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Sarà disponibile nelle prossime settimane il testo di legge spagnolo che includerà, fra l’altrro, il divieto sulle sigarette elettroniche monouso e sugli aromi nei liquidi. Lo ha dichiarato, secondo quanto riportato dal quotidiano El Mundo, il sottosegretario alla salute Javier Padilla durante un incontro organizzato dalla Nueva Economía Fórum a Madrid. A illustrare quello che tecnicamente è un progetto di modifica del regio decreto 579/2017 e che va sotto il nome di Plan Integral de Prevención del Tabaquismo 2024-27, è stata la ministra della salute Mónica García, che ha ripescato questo progetto che era rimasto fermo da anni.
Secondo quanto riportato lo scorso aprile, il piano prevede delle importanti limitazioni anche per il vaping. Vengono equiparate per legge la promozione e la sponsorizzazione di prodotti affini e di nuovi prodotti a quella esistente per i prodotti del tabacco, si estende il divieto di fumo e di utilizzo dell’e-cigarette a ristoranti e locali all’aperto e, cosa più preoccupante, si vietano gli aromi con gusti diversi dal tabacco. Padilla ha menzionato anche il divieto sulle sigarette elettroniche monouso, mentre non si è espresso sull’introduzione di una tassa specifica sulle e-cig con nicotina, di cui si era parlato lo scorso aprile.
I primi a reagire alle dichiarazioni del sottosegretario Padilla sono stati i consumatori di World Vapers’ Alliance (Wva), che raccoglie una serie di associazioni nazionali. Secondo Wva queste misure, pensate per frenare l’uso dell’e-cig da parte dei giovani, non raggiungeranno gli obiettivi e avranno gravi conseguenze per la salute pubblica. “I dispositivi e gli aromi monouso sono essenziali per rendere il vaping un’alternativa praticabile per milioni di fumatori – dichiara Alberto Gómez Hernández, policy manager dell’associazione – Vietandoli si condannano milioni di persone a continuare a fumare e si incoraggia la crescita del mercato nero, rendendo più facile per i giovani accedere a prodotti potenzialmente pericolosi”.

Secondo World Vapers’ Alliance, il governo spagnolo dimostra di ignorare i benefici della sigaretta elettronica come strumento di riduzione del danno e il ruolo cruciale che gli aromi svolgono nell’aiutare i fumatori a stare lontani dalle sigarette. “Invece di adottare politiche proibitive che non distinguono tra tabacco tradizionale e alternative a basso rischio come il vaping – aggiunge Gómez Hernández – il governo dovrebbe optare per una regolamentazione basata su prove scientifiche, che protegga i giovani senza punire gli adulti che cercano di migliorare la propria salute. Questo divieto mostra chiaramente l’ignoranza del governo su ciò che ha funzionato nella lotta contro il fumo in Paesi come il Regno Unito o la Svezia”.
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