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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 5 all’11 febbraio

Calano le vendite di sigarette negli Usa e in Germania, dove aumentano quelle delle e-cig, nonostante la tassa. Il miliardario Michael Bloomberg investe 140 milioni di dollari nelle campagne contro il vaping, mentre in Gran Bretagna scoppia il caso usa e getta.

GlobalRapporto Wva: seguire gli esempi dei Paesi che adottano politiche per la riduzione del danno da fumo
Per vincere la lotta contro il tabacco combustibile i governi del mondo seguano le politiche esemplari di quei Paesi che hanno adottato strategie per la riduzione del danno che contemplano il supporto delle sigarette elettroniche. È l’appello lanciato dalla rete internazionale di consumatori di sigarette elettroniche World Vapers’ Alliance (Wva) in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, che si è svolta all’inizio di questo mese. I Paesi modello sono Regno Unito, Svezia, Giappone e Nuova Zelanda, che pur sfruttando strumenti differenti stanno compiendo i passi più rapidi verso l’obiettivo di rendere i loro Paesi smoke free. Il rapporto si intitola “Learning from te Best: a Tobacco Harm Reduction Primer”. “Per troppo tempo i governi hanno fatto affidamento su politiche antifumo infruttuose e hanno trascurato una rivoluzione della salute pubblica davanti ai loro occhi – ha commentato il direttore di Wva Michael Landl – l’invenzione dell’e-cigarette e di simili prodotti per la riduzione del danno ha già salvato milioni di vite”. Se Regno Unito e Svezia confermano il ruolo di pionieri dei Paesi europei, i casi di Giappone e Nuova Zelanda confermano che nessun continente – neppure quello ostico asiatico – è immune dai buoni esempi.

E-cig, rapporto Wva: “Governi prendano esempio da Svezia, Nuova Zelanda e Regno Unito”

GermaniaMercato del vaping in crescita, mentre accelera la diminuzione del tasso di fumatori
Aumentano in Germania le vendite di sigarette elettroniche e liquidi di ricarica, come riportato dall’annuale relazione dell’ufficio di statistica tedesco. E questo nonostante l’introduzione da luglio 2022 della nuova tassa sui liquidi. Accelera anche la diminuzione del tasso dei fumatori, con calo della vendita delle sigarette tradizionali. Sempre secondo l’Ufficio federale di statistica, nel 2022 il numero di sigarette tassate (quindi sono esclusi dal conteggio quelle di contrabbando e quelle acquistate in Polonia, Repubblica Ceca e Lussemburgo, Paesi confinanti dove i prezzi sono inferiori) è diminuito dell’8,3% rispetto all’anno precedente a quasi 66 miliardi di pezzi. Il calo è stato significativamente più alto rispetto al 2021, quando era stato del 2,8% rispetto al 2020. La tendenza al calo dei fumatori, sebbene accelerata negli ultimi tempi, è comunque in atto da almeno un trentennio. Secondo gli statistici infatti il numero di sigarette tassate si è più che dimezzato dal 1991. Ma nonostante tutti i successi nella prevenzione delle sigarette, in Germania circa 127.000 persone muoiono ogni anno a causa delle conseguenze del fumo, secondo la relazione annuale 2021 del Commissario per le dipendenze. E il calo generale dei fumatori viene contraddetto da un aumento fra i giovani: lo scorso anno, secondo i dati del Rapporto Debra (un’indagine rappresentativa bimestrale sull’uso del tabacco e sui sistemi alternativi di somministrazione della nicotina) la percentuale di fumatori tra i 14 e i 17 anni era balzata a quasi il 16%.

Germania, sigarette elettroniche: consumi in aumento nonostante la tassa

Gran BretagnaSuperato il limite di 2 millilitri di liquido: sospesa dal mercato la Elfbar 600, l’azienda si scusa
È stata temporaneamente sospesa dal mercato britannico la vendita della versione “600 puff” prodotta da Elfbar, perché il liquido nicotinizzato contenuto supera il limite dei 2 millilitri imposti dalla legge. Elfbar è la celebre azienda produttrice delle omonime sigarette elettroniche usa e getta. L’azienda si è scusata per l’errore dicendosi dispiaciuta per avere “inavvertitamente infranto la legge” e ha momentaneamente sospeso la vendita del prodotto. Il marchio Elfbar, lanciato nel 2021, vende solo nel Regno Unito ogni settimana 2,5 milioni di sigarette elettroniche usa e getta che vale il 75% dell’intero volume di mercato.

La sigaretta elettronica usa e getta Elfbar 600 sospesa dal mercato britannico

Gran BretagnaDeputata conservatrice presenta disegno di legge per vietare i vaporizzatori usa e getta
Anche nella patria delle politiche pro-vaping le sigarette elettroniche usa e getta entrano nel mirino dei legislatori. In Gran Bretagna, la deputata conservatrice Caroline Johnson ha annunciato la presentazione di un disegno di legge per il divieto totale di vaporizzatori usa e getta e ha illustrato questa sua posizione intervenendo alla Camera dei comuni. La misura ha l’obiettivo di proteggere i bambini, ha detto la parlamentare. In un’intervista alla stampa prima dell’intervento in assemblea, Johnson aveva illustrato con più dettagli il suo proposito: “Il governo si impegna a raggiungere una generazione senza fumo entro il 2030. Le sigarette elettroniche e i vaporizzatori riutilizzabili rimangono un aiuto importante per smettere di fumare, ma temo che le loro controparti usa e getta colorate, dal sapore adatto ai bambini attirino i non fumatori verso la dipendenza”, ha detto, paventando il rischio “di creare una nuova generazione di dipendenti da nicotina. “Non vedo l’ora di presentare il mio disegno di legge al Parlamento e di evidenziare gli effetti che le sigarette elettroniche e i vaporizzatori usa e getta stanno avendo sulla salute e sull’ambiente naturale della nostra nazione, aveva concluso battagliera Johnson.

UsaLa fissazione di Bloomberg per l’e-cig: 140 milioni di dollari per le campagne contro
Ben 140 milioni di dollari, di un budget complessivo di 420 milioni dedicato alla lotta contro il fumo, verranno destinati dalla Bloomberg Philantropies a campagne contro la sigaretta elettronica nei prossimi quattro anni. Bloomberg Philanthropies è l’organizzazione no profit dell’omonimo miliardario americano e destinataria dell’ingente somma è la Bloomberg Initiative to Reduce Tobacco Use, che dal 2005 ad oggi ha potuto contare su finanziamenti per un totale di quasi 1,6 miliardi. L’equivalenza fra sigaretta combustibile e sigaretta elettronica per i danni alla salute è ormai smentita dalle ricerche mediche dell’ultimo decennio, eppure resta un caposaldo del potente universo istituzionale che ruota attorno a Bloomberg. Il comunicato rilasciato da Bloomberg Philanthropies esplicita l’utilizzo dei 140 milioni di dollari per ridurre l’uso della sigaretta elettronica fra i minori negli Stati Uniti. Inevitabili le critiche delle associazioni che invece sostengono politiche di riduzione del danno. “La tragica realtà è che Michael Bloomberg finanzia una campagna proibizionista che mira a stigmatizzare e mettere fuori legge il metodo per smettere di fumare più efficace mai ideato, la sigaretta elettronica con nicotina”, ha commentato l’associazione di settore American Vapor Manufacturers. È solo una delle reazioni suscitate: un approfondimento della notizia la trovate nell’articolo di Sigmagazine.

Bloomberg investe 140 milioni di dollari contro la sigaretta elettronica

UsaOltre la metà degli americani favorevole al divieto di tutti i prodotti del tabacco. Ma il rapporto non chiarisce il ruolo dell’e-cig
Oltre la metà degli americani sosterrebbe il divieto di vendita di tutti i prodotti del tabacco. È quanto sostiene un rapporto dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) pubblicato sulla rivista Preventing Chronic Disease. Secondo i risultati del sondaggio su cui il rapporto si basa, il 57,3% degli intervistati si è dichiarato favorevole al divieto della vendita di tutti i prodotti del tabacco, mentre una quota ancora superiore, il 62,3%, sosterrebbe il divieto delle sigarette al mentolo. Il sondaggio non ha fornito una definizione di “prodotti del tabacco”, quindi non è chiaro quanti intervistati ritenessero che le sigarette elettroniche e le bustine di nicotina fossero incluse nella categoria, osserva il sito Vaping360. I dati del sondaggio sono stati compilati da un panel web della primavera 2021 di 6.455 persone di età pari o superiore a 18 anni, e poi ponderati per comprendere le variabili demografiche. Quattro scienziati del Cdc Office on Smoking and Health e uno scienziato dell’Oak Ridge Institute for Science and Education hanno poi analizzato i dati estrapolando le conclusioni.

UsaVendite di sigarette in calo nel 2020-2021
Il numero di sigarette che le più grandi aziende produttrici hanno venduto negli Stati Uniti a grossisti e rivenditori a livello nazionale è diminuito da 203,7 miliardi nel 2020 a 190,2 miliardi nel 2021, secondo l’ultimo rapporto della Federal Trade Commission. Dai dati si evince inoltre una curiosità sulle sigarette al mentolo: nel 2021 costituivano il 37% del mercato, una quota più che raddoppiata rispetto al 16% del 1963, quasi sessant’anni fa. L’’mporto speso per la pubblicità e la promozione delle sigarette è aumentato da 7,84 miliardi di dollari nel 2020 a 8,06 miliardi nel 2021.

 

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