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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 5 all’11 marzo

Mentre uno studio Usa nega associazione fra sigaretta elettronica e Bpco, In Olanda si discute di vietare le e-cig colorate e le regioni tedesche le usa e getta. Intanto in Spagna è in corso la prima edizione di Evo Next Business Festival, dedicato ai prodotti di nuova generazione.

Usa – Studio: l’uso dell’e-cig non aumenta il rischio di broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco)
L’uso della sigaretta elettronica non aumenta il rischio di sviluppare la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), malattia legata al fumo. Una nuova conferma a precedenti lavori scientifici arriva da uno studio americano intitolato “Cigarettes, ENDS Use, and Chronic Obstructive Pulmonary Disease Incidence: A Prospective Longitudinal Study”. È stato realizzato da un team di studiosi di diversi dipartimenti della University of Michigan, della Georgetown University di Washington e del BC Cancer Research Institute di Vancouver, in Canada, sotto il coordinamento di Steven F. Cook, della facoltà di Epidemiologia dell’ateneo del Michigan. Gli esiti della ricerca, basata sui dati delle fasi da 1 a 5 dell’indagine statunitense Path (Population assessment of tobacco and health) relativi agli adulti con più di 40 anni, non solo scagionano la sigaretta elettronica ma suggeriscono anche ai ricercatori in generale a prestare molta attenzione alla metodologia da utilizzare in questo tipo di ricerca, perché è necessario “tarare” i dati grezzi ottenuti con valutazioni relative a dati demografici di base (età, sesso, razza/etnia, istruzione), caratteristiche di salute (asma, obesità, esposizione al fumo passivo) e storia del fumo (cioè se i partecipanti erano o erano stati fumatori, per quanti anni e di quale entità). Approfondimenti sia sui risultati della ricerca che sulla metodologia usata e sulle indicazioni ai prossimi ricercatori nell’articolo di Sigmagazine.

Studio, la conferma: uso della sigaretta elettronica non associato alla Bpco

Germania – I Länder chiedono al governo il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta
I Länder tedeschi chiedono a chiara maggioranza il divieto delle sigarette elettroniche monouso (usa e getta). Dopo la presentazione a gennaio di una proposta da parte della Baviera e la discussione degli emendamenti in commissione, il Bundesrat, la Camera dei Länder, ha votato una risoluzione corrispondente con la quale si invita il governo federale a introdurre un “divieto sulle sigarette elettroniche di plastica monouso”. Tale risoluzione non è giuridicamente vincolante, tuttavia la sua approvazione da parte del Bundesrat dimostra che sull’argomento esiste un ampio consenso politico, sia tra le diverse forze partitiche che a livello geografico. Piuttosto burocratica la formulazione della seconda Camera parlamentare, che tuttavia indica al governo la possibile procedura da seguire: “A livello dell’Ue, l’orientamento del (previsto) regolamento sulla progettazione ecocompatibile verso l’economia circolare e la protezione delle risorse potrebbe essere adatto, tra l’altro – ma non esclusivamente – a specificare i requisiti per la progettazione delle sigarette elettroniche in regolamenti specifici per gruppi di prodotti a valle, impedendo così l’immissione sul mercato di sigarette elettroniche monouso”.

Germania, sigarette elettroniche usa e getta: “Vanno vietate, esistono le alternative ricaricabili”

Gran Bretagna – Ministero delle finanze rifiuta di introdurre una tassa sui vaporizzatori monouso
Il cancelliere  del Regno Unito Jeremy Hunt ha respinto le richieste dei funzionari sanitari di introdurre una nuova tassa sui vaporizzatori monouso nel bilancio del governo che dovrebbe essere presentato il 15 marzo. Il Cancelliere dello scacchiere (spesso chiamato semplicemente Cancelliere) è il ministro del gabinetto con responsabilità su tutte le materie finanziarie. Il Dipartimento della salute e dell’assistenza sociale aveva spinto per la nuova tassa, giustificandola con la motivazione di reprimere lo svapo minorile, ma fonti del Tesoro hanno detto che la nuova tassa non sarà inclusa nel bilancio che sarà presentato il 15 marzo.

Olanda – Ora arriva la proposta di togliere il colore alle sigarette elettroniche
Sigarette elettroniche tutte grigie, come il colore del cielo di Amsterdam nella gran parte dei giorni invernali. È l’ultima, bizzarra ma non meno pericolosa proposta di un gruppo politico al parlamento olandese, i Democratici del D66, orientamento di sinistra liberale. Ma di liberale sembra essercene poco nell’idea di costringere i produttori a rivedere il design delle sigarette elettroniche per abolirne i colori, renderle tutte grigie e uguali come le divise dei lavoratori cinesi ai tempi di Mao Tse Tung ed evitare così che i consumatori le acquistino per puro piacere estetico. Jeanet Van Der Laan, deputata del D66, ha sostenuto che il successo delle sigarette elettroniche è dovuto esclusivamente al marketing intelligente e aggressivo dell’industria di produzione. Da qui la proposta di togliere il colore. E ovviamente nessun accenno ai temi legati alla salute e alla lotta al fumo. Il governo ha già introdotto il divieto di produzione e vendita di liquidi pronti aromatizzati: la norma entrerà in vigore il prossimo 1 ottobre. Dell’Olanda permissiva e progressista di un tempo pare davvero non essere rimasto quasi nulla.

La stangata olandese: si vogliono vietare anche le sigarette elettroniche colorate

Malesia – Associazione per la riduzione del danno chiede di rivedere parti della legge che vuol vietare lo svapo per i nati dal 2007
La Malaysian Society for Harm Reduction (Mshr) ha invitato il governo malese a rivalutare la misura generazionale relativa allo svapo contenuta nel progetto di legge del Generational End Game (Geg), la normativa che intende vietare la vendita e l’uso di qualsiasi forma di prodotto correlato al fumo, comprese le sigarette elettroniche, ai nati dopo il 2007. Sharifa Ezat Wan Puteh, presidente di Mshr, ha affermato che molti fumatori utilizzano gli strumenti del vaping per smettere di fumare sigarette e che il Geg, così come è concepito, potrebbe essere controproducente in quanto equipara in termini di dannosità lo svapo al fumo. “Sebbene svapare comporti rischi per la salute, non possiamo ignorare le prove scientifiche secondo le quali esso è almeno il 95% meno dannoso del fumo”, ha affermato Puteh. L’Mshr ha suggerito di regolamentare i prodotti da svapo utilizzando le leggi esistenti per accelerare le normative sui prodotti con la finalità di proteggere i consumatori dagli ingredienti illegali, introducendo standard sul prodotto e vietando l’accesso ai minori. E propone di costituire un comitato indipendente guidato da scienziati per condurre ricerche approfondite sui prodotti a vapore. Lo scorso dicembre, la ministra della salute Zaliha Mustafa, prima donna a ricoprire questo incarico nella storia politica della Malesia, aveva annunciato la riesamina del Generational End Game per quel che riguardava il suo processo di implementazione, dichiarandosi aperta a consigli e suggerimenti degli ex ministri della salute e degli stakeholder.

Spagna – A Malaga la prima volta dell’Evo Nxt Business Festival
In corso a Malaga, in Spagna, Evo Nxt Business Festival, evento dedicato ai prodotti di nuova generazione. Si tratta di un esordio sulla scena fieristica internazionale, apertosi venerdì 10 marzo e in conclusione sabato 11. Prima edizione, dunque, per questa due giorni spagnola, che ha dato spazio a informazione, intrattenimento e naturalmente al networking. Di cosa si è discusso e di quel che ancora si parlerà nell’ultima giornata di sabato nell’articolo di Sigmagazine.

Malaga apre i cancelli dell’Evo Nxt Business Festival: e-cig e prodotti di nuova generazione

OlandaStudio: il divieto dei filtri delle sigarette tradizionali unico modo per fermare l’inquinamento
Vietare i filtri delle sigarette è l’unico modo per fermare l’inquinamento dei prodotti del tabacco. È quel che sostierne un nuovo studio sul tema pubblicato dal think tank olandese sulla sostenibilità CE Delft e riportato da Dutch News. Ogni anno, i fumatori olandesi gettano nell’ambiente da 200 milioni a 7,1 miliardi di mozziconi di sigarette e, secondo i ricercatori di CE Delft, le normative in vigore per limitare i rifiuti tossici scoraggiando il fumo non funzionano. E si dichiarano scettici anche riguardo al potenziale dei cosiddetti sistemi di deposito: la ricerca sui consumatori ha dimostrato che poco più di un quarto dei fumatori sarebbe disposto a tenersi i mozziconi fino a quando non avesse l’opportunità di depositarli in un punto di raccolta. Il sottosegretario olandese all’ambiente Vivianne Heijnen entro il 2026 vuole ridurre del 70% il numero di filtri abbandonati, che contengono plastica e sostanze chimiche.  Solo nel 2022, i volontari hanno raccolto quasi 90.000 mozziconi di sigaretta durante una pulizia di due settimane delle spiagge olandesi, tra 4.400 chili di rifiuti lasciati dai bagnanti. Lo studio in conclusione osserva che il divieto dei filtri per sigarette diventerà fattibile nel 2026, quando l’Unione europea rivedrà le norme sulla plastica monouso.

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