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Il Vietnam vieta la sigaretta elettronica e i riscaldatori di tabacco. Lo scorso sabato 30 novembre l’Assemblea nazionale vietnamita ha infatti approvato la legge che impedisce la produzione, la vendita, l’importazione, lo stoccaggio, il trasporto e persino l’uso di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato. Questo divieto totale entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025.
Non si sono fatti attendere i complimenti del direttore dell’Organizzazione mondiale di sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Congratulazioni, Vietnam – ha scritto l’alto funzionario sul suo profilo X – per aver preso questa coraggiosa decisione di proteggere i tuoi cittadini, soprattutto i più giovani, dai prodotti del vaping e dal tabacco riscaldato”. Parole che hanno fatto sobbalzare il cardiologo greco Konstantinos Farsalinos, noto per le sue ricerche sulla sigaretta elettronica. “Il direttore dell’Oms – commenta Farsalinos – celebra la creazione di un monopolio della nicotina per le sigarette di tabacco, grazie al divieto di alternative che creano un danno minimo. Una misura che punisce i fumatori e li priva del diritto umano alla promozione della salute (avere accesso a prodotti per la riduzione del danno). Incredibile”.
Un diritto di cui sono privati molti cittadini fumatori del continente asiatico, per i quali l’alternativa promossa dai loro governi è dall’Oms è quella definita “quit or die”: smettere di fumare o morire. L’opzione di ridurre i danni del fumo con strumenti a rischio ridotto non è prevista.