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Polosa (Coehar): “Aromi fondamentali per smettere di fumare”

Secondo il docente la nuova normativa del Regno Unito continua a puntare sulla sigaretta elettronica per i fumatori adulti. Perplessità su limitazione dei gusti diversi dal tabacco e divieto monouso.

La grande diffusione degli aromi non ha mai rappresentato un pericolo per i consumatori di sigarette elettroniche. Anzi vale il contrario. Diversi studi, tra cui quelli del Coehar dell’Università di Catania, evidenziano che l’aggiunta di aromi consente ai fumatori adulti di personalizzare il proprio percorso di disassuefazione, aumentando le possibilità di successo nel raggiungere l’obiettivo di smettere di fumare”. Commentando la presentazione da parte del governo britannico del nuovo Tobacco and Vape Bill, il professor Riccardo Polosa, ordinario di medicina interna e fondatore del Centro di ricerca per la riduzione del danno da fumo (Coehar) dell’Università di Catania, sottolinea l’importanza che gli aromi diversi dal tabacco rivestono per il successo della sigaretta elettronica come strumento per smettere di fumare.
Lo fa perché, fra altre disposizioni, il nuovo testo di legge conferisce al Ministro della salute la facoltà di limitare i gusti nei liquidi per il vaping. Polosa ricorda che “il Regno Unito ha una lunga storia nella lotta al tabagismo, rappresentando un modello virtuoso per governi e organizzazioni di salute pubblica a livello globale. Già agli albori della diffusione delle sigarette elettroniche come supporto per smettere di fumare, il governo britannico si era distinto attraverso provvedimenti innovativi, integrando questi dispositivi senza combustione nei percorsi di cessazione”. Secondo il docente catanese, questo aggiornamento normativo prosegue basandosi su evidenze scientifiche. Lo testimonia il Ministero della salute pubblica britannico che nel suo comunicato stampa afferma: “Se sei un fumatore e vuoi smettere di fumare, svapare può essere un modo utile per raggiungere il tuo obiettivo”.
Le nuove norme, continua Polosa, sono invece pensate per contrastare lo svapo giovanile, visto che le sigarette elettroniche hanno cominciato a diffondersi fra i minori e questo ha suscitato forti preoccupazioni, nonostante la minore dannosità di questi prodotti rispetto alle sigarette tradizionali. “Le nuove normative – afferma il docente – introdurranno nel Regno Unito una serie di restrizioni per i rivenditori, limitando la vendita incontrollata delle e-cig ai minori. Con l’innalzamento dell’età minima di acquisto dei prodotti del tabacco e un adeguato finanziamento dei servizi di cessazione, il governo mira a costruire un futuro più sano, prevenendo il cancro e proteggendo i giovanissimi da nuove forme di dipendenza. Il tutto senza demonizzare un prodotto che ha aiutato milioni di fumatori a smettere”.
E a questo proposito, otre a evidenziare l’importanza degli aromi, Polosa commenta anche l’imminente divieto di vendita delle sigarette elettroniche monouso, previsto da una legge separata, che entrerà in vigore il prossimo 1° giugno. “Il previsto divieto delle e-cig monouso a partire dal 2025 – ammonisce il docente – merita una rivalutazione basata su evidenze scientifiche più approfondite riguardo ai potenziali rischi legati a questa specifica tipologia di prodotto”.

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