L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

L’Europarlamento respinge risoluzione per vietare il vaping all’aperto

Il testo equiparava di fatto il fumo e l'uso della sigaretta elettronica. Consumatori: è una grande vittoria per i nostri diritti.

Il Parlamento europeo ha appena bocciato una risoluzione trasversale ai diversi gruppi per vietare l’uso della sigaretta elettronica negli spazi aperti, equiparandolo di fatto al fumo. Il testo portava la firma di Laurent Castillo del Ppe, Alessandra Moretti di S&D, Vlad Vasile-Voiculescu di Renew e Ignazio Marino dei Verdi/Ale. Nella risoluzione si scriveva fra l’altro che il Parlamento “accoglie con favore la proposta della Commissione per una raccomandazione aggiornata del Consiglio sugli ambienti privi di fumo e aerosol; ritiene che l’aumento dell’uso di prodotti a tabacco riscaldato, sigarette elettroniche e altri prodotti che emettono aerosol negli spazi pubblici, all’aperto e al chiuso costituisca un rischio per la salute pubblica”, aggiungendo poi che “non esistono livelli di esposizione sicuri comprovati al fumo e agli aerosol derivanti dal tabacco e da prodotti nuovi ed emergenti”. Si chiedeva poi agli Stati membri di estendere i divieti di fumo in alcuni luoghi all’aperto “ai prodotti che emettono aerosol”.
Una equiparazione fra fumo e vaping che ha sollevato le critiche anche dell’eurodeputato tedesco Peter Liese, medico e portavoce per le politiche sanitarie del Partito popolare europeo. “Ritengo che la risoluzione del Parlamento europeo sugli ambienti senza fumo e senza aerosol sia sbagliata”, ha affermato durante la discussione. “La mia critica principale è che qui il fumo di tabacco e gli aerosol sono messi sullo stesso livello – ha continuato Liese – Gli aerosol, che sono prodotti soprattutto dalle sigarette elettroniche, non devono però essere equiparati al fumo di tabacco e soprattutto le restrizioni per i consumatori di sigarette elettroniche non devono essere così rigide come per i fumatori. La sigaretta elettronica contiene nicotina ed è quindi necessaria una rigorosa tutela dei minori. I bambini non devono essere introdotti alla dipendenza dalla nicotina, ad esempio attraverso aromi attraenti e vaporizzatori usa e getta. Tuttavia, per i forti fumatori, le sigarette elettroniche sono un modo per liberarsi dalla dipendenza dal tabacco. E il fatto che gli aerosol siano dannosi per terzi quanto il fumo di tabacco non è affatto scientificamente provato”. E a quanto pare Il Parlamento europeo gli ha dato ragione e ha respinto la risoluzione

La delegazione di World Vapers’ Alliance davanti al parlamento europeo (photo Wva)

Di una grande vittoria per i diritti dei consumatori parla la rete internazionale di associazioni di utilizzatori della sigaretta elettronica World Vaeprs’ Alliance. “Questa decisione dimostra che i fatti e la scelta dei consumatori possono prevalere sulla paura e sulla regolamentazione eccessiva – dichiara il direttore Michael Landl – assestando un duro colpo alla mentalità strisciante dello Stato etico, che ha troppo spesso caratterizzato le normative dell’Ue. Dimostra che quando i cittadini fanno sentire la propria voce e quando ai decisori politici vengono presentate prove chiare, sono possibili risultati positivi. Questo risultato stabilisce un precedente promettente per l’elaborazione di politiche future dell’Ue nel rispetto sia degli obiettivi di salute pubblica sia delle libertà individuali”.
Solo pochi giorni fa i rappresentanti dell’associazione avevano portato al Parlamento europeo le 100 mila firme di adesione alla petizione “Every life counts”, che chiede la protezione del vaping e la promozione della riduzione del danno da fumo nell’Unione europea. Per una volta sembra che le voci dei consumatori siano state ascoltate e che sia stata riconosciuta la fondamentale differenza fra fumo e svapo.

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