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Sigaretta elettronica: le confessioni di un vaper comune (ma non troppo)

Non iniziate a svapare, ma se fumate perché non dipendere da qualcosa di un po’ meno dannoso? Se invece lo fate per “passione”, “moda”, “soldi”, “fama”, date retta a me, lasciate perdere e rimanete spettatori, perché della sigaretta elettronica non avete capito nulla.

Mi chiamo Daniele, ho 45 anni e ho smesso di fumare da 12 anni (sembra la frase ricorrente di un gruppo di sostegno, ma da qualche parte dovevo pur iniziare). Esatto, ho smesso di fumare e ci sono riuscito con il vaping, perché? Forse perché tanti anni fa mi appassionai all’hardware che caratterizza questo settore, forse attratto dal concetto di “aroma” e un po’ perché ero convinto che mi facesse meno male. Vi state chiedendo il motivo per cui non ho menzionato il risparmio? Già, è una triste verità ma chi utilizza la sigaretta elettronica lo fa principalmente con la convinzione di risparmiare, di spendere meno rispetto alle sigarette. Nessuno però si rende conto, nonostante si menta a sé stessi affermando l’opposto, che la riduzione del danno è il fulcro attorno a cui ruota il vaping e non il risparmiare soldi rispetto ad un pacchetto di sigarette. Il risparmio, un Dio in nome del quale si fa praticamente qualsiasi cosa.
Nel corso del tempo le mie convinzioni si sono rafforzate e ho iniziato a informarmi seriamente (per quanto quel “seriamente”, ai tempi in cui presi in mano la prima sigaretta elettronica, era ancora corredato da scarse informazioni, molta disinformazione, poche fonti e molta confusione). Non vi racconterò tutta la mia storia, molti di voi già la conoscono, ma mi limiterò a sottolineare il motivo per cui ho inviato a Sigmagazine questo testo. Qualcuno penserà che essendo un personaggio noto in questo settore, io ne faccia una questione di business. Vi sembrerà strano ma non è così. Qualcuno penserà che mi sto solo autocelebrando. Vi sembrerà strano ma nemmeno questo è vero. Infine, qualcuno penserà che io badi al concetto “l’importante è che si parli di me” ma anche stavolta, è sbagliato.
La realtà dei fatti è una, è semplice: mi sono convinto dopo anni di video, di interviste, di live, di ironia ma anche di serietà, che fumare è sbagliato e svapare è solo un po’ meno sbagliato. Se foste costretti a scegliere tra un pugno in faccia ed una coltellata nel fegato, cosa scegliereste? Nessuna delle due è un’esperienza piacevole, ma sicuramente la scelta sarebbe ovvia (prescindendo dal fatto che la scelta migliore sarebbe non scegliere). Attenzione però, essere detrattori del vaping in modo preconcettuale e prevenuto è un errore grave ma lo è anche il suo opposto. Essere sempre a favore di tutto è analogamente sbagliato: se domani qualcuno mi dimostrasse che svapare fa più male di quanto io non sappia già ora, non avrei problemi non solo ad ammetterlo ma a divulgarlo.
Insomma avete capito, è la verità quella che conta, non la verità che altri ci vogliono a tutti i costi far metabolizzare; si legga un riferimento a tutto quel mondo giornalistico che vive di titoli in grassetto, che vive di “se svapate dovete leggere questo articolo o guardare questo video”, che vive di “attenzione”. Un mondo che a quanto pare sarebbe disposto a dire che bere acqua santa è più salutare che bere acqua di rubinetto, salvo poi scoprire che la rete idrica era già santificata. Lo so, per molti di voi sono luoghi comuni, ma so anche che poi aprite l’internet e l’acqua nei polmoni, modifica il Dna, blocca la crescita, rende impotenti, le polmoniti in America, il servizio del Tg, l’intervista al tizio e l’Oms ha detto che.
Qualcuno si è mai accorto che ogni divulgazione pretestuosa di un giornalista corrisponde a un numero di persone che continua a fumare considerando la riduzione del danno un’idiozia? Per concludere, questa non è un’Ode allo Svapo, questa è l’evidenza dei fatti acquisita dopo anni di esperienza; quelle che a voi sembrano le solite banalità, per me sono una convinzione conquistata dopo molti anni. Concludo veramente e vi do un consiglio: non iniziate a svapare, ma se fumate e siete già dipendenti, perché non dipendere da qualcosa di un po’ meno dannoso? Attenzione non di salutare, ma di meno dannoso. Se invece volete farne una questione che si riassume in “passione”, “moda”, “soldi”, “fama”, date retta a me, lasciate perdere e rimanete spettatori, perché della sigaretta elettronica non avete capito nulla.

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