autore principale dello studio, Dongmei Li, professore associato di Ricerca clinica e traslazionale, ostetricia e ginecologia e scienze della salute pubblica all’Urmc, “la politica della Fda non ha vietato i prodotti al mentolo o al tabacco, e lo studio mostra che molte persone sono passate alle sigarette elettroniche al mentolo dopo il divieto. Sembra che molti trovino il mentolo un aroma piacevole“. Tra gli intervistati, quasi il 30% è passato alle sigarette elettroniche aromatizzate con serbatoio o monouso e un altro 30% alle cialde al mentolo o al tabacco; il 14% è passato a prodotti combustibili, come le sigarette, e il 5% è passato al tabacco senza fumo. Meno del 5% ha smesso di usare le sigarette elettroniche dopo il divieto.

 

UeLa Commissione vuol tassare la sigaretta elettronica come quella di tabacco
Secondo una bozza della proposta per la revisione della Direttiva sulla tassazione dei prodotti del tabacco (la cosiddetta Ted), la Commissione europea sarebbe in procinto di proporre di portare la tassazione delle sigarette elettroniche e degli altri prodotti alternativi al fumo in linea con quella delle sigarette di tabacco. La notizia è stata riportata dal Financial Times. Tra le proposte, anche un aumento dell’accisa minima per le sigarette tradizionali, che passerebbe dagli attuali 1,80 a 3,60 euro per ogni pacchetto da 20, una misura che avrebbe un impatto maggiore (e notevole) nei Paesi centro-est europei dove i prezzi delle sigarette sono attualmente molto inferiori rispetto alla media Ue. Secondo il quotidiano britannico, con riferimento ai prodotti a minor danno la proposta è di tassare quelli del vaping diversamente a seconda dell’intensità di erogazione: 20% per quelli più bassi, almeno il 40% per cento per gli high level. Le indiscrezioni hanno suscitato preoccupazione tra gli operatori del settore del vaping, i quali temono che una elevata tassazione dei prodotti meno dannosi ne toglierebbe il vantaggio economico competitivo rispetto alle più bnocive sigarette a combustione, danneggiando le politiche basate sulla riduzione del danno. I dettagli della bozza di proposta e delle reazioni degli operatori del vaping nell’approfondimento di Sigmagazine.

Commissione europea: tassare sigaretta elettronica al livello del tabacco

 

MacaoEntra in vigore il divieto di vaping
Il divieto di vaping di Macao, approvato lo scorso agosto, entra in vigore lunedì 5 dicembre, secondo quanto riportato dal quotidiano Macau Business. La nuova legge vieta tutte le attività associate alla produzione, alla vendita, alla distribuzione, all’importazione e all’esportazione di sigarette elettroniche. Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie I soggetti privati, sorpresi a violare la legge che criminalizza gli utilizzatori di sigarette elettroniche, potrebbero incorrere in una multa compresa tra poco più di 2.500 dollari e poco più di 25.000 dollari (per chi ha dimestichezza con la moneta locale, la pataca di Macao l’oscillazione è tra 20.000 e 200.000 mop. Il governo aveva giustificato il divieto con la necessità di prevenire il vaping giovanile: una motivazione utilizzata da molte autorità politiche e tuttavia sempre più smentita dalle più recenti ricerche scientifiche.

 

UeI consumatori attaccano la strategia sanitaria: trascurata la riduzione del danno
La Strategia sanitaria globale europea fallisce uno dei priuncipali obiettivi, la lotta al fumo, trascurando le politiche di riduzione del danno e non dando a strumenti innovativi come la sigaretta elettronica il ruolo che la ricerca scientifica ormai le riconosce nelle pratiche di disassuefazione dal tabacco. È quanto sostengono i consumatori del vaping raccolti attorno alla sigla internazionale World Vapers’ Alliance (Wva). Il documento della Commissione, che reca l’impegnativo sottotitolo “Migliore salute per tutti in un mondo che cambia”, è stato presentato nel corso della settimana al Consiglio, al Comitato per gli affari economici e sociali e al Comitato per le regioni. Per Michael Landl, direttore della Wva, “la Commissione europea continua ad ignorare la voce della scienza e quella dei consumatori. La riduzione dei danni provocati dal tabacco deve diventare un elemento chiave di tutte le politiche sanitarie dell’Ue”. Le critiche alla Commissione arrivano però anche dal mondo politico europeo e Sigmagazine ne offre una sintesi nel suo articolo.

Consumatori contro Ue: la nuova Strategia sanitaria trascura la sigaretta elettronica

 

OlandaIl divieto di aromi entrerà in vigore il 1° ottobre del prossimo anno
L’Olanda vieterà tutti gli aromi delle sigarette elettroniche ad eccezione del tabacco a partire dal 1° ottobre 2023, come riporta il NL Times, citando un emendamento governativo allo Staatscourant (Sc), la gazzetta ufficiale dello Stato dei Paesi Bassi, dal 2009 pubblicata esclusivamente in versione online. Il divieto si estende anche alle pod pre-caricate e alle sigarette elettroniche usa e getta. La misura, che era stata annunciata per la prima volta nel 2020, comprenderà anche il divieto di confezioni che raffigurino qualsiasi cosa diversa dal tabacco e la restrizione delle regole per la denominazione dei prodotti. Il Rivm, un istituto di sanità pubblica, ha creato un elenco di 16 ingredienti che i produttori possono utilizzare per produrre aromi di tabacco.

Olanda, sigaretta elettronica in ginocchio: solo liquidi al tabacco anche nelle usa e getta

 

FranciaVapexpo 2023, dopo sei anni il Salone internazionale del vaping torna in primavera a Lione
Sei anni dopo la sua ultima tappa nella città delle luci, il Vapexpo, vero e proprio pioniere e riferimento per i vape show in Francia farà il suo ritorno a Lione. Il Salone Internazionale del Vaping si svolgerà al Centro Congressi di Lione il 16 e 17 aprile 2023 per un’edizione che gli organizzatori annunciano dedicata al interamente al B2B.

 

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