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Il numero esatto non è ancora noto ma pare che siano migliaia i distributori automatici di sigarette e sigarette elettroniche colpiti da un attacco informatico nella notte del 25 marzo. I macchinari sono stati resettati da remoto e, mentre alcuni mostravano sul display un appello per la liberazione dell’anarchico Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41 bis, in altri è stato modificato il prezzo di vendita delle sigarette portandolo a 10 centesimi a pacchetto. Secondo Assotabaccai i punti vendita coinvolti sarebbero tra i 5 e gli 8 mila, tutti dotati di apparecchi della società Laservideo. La Fit ha comunicato che i tabaccai colpiti dall’hackeraggio possono ricevere informazioni accedendo all’applicazione dell’associazione.
Nessun problema invece hanno avuto i distributori dell’azienda Automatika, i più diffusi tra le rivendite specializzate in sigarette elettroniche. “I nostri server – si legge in una nota stampa – sono rimasti inviolati grazie ad un’architettura di sistema progettata per la massima sicurezza. La certificazione Iso 27001 ottenuta nel 2021 ed il superamento dei test Wapt che svolgiamo periodicamente sono la maggiore garanzia che possiamo offrire ai nostri clienti“.