© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
“L’Oms ha trasformato la Giornata mondiale senza tabacco in una giornata di propaganda. La Svezia sta per diventare senza fumo grazie a prodotti alternativi alla nicotina. L’Oms deve smettere di combattere i prodotti alternativi alla nicotina e iniziare a sostenerli come chiavi per un futuro senza fumo”. A pochi giorni dal No Tobacco Day organizzato come ogni anno il 31 maggio dall’Organizzazione mondiale di sanità, il direttore dell’associazione internazionale dei consumatori di sigarette elettroniche World Vapers’ Alliance Michael Landl, attacca l’Oms e la sua posizione di netta chiusura verso gli strumenti a rischio ridotto.
Proprio per lanciare l’allarme su quella che definisce “una dilagante epidemia di errata percezione” sui danni degli strumenti di riduzione del danno da fumo, l’associazione consumatori ha organizzato una protesta davanti alla sede dell’Oms a Ginevra che si terrà il 30 maggio, la giornata in cui World Vapers’ Alliance festeggia il World Vape Day. “Le false affermazioni dell’Organizzazione – continua Landl – stanno alimentando un’epidemia mortale di percezioni errate. I fumatori meritano la verità: lo svapo è significativamente meno dannoso del fumo. Una conoscenza accurata potrebbe salvare milioni di vite”.
A riprova di questo, l’associazione cita i dati di una recente ricerca condotta da Ipsos per il think tank We are Innovation, di cui vi abbiamo parlato anche su queste colonne, che rivela un dato estremamente allarmante: in tutto il mondo il 74% dei fumatori crede erroneamente che la sigaretta elettronica sia dannosa quanto il fumo o addirittura di più. E, anche se nel nostro Paese questa percentuale scende al 57%, si tratta comunque “di una pericolosa idea sbagliata – commentano da World Vapers’ Alliance – che sta impedendo a milioni di persone di passare a un’alternativa meno dannosa e scientificamente provata”.
L’obiettivo della manifestazione di domani a Ginevra sarà proprio quello di chiedere all’Organizzazione mondiale di sanità di assumere un atteggiamento diverso. “La nostra dimostrazione – conclude Landl – ha lo scopo di costringere l’Oms ad ascoltare finalmente i consumatori e a riconoscere le prove scientifiche a sostegno dello svapo, delle buste di nicotina e di prodotti simili come validi strumenti di riduzione del danno”.
LEGGI ANCHE:
La percezione del rischio tra sigarette elettroniche e tradizionali