© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Il governo britannico presenterà oggi il nuovo Tobacco and Vape Bill in versione laburista. Ad annunciarlo è un comunicato stampa del Ministero della salute e dell’assistenza sociale, che parla di “riforma all’avanguardia a livello mondiale per eliminare gradualmente il fumo, proteggere il pubblico, il Servizio sanitario nazionale e l’economia e metter e il Paese sulla buona strada per liberarsi dal fumo”. Il provvedimento bandiera della legge rimane il divieto di fumo generazionale. In tutto il Regno Unito sarà vietato per sempre acquistare sigarette a chiunque sia nato dal 1° gennaio 2009 in poi. Una misura che ha suscitato un forte dibattito nei mesi scorsi. Il governo potrà, inoltre, estendere il divieto di fumo ad alcuni luoghi all’aperto, anche se sono già stati esclusi i dehors di pub e ristoranti per non penalizzare l’industria della ristorazione. Dunque il divieto dovrebbe riguardare i cortili delle scuole, le aree gioco per i bambini e le pertinenze degli ospedali.
La legge contiene anche, come nella versione precedente del governo conservatore, delle misure restrittive sulla sigaretta elettronica. Sarà vietata la pubblicità e le sponsorizzazioni di prodotti del vaping ma, cosa molto più preoccupante, “saranno creati nuovi poteri – si legge nel comunicato stampa – per limitare gli aromi, l’esposizione e le confezioni di tutti i tipi di sigarette elettroniche”. Nelle intenzioni del governo, “combinando multe immediate, una più decisa azione per l’applicazione della legge e una regolamentazione più severa sul vaping, il Tobacco and Vape Bill proteggerà i minori e i giovani dai danni e dalla dipendenza”. L’esecutivo sta inoltre valutando se estendere il divieto di vaping nei luoghi dove è già vietato fumare, specialmente nelle aree frequentate da bambini e giovani adulti. “Insieme – afferma il governo – queste misure proteggeranno i minori dal pericolo di diventare dipendenti dalla nicotina, continuando a permettere ai fumatori adulti di usare le sigarette elettroniche come aiuto per smettere di fumare”.
La legge, infine, prevede anche i poteri per introdurre una sistema di licenze per i rivenditori di prodotti del tabacco e con nicotina e sigarette elettroniche e introdurrà multe immediate di 200 sterline per i negozianti colti a vendere questi prodotti ai minorenni. Una novità che ha incontrato il favore dell’associazione di categoria UKvia, che lo scorso febbraio aveva presentato la sua proposta proprio per un sistema che riservasse la vendita dei prodotti del vaping solo a negozi autorizzati. “Questa è una vittoria per le aziende del vaping che rispettano la legge – ha dichiarato il direttore John Dunne – e che da anni si battono per una regolamentazione di questo tipo, che impedisca ai commercianti disonesti di vendere ai minori e di creare un redditizio mercato nero”.
Esprimono qualche preoccupazione, invece, gli esperti e gli scienziati che da anni si occupano di sigarette elettroniche. “È molto importante che la legislazione antifumo non includa il vaping”, dichiara Catlin Notley, docente di Scienze delle dipendenze presso la University of East Anglia. “La sigaretta elettronica – ha spiegato – è un approccio di riduzione del danno per i fumatori adulti che cercano di smettere di fumare. Le politiche che trattano fumo e vaping allo stesso modo trasmettono un messaggio molto confuso”. Le fa eco Jamie Brown dello University College di Londra: “È importante che queste misure vengano introdotte insieme ad altri messaggi e politiche che continuino a incoraggiare e sostenere i fumatori nell’uso delle sigarette elettroniche per aiutarli a smettere di fumare, come le campagne sui mass media e il programma Swap to Stop”.
Anche Lion Shahab, condirettore dell’Alcohol Research Group presso lo University College di Londra, ammonisce sulle possibili conseguenze di alcune misure. “Per migliorare la salute della popolazione nel suo complesso – spiega – è anche importante riconoscere il ruolo che le sigarette elettroniche hanno svolto nel ridurre la prevalenza del fumo nel Regno Unito, che si attesta a un minimo storico. A tal fine, la legislazione per proteggere i giovani deve essere bilanciata con la necessità di supportare i fumatori a smettere, anche con le sigarette elettroniche. In questo contesto, sarà importante monitorare le conseguenze indesiderate di alcune delle misure contenute in questo disegno di legge (sulle restrizioni di sapore) e in un altro disegno di legge (che vieta la vendita di sigarette elettroniche usa e getta), poiché potrebbero rendere le sigarette elettroniche uno strumento di cessazione del fumo meno attraente per i fumatori giovani e adulti”.
LEGGI ANCHE:
Parlamento inglese affronta la nuova legge su tabacco e sigarette elettroniche
L’industria della sigaretta elettronica inglese vuole il modello di vendita italiano