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Regno Unito – Sarà un prelievo fisso su tutti i liquidi la tassa sulla sigaretta elettronica in Inghilterra
Per i vaper inglesi sarà un cambio di paradigma, anche se la tassa sulla sigaretta elettronica non verrà anticipata nei tempi dal governo laburista, come temuto dalle indiscrezioni di stampa della scorsa settimana. La sua introduzione resta quindi fissata al 1° ottobre 2026: da qui a due anni. Confermata invece la sua natura di tassa “flat” e quindi non incrementale a seconda del contenuto di nicotina dei liquidi da inalazione. Rachel Reeves, cancelliere dello scacchiere (l’equivalente del ministro delle Finanze), ne ha illustrato i contenuti durante la presentazione del bilancio alla House of Commons di autunno 2024. Sarà dunque prelievo unico per tutti i liquidi: ogni 10 ml di liquido per sigaretta elettronica dovrà scontare una tassa di 2,20 sterline, poco più di 2,60 euro. È una cifra che va un po’ oltre la media di quella ideata dal ministro del precedente governo. Allo stesso tempo verrà introdotto un aumento una tantum dell’imposta sul tabacco per mantenere l’incentivo a scegliere la sigaretta elettronica rispetto al fumo.
Il governo inglese presenta la nuova tassa sulle sigarette elettroniche
Regno Unito – Critiche alla tassa sui liquidi anche dallo stesso partito di governo: penalizzerà i più poveri
Preoccupazioni in merito alla tassa sul liquido per il vaping previsto dal governo laburista, che entrerà in vigore nell’ottobre 2026, vengono espresse anche dall’interno dallo stesso partito di maggioranza. La deputata laburista Mary Glindon, infatti, contraddice l’opinione del governo secondo cui il contemporaneo aumento della tassa sul tabacco manterrà l’incentivo per i fumatori a passare al vaping, nonostante l’introduzione della tassa sui liquidi. Glindon sostiene al contrario che avrà conseguenze indesiderate, in particolare per le famiglie che lavorano. “In qualità di presidente dell’APPG (All-Party Parliamentary Group) sul vaping responsabile, sono preoccupata per l’annunciata tassa sul liquido da vaping a partire dal 2026”, ha dichiarato Glindon, “questa tassa danneggerà anche i lavoratori di tutto il Nord-Est che si affidano al vaping per non fumare sigarette”. “Ci sono sei milioni di fumatori che non sono ancora passati al vaping e l’introduzione di una tassa sul vaping servirà solo a scoraggiare questi fumatori dalla possibilità di smettere”, ha concluso Glindon, rimarcando come la tassa renderà l’imposta sul vaping del Regno Unito una delle più alte d’Europa.
Regno Unito – La Scozia si allinea agli altri Stati posticipando di due mesi il divieto delle e-cig monouso
La decisione dei diversi Stati del Regno Unito di concordare una data comune per l’introduzione del divieto di vendita delle sigarette elettroniche monouso ha spinto il governo scozzese a posticipare la propria data di due mesi. Così il ministro della salute Neil Gray, ha annunciato lo slittamento del divieto dal 1° aprile al 1° giugno 2025, allineando così la Scozia al resto del Regno Unito. Gray però ci ha tenuto a vantare una sorta di primogenitura del suo Paese sul tema, sottolineando come il governo scozzese sia stato il primo nel Regno Unito a impegnarsi ad agire sulle sigarette elettroniche monouso.
La Scozia posticipa il divieto di sigarette elettroniche monouso
Gibilterra – E-cig usa e getta, verso il divieto anche nel territorio britannico d’oltremare
Anche il governo di Gibilterra intende allinearsi alle nuove leggi del Regno Unito e introdurre il divieto per le sigarette elettroniche monouso. Il vaping sarà anche in cima all’agenda del prossimo vertice governativo sul tabacco calendarizzato per il 5 novembre. Secondo quanto riporta la stampa locale, nel territorio britannico d’oltremare si sta infatti elaborando una nuova legge per vietare la vendita di sigarette elettroniche monouso in linea con una legislazione simile recentemente proposta dal Parlamento britannico. Un portavoce dell’esecutivo ha spiegato che il divieto è motivato non solo da preoccupazioni ambientali, ma anche dall’impatto sulla salute dei giovani. Gibilterra aveva già introdotto due anni fa una legge che vietava la vendita di prodotti per sigarette elettroniche ai minori di 18 anni. Il portavoce ha aggiunto comunque che “la legislazione è stata redatta da una prospettiva ambientale”. Inoltre, il governo ha dato priorità alle questioni relative alle sigarette elettroniche come argomento chiave del prossimo incontro del Punto di contatto xazionale sul tabacco, previsto per il 5 novembre.
Francia – Il governo pronto a vietare le bustine di nicotina (nicotine pouches), critiche dai sostenitori della riduzione del danno
Il governo francese ha intenzione di vietare le bustine di nicotina, preoccupato per l’uso crescente da parte di minorenni. In un’intervista rilasciata a Le Parisien, il ministro della Salute Genevieve Darrieussecq ha dichiarato che le bustine “sono prodotti pericolosi perché contengono alte dosi di nicotina”. “Il marketing di questi prodotti si rivolge direttamente ai giovani e spero che con le nuove norme riusciremo a proteggere i nostri ragazzi”, ha aggiunto Darrieussecq. Il ministro ha quindi confermato che il divieto sarà annunciato nelle prossime settimane. La nicotina nei sacchetti da inserire sotto il labbro è molto diffusa nei Paesi scandinavi ed è considerata alternativa più sicura al fumo di sigaretta, tanto che in quei Paesi ha contribuito ad abbattere i tassi dei fumatori. Ma secondo Darrieussecq, le nicotine pouches possono essere altrettanto pericolose “quando non sono usate da ex fumatori ma da giovani”. I sostenitori della riduzione del danno da tabacco, però, hanno criticato la mossa del governo, affermando che un divieto generalizzato penalizza proprio gli ex fumatori che scelgono un prodotto molto meno dannoso: sarebbe più utile introdurre divieti mirati e, soprattutto, individuare i modi per farli osservare.
Stati Uniti – Sequestro di 3 milioni di sigarette elettroniche illegali per un valore di 76 milioni di dollari
La Food and Drug Administration (Fda) e la Customs and Border Protection (Cbp) degli Stati Uniti hanno annunciato il sequestro di circa 3 milioni di sigarette elettroniche non autorizzate per un valore al dettaglio stimato di 76 milioni di dollari. I sequestri rientravano in un’operazione congiunta contro il contrabbando di prodotti del vaping alla quale le autorità congiunte hanno lavorato per mesi e sono stati effettuati su navi cargo attraccate negli Usa. “La Fda è in stato di massima allerta e, in coordinamento con i partner federali, rimane impegnata a bloccare l’ingresso nel nostro territorio di sigarette elettroniche non autorizzate, bloccandole ai confini della nazione”, ha affermato il commissario della Fda Robert M. Califf in una dichiarazione. “Troppo spesso questi prodotti finiscono nelle mani dei minori e la task force federale di recente formazione è ben posizionata per combattere collettivamente questa attività senza scrupoli”, ha aggiunto Califf. Come in altre nazioni anche negli Usa le sfide del contrabbando di prodotti del vaping sono sempre più insidiose e lo scorso giugno la Fda e il Dipartimento di Giustizia hanno annunciato una task force federale congiunta per frenare la distribuzione e la vendita di sigarette elettroniche illegali.
Svizzera – Flahault (Istituto salute globale Ginevra), e-cig strumento eccellente per smettere di fumare
Un chiaro sostegno a favore degli strumenti di riduzione del danno è arrivato da parte di un autorevole studioso internazionale. Si tratta di Antoine Flahault. epidemiologo e docente universitario, Flahault dirige dal 2014 l’Istituto di salute globale dell’Università di Ginevra, in Svizzera. “Ci sono tre modi eccellenti per smettere di fumare: la sigaretta elettronica, i dispositivi a tabacco riscaldato senza combustione e lo snus (i sacchetti di tabacco da masticare svedesi)”, ha scritto Flahault sul suo profilo di X, aggiungendo che “le gomme, i cerotti e gli inalatori alla nicotina sono efficaci ma meno apprezzati dai fumatori”. Per il medico, che in passato ha anche collaborato con l’Organizzazione mondiale di sanità, il settore del vaping – articolato in piccole aziende per dimensione impossibilitate a fare fronte comune – deve confrontarsi da un lato con il lobbismo dell’industria del tabacco che spinge per imporre sul mercato i riscaldatori, dall’altro con quello che definisce il moralismo dei politici timidi nel sostenere la sigaretta elettronica nelle terapie sanitarie per smettere di fumare e dei sanitari, conservatori e conformisti nei metodi di prevenzione.
Una personalità a sostegno del vaping: Flahault (istituto di salute globale di Ginevra)