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Canada, il Ministro della salute Duclos apre alla sigaretta elettronica

Le dichiarazioni favorevoli allo strumento di riduzione del danno in occasione dell'inizio della settimana nazionale senza fumo.

Sebbene sia una delle cose migliori che le persone che fumano possano fare per la propria salute, smettere di fumare può essere difficile e può richiedere diversi tentativi. […]. Inoltre, le evidenze scientifiche suggeriscono che le sigarette elettroniche, seppure non sono innocue, espongono i fumatori a livelli inferiori di sostanze chimiche dannose rispetto a continuare a fumare”. Sono queste le parole contenute in una dichiarazione congiunta del Ministro della salute canadese, Jean-Yves Duclos, e di quello della salute mentale e dipendenze, Carolyn Bennett, rilasciata ieri in occasione dell’inizio della settimana nazionale senza fumo.
Come altri eventi analoghi in giro per il mondo, la annuale National Non-Smoking week è un’occasione per promuovere fra i canadesi i benefici di una vita senza fumo e promuovere strumenti e sostegni che possono aiutare i fumatori a smettere o ha programmare di farlo. L’obiettivo ultimo è quello di portare entro il 2035 il tasso dei consumatori di tabacco combusto entro il 5%, la soglia universalmente riconosciuta per considerarsi smoke-free. In vista di questo traguardo, nel 2018 il governo canadese ha lanciato la Canada’s Tobacco Strategy, finanziata con 330 milioni di dollari spalmati in cinque anni. E ieri i due ministri competenti hanno annunciato ulteriori investimenti di 66 milioni di dollari all’anno.

Jean-Yves Duclos

Duclos e Bennett, però, adottano un approccio pragmatico alla questione, consapevoli di quanto smettere di fumare possa essere un percorso difficile e pieno di ricadute. E dunque non basta un approccio basato solo sulla cessazione di qualsiasi consumo di nicotina, il cosiddetto “quit or die”. “Combinando supporti e strumenti – affermano i ministri – le persone che fumano hanno maggiori possibilità di smettere. Questi potrebbero includere la ricerca di supporto come un coach o l’uso di terapie sostitutive della nicotina approvate come gomme, cerotti e pastiglie, farmaci o altre fonti meno dannose di nicotina”. Come i prodotti per il vaping che, spiegano Duclos e Bennet, espongono a livelli di sostanze dannose molto inferiori del fumo. Cioè riducono il danno da fumo.
Una posizione di apertura che fa un po’ a pugni non solo con alcune misure introdotte di recente (come il tetto a 20 mg/ml per la nicotina nei liquidi per sigaretta elettronica e alcune limitazioni alla promozione dei prodotti), ma anche con il regime di tassazione dei prodotti del vaping in vigore dallo scorso ottobre. Ma le parole dei ministri fanno certamente sperare bene per il futuro del settore in Canada.

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