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Negli ultimi anni, le sigarette elettroniche (e-cigarettes) sono diventate sempre più popolari come alternativa al fumo tradizionale. Questo ha sollevato un ampio dibattito pubblico e scientifico sui benefici e i rischi legati al loro uso. E infatti molte ricerche suggeriscono che le sigarette elettroniche siano molto meno dannose rispetto alle sigarette di tabacco tradizionali. La principale causa dei danni per la salute associati al fumo di sigarette tradizionali è la combustione del tabacco. Quando una sigaretta tradizionale viene accesa, la combustione produce una miriade di sostanze chimiche tossiche, molte delle quali sono cancerogene.
Tra queste sostanze ci sono il monossido di carbonio, il catrame, l’ammoniaca e una serie di composti cancerogeni come le nitrosammine. Sostanze che, entrate nel corpo, danneggiano gravemente i polmoni, il sistema cardiovascolare e aumentano il rischio di tumori. Le sigarette elettroniche, al contrario, non prevedono la combustione. Invece di bruciare il tabacco, riscaldano una soluzione liquida (e-liquid) che contiene nicotina, aromi e solventi come il glicole propilenico o la glicerina vegetale. Questo processo, chiamato “vaporizzazione”, non genera le stesse sostanze dannose della combustione, riducendo notevolmente l’esposizione a composti tossici.
Studi indipendenti hanno dimostrato che il vapore prodotto dalle sigarette elettroniche contiene livelli significativamente più bassi di sostanze chimiche dannose rispetto al fumo di sigaretta tradizionale. Secondo un report del National Academies of Sciences, Engineering and Medicine (Nasem), il vapore delle sigarette elettroniche contiene una quantità infinitamente inferiore di sostanze tossiche. Alcune ricerche suggeriscono invece che l’uso di sigarette elettroniche possa comportare l’esposizione a composti potenzialmente pericolosi; la quantità di questi composti, però, è generalmente molto inferiore rispetto a quella presente nel fumo di tabacco e soprattutto in percentuali drasticamente basse e residuali. D’altronde, è ormai dimostrato che le sigarette elettroniche non contengono le oltre 7mila sostanze chimiche presenti invece nel fumo di sigaretta.
Uno dei principali rischi per la salute derivanti dal fumo tradizionale è l’aumento significativo del rischio di cancro, in particolare ai polmoni, alla bocca, alla gola e alla vescica. Le sostanze chimiche cancerogene nel fumo di sigaretta sono note per danneggiare il Dna e aumentare il rischio di sviluppare tumori. Poiché le sigarette elettroniche non coinvolgono la combustione, non producono questi composti cancerogeni e, quindi, teoricamente riducono il rischio di cancro. Anche per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, il fumo di sigaretta è un fattore di rischio ben documentato per infarti, ictus e altre patologie cardiache. Le sigarette elettroniche, sebbene non prive di rischi, non contengono le sostanze chimiche nocive che danneggiano il sistema cardiovascolare. Un’analisi condotta da Public Health England nel 2015 ha stimato che l’uso di sigarette elettroniche comporta circa il 95 per cento in meno di rischi rispetto al fumo di sigaretta.
Le sigarette elettroniche possono contenere nicotina, una sostanza che crea dipendenza ma che, di per sé, non è direttamente responsabile dei danni gravi alla salute come il fumo di sigaretta. La nicotina è un alcaloide che stimola il sistema nervoso centrale e può causare dipendenza ma non è considerata cancerogena. Il problema con le sigarette tradizionali è che la nicotina è veicolata da un cocktail di altre sostanze tossiche generate dalla combustione. Nelle sigarette elettroniche, invece, la nicotina è fornita attraverso il vapore, senza l’aggiunta di altre sostanze pericolose. Questo rende le sigarette elettroniche una forma di assunzione della nicotina meno dannosa rispetto al fumo di sigarette tradizionali. Diversi studi e testimonianze di fumatori hanno dimostrato che passare dalle sigarette tradizionali alle sigarette elettroniche può portare a miglioramenti significativi nella salute. Uno studio pubblicato nel 2019 dal British Medical Journal ha evidenziato che le persone che hanno smesso di fumare o che hanno ridotto significativamente il numero di sigarette tradizionali grazie alle sigarette elettroniche hanno mostrato miglioramenti nella funzione polmonare, nei parametri cardiovascolari e addirittura nell’umore. Inoltre, i fumatori che usano le sigarette elettroniche come metodo di riduzione del danno sono in grado di gestire meglio il loro consumo di nicotina, scalando la concentrazione e riducendo gradualmente la dipendenza.
Le sigarette elettroniche sono state anche esaminate come un possibile strumento di cessazione del fumo. Sebbene non siano ancora un metodo ufficialmente raccomandato dalle istituzioni sanitarie per smettere di fumare, molti fumatori testimoniano che l’uso delle sigarette elettroniche li ha aiutati a ridurre il numero di sigarette tradizionali o addirittura a smettere del tutto. Questo è dovuto in parte alla capacità delle sigarette elettroniche di fornire una dose controllata di nicotina, evitando così l’assunzione delle molte sostanze chimiche dannose del fumo di sigaretta.
Secondo varie revisioni condotte dal Cochrane Library, le sigarette elettroniche sono più efficaci dei cerotti alla nicotina o di altri trattamenti convenzionali nel favorire la cessazione del fumo. Dunque, anche se non prive di rischi, le sigarette elettroniche rappresentano una scelta significativamente meno dannosa rispetto alle sigarette di tabacco tradizionali. La riduzione della combustione e l’assenza di molte delle sostanze tossiche presenti nel fumo di sigaretta contribuiscono a ridurre i danni al sistema respiratorio, cardiovascolare e al rischio di cancro.
Per i fumatori che non riescono a smettere, le sigarette elettroniche offrono una via di uscita potenzialmente meno pericolosa. Come con qualsiasi alternativa al fumo, l’uso di sigarette elettroniche deve essere visto come un’opzione per ridurre il danno piuttosto che come una soluzione definitiva. Le sigarette elettroniche non sono da considerare certamente una panacea, ma rappresentano un decisivo passo avanti nella lotta contro i danni del fumo e una possibile strada verso la disassuefazione per chi ha difficoltà a smettere di fumare.