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Anpvu lancia la campagna contro l’attacco Oms alla sigaretta elettronica

L'associazione italiana dei consumatori fa sua l'iniziativa inglese e invita iscritti e non ad agire e far sentire la propria voce.

L’associazione italiana dei consumatori di sigarette elettroniche Anpvu raccoglie l’appello lanciato esattamente un mese fa dall’organizzazione cugina New Nicotine Alliance UK e invita i suoi iscritti, e non solo, alla mobilitazione in vista della prossima Conferenza delle parti sul controllo del tabacco dell’Organizzazione mondiale di sanità, in programma il prossimo novembre a Panama City. L’allarme è forte, perché, secondo le associazioni dei consumatori, l’Oms sta preparando un attacco poderoso contro il vaping. Le misure restrittive che potrebbero concretizzarsi in sede di Cop10, sono tutte contenute nei vari documenti che l’organizzazione ha pubblicato negli ultimi tempi e cambierebbero radicalmente l’uso e l’efficacia dello strumento di riduzione del danno.
Fra queste potrebbero esserci: il divieto di tutti i sistemi aperti; il divieto di tutti gli aromi ad esclusione del tabacco; il divieto di usare sali di nicotina; una regolamentazione dei prodotti che li renda tutti uguali e ne limiti la capacità di erogare nicotina; l’obbligo per tutti i paesi di equiparare le sigarette elettroniche e i riscaldatori di tabacco al tabacco combusto; la tassazione alla stessa aliquota delle sigarette, il divieto di uso dove è vietato fumare, l’introduzione di grandi avvertenze di rischio e pacchetti neutri e il divieto di qualsiasi pubblicità, promozione o sponsorizzazione.
Una sorta di catastrofe che si abbatterebbe su consumatori e operatori a tutte le latitudini. Per questo, secondo Anpvu, è fondamentale agire e far sentire la propria voce e farlo ora, per quanto novembre possa sembrare lontano. “L’agenda per la Cop10 è già in fase di preparazione e sarà presentata il prossimo settembre”, spiega il presidente di Anpvu Carmine Canino. “Ma allora – aggiunge – sarà troppo tardi, perché tutte le decisioni saranno state prese, i delegati selezionati e i paesi, compreso il nostro, avranno già elaborato le loro posizioni”. Visto che in sede di Conferenza delle parti sono proprio queste (cioè i paesi aderenti alla Convenzione quadro per il controllo del tabacco) a prendere le decisioni finali, ora è il momento di cercare di incidere su politici e funzionari e fare presenti le opinioni di chi è più coinvolto: i consumatori.
Anpvu inviata quindi a contattare per email i propri rappresentanti parlamentari, spiegando loro l’importanza della sigaretta elettronica e le proprie preoccupazioni e chiedendo che le rappresentino al governo che designerà i delegati italiani. Può essere utile, inoltre, contattare allo stesso modo il cosiddetto “punto focale” della nostra delegazione, che fa da tramite fra l’ufficio della Convenzione quadro sul controllo del tabacco dell’Oms e il governo nazionale. La richiesta da fare è quella di essere informati sulle comunicazioni che intercorrono, le riunioni, gli aggiornamenti e tutto quanto riguarda la prossima Cop10. Questo farà quantomeno sentire a politici e funzionari che i consumatori di sigarette elettroniche sono attenti e vigili su un processo che li riguarda e li minaccia da vicino.
Sul suo sito Anpvu mette a disposizione i link per trovare gli indirizzi email di deputati e sentatori e dei punti focali della delegazione italiana.

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