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In seguito al divieto totale di commercializzazione di sigarette elettroniche, il Messico è attraversato da una vera e propria ondata di vendite illegali. D’altronde, questi sono i risultati di qualsiasi norma proibizionista. attraverso i social network si è rilevato un aumento di questi dispositivi tra il 15 e il 20 per cento, ha riferito Il commissario statale per la protezione dai rischi sanitari (Coespris), Luis Carlos Tarín Villamar, ha spiegato che le compravendite avvengono essenzialmente attraverso i social network e, da quando è stata introdotta la norma, l’offerta di prodotti del vaping è addirittura aumentata del 20 per cento.
Ulteriore paradosso messicano: esiste il divieto ma non è stata creata un’agenzia di controllo. In sostanza, nessuno è ufficialmente incaricato di procedere a sequestri o sanzioni. Anche per questo motivo non è inconsueto vedere ancora sigarette elettroniche e liquidi di ricarica esposte sulle bancarelle ambulanti e dei mercatini di Natale.