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Stati Uniti – Studio: i liquidi aromatizzati sono importanti per il successo delle terapie anti-fumo
La ricerca non si ferma e i ricercatori ci provano a fornire ai legislatori informazioni scientificamente verificate sui diversi aspetti del vaping. Un ultimo studio, che offre materiale utile per calibrare leggi contro i liquidi aromatizzati, arriva dagli Stat Uniti. Si intitola “Reduced Nicotine Cigarettes and E-Cigarettes in High-Risk Populations – 3 Randomized Clinical Trials” ed è stato realizzato da tredici ricercatori provenienti dalla University of Vermont, dalla Brown University e dalla Johns Hopkins University School of Medicine, coordinati da Stephen Higgins del primo ateneo. Obiettivo: stabilire se l’uso della sigaretta elettronica con gusti scelti fra una gamma di aromi appetibili aumentasse la riduzione del fumo ottenuta con sigarette combustibili a basso contenuto di nicotina. Il risultato è chiaro: la possibilità di usare una sigaretta elettronica con aroma diverso dal tabacco aumenta le probabilità di ridurre il fumo e l’esposizione a sostanze tossiche, rispetto alle sigarette combustibili con basso contenuto di nicotina. Conclusione importante, soprattutto in questo momento in cui molti governi valutano l’introduzione di divieti sugli aromi. Lo studio è stato pubblicato su Jama Network. Gli approfondimenti sulla metodologia utilizzata nella ricerca e sui risultati presentati con maggiori dettagli nell’articolo di Sigmagazine.
Aromi nella sigaretta elettronica importanti per ridurre il fumo
Unione europea – Una proposta contro la scienza: la Commissione mette nel mirino anche le sigarette elettroniche
Stretta in vista per il fumo e anche per il vaping nella proposta presentata in settimana dalla Commissione europea al Consiglio per centrare l’obiettivo di una generazione senza tabacco entro il 2040. Le restrizioni previste non riguardano infatti solo il fumo da sigarette tradizionali, ma si estendono ai dispositivi elettronici, a prescindere dal fatto che i liquidi contengano o meno nicotina. La proposta non è una legge, ma costituisce delle raccomandazioni che la Commissione rivolge agli Stati membri. Tra queste, divieti di fumo e svapo in bar e ristoranti all’aperto, nelle aree esterne di ospedali, scuole e altri edifici pubblici, alle fermate degli autobus e nei luoghi frequentati dai bambini come parchi, zoo, luna park e anche piscine. Fonti ispiratrici della proposta – almeno per quel che riguarda il vaping – sono teorie sconfessate dalla ricerca scientifica come quella dell’effetto gateway e la totale indifferenza al riconosciuto (sempre dalla scienza) contributo fondamentale delle sigarette elettroniche agli sforzi dei fumatori adulti per affrancarsi dalla dipendenza dal più dannoso tabacco.
Bruxelles detta la linea: vietare fumo e sigarette elettroniche anche all’aperto
Unione europea – Politici e associazioni critici sull’equiparazione tra fumo e svapo
E la proposta della Commissione europea al Consiglio ha sollevato dubbi e critiche anche fra i parlamentari europei. Tra questi Peter Liese, europarlamentare tedesco di lungo corso, medico e portavoce per le politiche sanitarie del Ppe, critico sull’equiparazione tra fumo e vaping. Spiccano anche le prime prese di posizione delle associazioni, tra cui quella dei consumatori World Vapers’ Alliance, il cui direttore Michael Landl insiste sullo stesso aspetto: mettere sullo stesso piano sigarette tradizionali ed elettroniche significa mandare un messaggio pericoloso a milioni di fumatori, mettendo a rischio la salute pubblica. Una panoramica più dettagliata delle reazioni nell’approfondimento di Sigmagazine.
Parlamentari europei e consumatori contro il divieto di svapo all’aperto
Malesia – Legge anti fumo e vaping, consumatori di e-cig preoccupati per misure restrittive
La prossima legge contro il fumo (Public Health Control of Smoking Act 2024), che prevede restrizioni anche per le sigarette elettroniche, preoccupa i consumatori del vaping. In un sondaggio promosso dalla Malaysian Vape Association (Mva) sulla nuova legislazione il 71,3% degli intervistati si è detto è contrario in particolare a una delle misure previste: il divieto di esposizione dei prodotti al dettaglio. Interessanti le motivazioni: per il 39,7% sarebbe un problema l’impossibilità di esaminare i prodotti prima dell’acquisto, il 38,3% lamenta prevedibili difficoltà durante il processo di acquisto. Di più: se il divieto di esposizione al dettaglio entrasse in vigore, i consumatori potrebbero cercare alternative illegali (47,4%) o tornare a fumare (44,5%). Ma solo l’8,1% degli intervistati ha dichiarato che avrebbe smesso completamente di usare le sigarette elettroniche in caso di restrizioni. Il timore di un boom del contrabbando, come avvenuto in altri casi di restrizioni imposte alla vendita e per di più in un’area geografica sensibile a tale tipo di traffici, è più che concreto. Ultimo dato emerso dal sondaggio: la maggior parte degli utilizzatori di sigarette elettroniche, il74,4%, è costituito da ex fumatori o da coloro che sono passati dalle sigarette tradizionali alle sigarette elettroniche.
Malesia – Legge anti fumo e vaping, Khairuddin (Mva) invita il governo a rivedere il divieto di esposizione al dettaglio
E sulle restrizioni alla vendita dei prodotti del vaping contenute nel prossimo Public Health Control of Smoking Act 2024 è intervenuto anche il presidente della Malaysian Vape Association (Mva), Khairil Azizi Khairuddin, l’associazione che ha realizzato il sondaggio fra i vaper riportato nel paragrafo precedente. Khairuddin, ha affermato che “i risultati dell’indagine indicano che il divieto di esposizione al dettaglio non è una soluzione e limitare la possibilità dei consumatori di cercare e scegliere prodotti legali li spingerà solo verso un mercato nero con qualità e sicurezza discutibili”. Per il presidente della Mva “gli utilizzatori di sigarette elettroniche dovrebbero avere il diritto di fare scelte informate e l’attuazione di un divieto di esposizione al dettaglio eliminerebbe questo diritto”. Kairil si è quindi rivolto direttamente al ministero della Salute, invitandolo a riconsiderare l’attuazione del divieto di esposizione al dettaglio: “Il disegno di legge dovrebbe dare priorità alle misure per incoraggiare i fumatori a passare alle sigarette elettroniche, piuttosto che imporre rigidi requisiti sulle sigarette elettroniche e trattarle non diversamente dalle normative sul tabacco, altrimenti, i fumatori continueranno a fumare o gli utilizzatori di sigarette elettroniche si rivolgeranno al mercato nero, indebolendo il potenziale impatto delle sigarette elettroniche nel ridurre i tassi di fumo in Malesia”.
Germania – Oltre 700 espositori per InterTabac 2024, la fiera di Dortmund è tornata a brillare
Fine settimana monopolizzato da InterTabac 2024, uno dei più grandi eventi fieristici dedicati al mondo del tabacco e da qualche tempo anche a quello del vaping, quello tra giovedì 19 e sabato 21 settembre. Appuntamento storico per produttori e consumatori dei diversi settori, che si tiene tradizionalmente nell’area fieristica di Dortmund, quest’anno è giunto alla sua quarantaquattresima edizione. Si tratta indubbiamente di uno degli eventi più grandi, più antichi e più prestigiosi del settore del tabacco e della nicotina in Europa e nel mondo e l’edizione numero 44 ha presentato numeri di tutto rispetto, avendo riunito oltre 700 espositori in un’area espositiva che ha coperto 40.000 metri quadrati. Sono stati presentati ad addetti ai lavori e consumatori prodotti del tabacco tradizionale, sigari, ma anche sigarette elettroniche, e-liquidi, pipe ad acqua, sacchetti per imballaggio, accendini e tabacco riscaldato da tutto il mondo. In attesa dei numeri definitivi sulle presenze, gli organizzatori si dicono soddisfatti dell’affluenza, tornata consistente dopo gli anni fiacchi della pandemia, e sperano di aver raggiunto e superato le previsioni della vigilia che puntavano a circa 20.000 partecipanti.
Nuova Zelanda – Verso il divieto delle sigarette elettroniche monouso
Anche in Nuova Zelanda, uno dei paesi che ha adottato e promosso il vaping come alleato nella lotta al fumo, saranno presto vietate le sigarette elettroniche monouso. Un apposito disegno di legge che emenda lo Smokefree Environments and Regulated Products è stato presentato recentemente dal governo con l’obiettivo dichiarato di prevenire la diffusione dello svapo fra i minori. E le cosiddette “usa e getta” sono considerate un dispositivo particolarmente amato dai giovanissimi. “Sebbene la sigaretta elettronica abbia contribuito a un calo significativo dei nostri tassi di fumo – ha dichiarato la ministra associata della Salute Casey Costello – l’aumento dello svapo tra i minori rimane una preoccupazione reale per genitori, insegnanti e professionisti della salute”. Le monouso non sono però l’unico strumento legato al vaping nel mirino del governo. Il disegno di legge introduce anche restrizioni alla visibilità dei prodotti del vaping o altri prodotti regolamentati nei punti vendita (all’esterno per i negozi specializzati e all’interno per gli altri), limitazioni alle aperture in prossimità di scuole e altri centri per l’infanzia e sanzioni per le vendite ai minori fino al livello massimo di 100 mila dollari (55.600 euro).
Sigarette elettroniche usa e getta presto vietate in Nuova Zelanda