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I militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Rionero in Vulture (Pz) hanno dato esecuzione al decreto di chiusura, per la durata di 20 giorni, di un esercizio commerciale destinato alla vendita di generi non alimentari, adottato da funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Potenza in applicazione della normativa concernente la repressione del contrabbando dei tabacchi lavorati.
Nel dettaglio, si legge nel comunicato della GdF “all’atto dell’accesso mirato presso l’esercizio commerciale, volto ad accertare il possesso dei requisiti per la distribuzione e la vendita dei generi di monopolio, i verificatori constatavano la presenza di 106 dispositivi elettronici per inalazione senza combustione (sigarette elettroniche) contenenti 636 ml di prodotti inalabili del tipo e-liquid (Pli) con nicotina, pari a 3.580 grammi di tabacchi lavorati esteri. Le sigarette elettroniche, esposte sugli scaffali in varie confezioni e destinate alla vendita, risultavano sprovviste delle prescritte fascette ministeriali di conformità fiscale, tali da ritenersi acquistate fuori dai regolari canali di distribuzione“. Per la verità, la presenza del contrassegno fiscale sarebbe comunque impossibile per il livello di nicotina contenuta nel dispositivo: 50 milligrammi per millilitro (5%), ben al di sopra del limite massimo di 20 mg/ml consentito in Europa. “Accertata l’impossibilità di risalire alla provenienza e fabbricazione dei prodotti – continua il comunicato – e constatata la responsabilità della commercializzazione di tabacchi in assenza delle prescritte autorizzazioni, si procedeva al loro immediato sequestro, a cui faceva seguito l’adozione della sanzione pecuniaria pari a 17.900 euro e della sanzione accessoria di chiusura temporanea dell’attività per la durata di 20 giorni“.