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Finalmente anche gli Stati Uniti potrebbero introdurre un limite alla gradazione di nicotina. L’ipotesi è al vaglio della Food and Drug Administration. In questo modo l’Europa non sarebbe più invasa da liquidi con 50 milligrammi di nicotina per millilitro (5%) attualmente vietati seppure ancora leciti negli Usa. La proposta tende ad allineare il mercato mondiale a livelli non superiori ai 20 milligrammi per millilitro (2%). Nonostante il dibattito sia stato aperto nel 2018, soltanto questa settimana è stata formalizzata la comunicazione agi uffici federali, proprio nel periodo in cui l’amministrazione Biden entra nelle sue ultime settimane e il presidente eletto Donald Trump si prepara a entrare in carica nel gennaio 2025.
Il quantitativo massimo di nicotina varrebbe non solo per i liquidi da inalazione ma anche per tutti i prodotti del tabacco, sigarette tradizionali comprese. La proposta presentata non significa però che ci saranno cambiamenti immediati. Il processo di approvazione da parte del dipartimento economico competente può richiedere mesi e deve esserci obbligatoriamento un periodo aperto ad una pubblica consultazione per ascoltare il parere dei cittadini. Non è chiaro cosa accadrà alla proposta dopo il cambio di presidenza. Durante il suo primo mandato presidenziale, Donald Trump aveva detto di voler limitare la nicotina ma non riuscì a portare a termine il progetto anche a causa della mancata rielezione.