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Germania, si accende il dibattito sui divieti per la sigaretta elettronica

Jan Mücke dell'associazione Bvte prende di mira il ministro della salute Lucha: "Le recenti richieste di vietare le sigarette elettroniche mancano di basi scientifiche".

Berlino – Secondo l’Associazione tedesca dell’industria del tabacco e dei nuovi prodotti (Bundesverband der Tabakwirtschaft und neuartiger Erzeugnisse, Bvte), le recenti richieste di vietare le sigarette elettroniche mancano di basi scientifiche. Poco tempo fa, in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa tedesca Dpa, Manne Lucha, Ministro per i Verdi degli affari sociali, della salute e dell’integrazione del Land del Baden-Württemberg, aveva affermato che le sigarette elettroniche dovrebbero essere trattate come le sigarette a combustione e che i prodotti del vaping aromatizzati dovrebbero essere vietati. “È scientificamente riconosciuto che l’assunzione di sostanze nocive quando si svapano sigarette elettroniche è molto più bassa rispetto a quando si fuma tabacco”, ha replicato all’incauto ministro Jan Mücke, amministratore delegato del Bvte, “con le sue dichiarazioni post-fattuali, il ministro sta causando incertezza nei consumatori con conseguenze controproducenti per la politica sanitaria”.

Jan Mücke

Mücke, 49 anni originario di Dresda, prima di approdare nel settembre 2019 alla tolda del Bundesverband der Tabakwirtschaft und neuartiger Erzeugnisse, è stato un politico dell’Fdp, il partito liberaldemocratico tedesco, con rilevanti ruoli nazionali. Deputato per due legislature a cavallo degli anni Dieci, è stato segretario parlamentare del gruppo Fdp al Bundestag dal 2005 al 2009 e segretario parlamentare di Stato (che fa da raccordo fra il dicastero e il Parlamento, ndr) del Ministro federale dei trasporti, dell’edilizia e degli affari urbani dal 2009 all’ottobre 2013. Un’intensa carriera dentro il Bundestag, conclusa la quale ha avviato un’attività lobbistica all’interno dell’industria del tabacco. Nel luglio 2014 è diventato direttore generale e portavoce dell’Associazione tedesca delle sigarette e nel 2019, come accennato prima, è entrato nel Bvte.
Il suo impegno a tutela dei diritti dei consumatori del tabacco non gli ha impedito di conoscere e capire l’importanza dell’opportunità fornita dai nuovi sistemi elettronici per gli stessi fumatori, in grado di ridurre le conseguenze dell’assunzione di nicotina attraverso il tradizionale processo di combustione delle sigarette di tabacco.
Con il suo account su Twitter è uno dei più attivi sostenitori della necessità per i fumatori di passare a un sistema meno dannoso come la sigaretta elettronica, come dimostra uno dei suoi messaggi più recenti che rilanciava il tweet di un portale tedesco di informazione sull’e-cig: “Se un politico non riesce a capire perché le sigarette elettroniche dovrebbero essere soggette a regole meno rigide rispetto alle sigarette, questo dice più del politico che della #sigaretta. Le sigarette elettroniche sono almeno il 95% meno dannose e contengono il 98-100% di sostanze nocive in meno”. Con la stessa combattività, Mücke ha articolato la risposta al ministro ecologista del Baden-Württemberg, citando una dichiarazione del 2020 del Centro tedesco per la ricerca sul cancro, che riconosce che “il passaggio completo dal fumo al vaping riduce l’esposizione del consumatore alle sostanze dannose”. E ha inoltre citato le conclusioni di Public Health England, secondo cui le sigarette elettroniche sono almeno il 95% meno dannose del fumo (d’altronde lo aveva fatto di recente nel suo messaggio su Twitter).
Secondo il Bvte, le sigarette elettroniche sono lo strumento di disassuefazione dal fumo più utilizzato in Germania, prima di metodi meno efficaci come i prodotti medici sostitutivi con nicotina. L’ampia scelta di liquidi aromatizzati, inoltre, è un fattore significativo che spinge i fumatori adulti a passare al vaping, scrive l’organizzazione. “Invece di alimentare le paure con affermazioni false e richieste fuorvianti di divieti, le sigarette elettroniche dovrebbero essere finalmente promosse in Germania come un’opportunità per ridurre al minimo i rischi per i fumatori”, ha concluso Mücke. Il Bundesverband der Tabakwirtschaft und neuartiger Erzeugnisse è l’organizzazione ombrello dell’industria tedesca del tabacco, sotto forma di associazione registrata con sede a Berlino. Rappresenta gli interessi dei produttori e dei commercianti di prodotti classici del tabacco come sigarette, sigari, tabacco da fumo, tabacco da fiuto o da masticare, nonché di nuovi prodotti come i riscaldatori di tabacco e le sigarette elettroniche in Germania.

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