L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Nessun sintomo respiratorio rilevante riportato dagli svapatori esclusivi

Uno studio internazionale condotto come parte del progetto di coorte Veritas del Coehar ha fornito informazioni fondamentali sulla salute respiratoria degli utilizzatori esclusivi di sigarette elettroniche, cioè senza una storia di fumo consolidata.

Uno studio internazionale rivoluzionario condotto come parte del progetto di coorte Veritas ha fornito informazioni fondamentali sulla salute respiratoria degli utilizzatori esclusivi di sigarette elettroniche, cioé senza una storia di fumo consolidata. Pubblicato su Scientific Reports, lo studio ha valutato i sintomi respiratori tra gli adulti che non sono mai stati fumatori abituali ma usano sigarette elettroniche, offrendo una rara panoramica degli effetti sulla salute dello svapo in questa specifica popolazione. Guidato dai ricercatori del Coehar e dai suoi collaboratori internazionali, lo studio ha confrontato i sintomi respiratori tra una coorte di utilizzatori di sigarette elettroniche e un gruppo di controllo che non aveva mai fumato sigarette convenzionali. I risultati indicano che chi non ha mai fumato ma utilizzato solo dispositivi elettronici non presenta sintomi respiratori clinicamente rilevanti.

Riccardo Polosa

Lo studio, inoltre, sottolinea l’importanza di distinguere tra risultati statistici e clinicamente significativi quando si valutano gli impatti sulla salute delle sigarette elettroniche. “Veritas getta le basi per una ricerca longitudinale per valutare ulteriormente gli effetti a lungo termine delle sigarette elettroniche sulla salute respiratoria. Questi dati sono fondamentali per dare forma a politiche di salute pubblica basate su prove scientifiche, soprattutto mentre lavoriamo per differenziare gli effetti dello svapo da quelli del fumo tradizionale” – ha spiegato il professor Riccardo Polosa, fondatore di Coehar. “Ciò che rende unico il progetto Veritas non è solamente la sua presenza capillare in sei aeree geograficamente diverse – spiega Jeffrey Zamora, primo autore dello studio – ma la possibilità di avere dati sulle reali condizioni di utilizzo delle sigarette elettroniche, dalle tipologie maggiormente utilizzate (ricaricabili, usa e getta, con pod), alle preferenze legate agli ormi, sino alla distruzione tra gruppi soci culturali diversi”.

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