Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Ebreeze Viterbo spegne dieci candeline: “Sembra ieri ma per il vaping è una vita”

Catia Piacentini e Renzo Pasquini hanno celebrato l'anniversario dell'attività con un ricevimento aperto a tutti.

Tremilaseicentocinquantadue giorni. Centoventi mesi. O, più semplicemente, dieci anni. È l’importante anniversario che Catia Piacentini e Renzo Pasquini (tra l’altro, protagonisti della copertina del numero della rivista cartacea attualmente in distribuzione, ndr) hanno celebrato a Viterbo lo scorso sabato 11 marzo e condiviso con amici, clienti o semplici curiosi. Nata originariamente come rivendita collegata alla catena Ebreeze, dopo qualche anno è diventata indipendente, mantenendo però invariato il nome e l’insegna. Una scelta che ha avuto il duplice scopo di fidelizzare la clientela al brand ma anche di dare un segno di continuità del lavoro. “Siamo davvero contenti – spiega Piacentini – guardandoci indietro sembra ieri che alzavo per la prima volta la serranda. E invece sono passati dieci anni“. Un tempo relativo equivale ad almeno trent’anni per ogni altro settore che non sia il vaping. In dieci anni, infatti, è successo di tutto. Come accade per ogni innovazione che improvvisamente approda sul mercato conquistando attraverso il solo passaparola il consenso del pubblico ha bisogno di tempo per stabilizzarsi. “Erano i tempi in cui i prodotti erano totalmente di libera vendita – continua Renzo Pasquini – e i controlli praticamente non esistevano. Non dico che era una giungla ma poco ci mancava. Poi è arrivata la maxi tassazione che colpì ogni singolo prodotto in vendita, poi il passo indietro e l’imposta sui soli liquidi. Poi la sospensione, poi la nuova tassa, quindi la direttiva europea tendente a normalizzare il commercio, fino ad arrivare agli ultimi anni con l’ingresso nell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, il riconoscimento di legalità attraverso l’insegna blu autorizzata, l’imposta di consumo che nel frattempo pare, incrociando le dita, finalmente stabile. Insomma, ogni anno è capitato qualcosa. Ma abbiamo tenuto duro, consapevoli che siamo nel giusto e che ogni giorno trasmettiamo un messaggio importante: smettere di fumare si può, bisogna solo volerlo utilizzando i giusti strumenti“. Nel corso delle quattro ore di festa sono intervenute circa 150 persone. Un ottimo risultato che indica l’apprezzamento e la stima che i viterbesi hanno dimostrato nei confronti del lavoro quotidiano di Piacentini e Pasquini.

Articoli correlati