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Usa, crolla il consumo di sigarette elettroniche fra i minori

Dati rivelano che è ridotto a un terzo rispetto al 2019. È il momento di smettere di parlare di "epidemia".

L’uso della sigaretta elettronica fra i minori negli Stati Uniti ha raggiunto il tasso più basso del decennio, riducendosi a circa un terzo rispetto al picco registrato nel 2019, quando si cominciò a parlare di “epidemia del vaping”. A dirlo sono i nuovi dati del National Youth Tobacco Survey (Nyts) – un’indagine annuale condotta fra gli studenti di scuole medie e superiori – pubblicati ieri dalla Food and Drug Administration e dal Centers for Disease Control and Prevention. In particolare, rispetto al 2023, quest’anno mezzo milione di giovani americani in meno dichiara l’uso attuale (cioè negli ultimi 30 giorni) di e-cigarette: dai 2,13 milioni dell’anno scorso (pari al 7,7%) si è arrivati a 1,63 milioni nel 2024 (5,9%). Il calo è dovuto in gran parte a una diminuzione dell’uso da parte degli studenti delle sciole superiori, mentre fra quelli delle scuole medie non vi sono variazioni statisticamente rilevanti.

Brian King (photo Fda)

Questi dati confermano un trend ormai in corso da anni, che spinge il direttore del Center for Tobacco Products della Fda Brian King a esprimere la sua soddisfazione. “Il continuo calo dell’uso di sigarette elettroniche tra i giovani della nostra nazione è una vittoria monumentale per la salute pubblica”, afferma, aggiungendo poi che “questo progresso è una testimonianza degli sforzi incessanti della Fda, dei Cdc e di altri, in particolare nell’ultimo mezzo decennio. Ma non possiamo dormire sugli allori, poiché c’è ancora molto lavoro da fare per ridurre ulteriormente l’uso di sigarette elettroniche tra i giovani”.
In realtà il Nyts rileva che fra i giovani che svapano solo il 26,3% utilizza la sigaretta elettronica quotidianamente: una percentuale contenuta. La maggioranza (87,6%), continua l’indagine, consuma prodotti con aromi diversi dal tabacco, soprattutto frutta (62,8%), caramelle (33,3%) e menta (25,1%). I dispositivi più usati sono quelli monouso, mentre i marchi più segnalati sono Elfbar (36,1%), Breeze (19,9%), Mr. Fog (15,8%), Vuse (13,7%) e Juul (12,6%). È curioso che la maggior parte degli intervistati abbia indicato di usare Elfbar, sebbene al momento dell’indagine (dal 22 gennaio al 22 maggio 2024), il marchio avesse cambiato denominazione da diverso tempo, a causa di una controversia legale.
Rimane marginalissimo l’uso di bustine con nicotina, un altro prodotto sul quale si è scatenato un grande allarme. Eppure il consumo fra i minori è bassissimo, passato dall’1,5% del 2023 all’1,8% dell’anno in corso. Una variazione che la Fda giudica non rilevante statisticamente.
Insomma, è doveroso ribadire che i minori non dovrebbero utilizzare nessun prodotto cosiddetto del tabacco: né sigarette elettroniche, né nicotine pouches e meno di tutto le sigarette tradizionali. E Brian King fa il suo lavoro quando dichiara: “Teniamo alta la guardia […] monitoriamo attentamente l’evoluzione del panorama dei prodotti del tabacco per le minacce alla salute pubblica, in particolare quando si tratta di minori”. Ma parallelamente è forse arrivato per tutti il momento di abbassare i toni, smettere di usare termini ad effetto come “epidemia” e sfruttare le potenzialità delle sigarette elettroniche per aiutare i fumatori adulti. Cosa che King, in realtà, sta già cercando di fare.

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