L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Meno rischio di coronopatie nei fumatori già operati e passati al vaping

Uno studio sudcoreano rileva che il passaggio alla sigaretta elettronica è associato a minori eventi cardiaci avversi importanti.

I fumatori sottoposti a intervento coronarico percutaneo in seguito a malattia coronarica, che passano all’uso della sigaretta elettronica (specie se esclusivo) o che smettono completamente di fumare, mostrano un rischio notevolmente ridotto di eventi cardiaci avversi importanti, rispetto al consumo di sigarette tradizionali. Sono queste le conclusioni di uno studio sudcoreano, pubblicato sullo European Heart Journal e intitolato “Prognosis after switching to electronic cigarettes following percutaneous coronary intervention: a Korean nationwide study”. Scopo dei tredici autori della Scuola di medicina presso la Sungkyunkwan University, coordinati da Ki Hong Choi, era appunto valutare l’impatto del passaggio al vaping dei fumatori affetti da coronopatia sottoposti a intervento coronarico percutaneo.
Per capirlo, lo studio ha identificato nel database dell’assistenza sanitaria nazionale coreana 17973 adulti che dallo screening prima dell’intervento si erano rivelati fumatori e che erano stati sottoposti allo stesso esame entro tre anni dopo l’intervento. I ricercatori hanno quindi determinato i cambiamenti nelle loro abitudini di fumo, suddividendoli in tre gruppi: quelli che continuavano a fumare, quelli che erano riusciti a smettere e quelli che erano passati alle sigarette elettroniche. Quest’ultimo gruppo è stato poi suddiviso in due ulteriori sottoinsiemi che dividevano gli utilizzatori esclusivi da quelli duali, cioè che affiancavano fumo e svapo.
Nel complesso, quasi la metà dei pazienti, 8951, aveva continuato a fumare. Il 40,7%, 7328, era invece riuscito a smettere, mentre il 9,4%, 1694, era passato alla sigaretta elettronica. Nei due anni e mezzo dopo l’intervento, l’incidenza di eventi cardiaci avversi maggiori era del 17% fra quanti avevano continuato a fumare, mentre scendeva al 13,4% per chi aveva smesso e al 10% fra chi era passato al vaping. Il rischio che si verificassero questi eventi era significativamente inferiore fra gli svapatori esclusivi rispetto agli utilizzatori duali.
Tra i fumatori sottoposti a intervento coronarico percutaneo per malattia coronarica – concludono quindi gli autori dello studio – il passaggio all’uso di sigarette elettroniche (in particolare la transizione completa) o la cessazione del fumo erano associati a un ridotto rischio di eventi cardiaci avversi maggiori rispetto all’uso continuato di sigarette tradizionali”.

Articoli correlati