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Il Consiglio europeo approva raccomandazione contro sigaretta elettronica all’aperto

I ministri della salute dell'Unione hanno approvato il documento che, però, non obbliga in alcun modo gli Stati ad adottarlo.

Il Consiglio europeo “ha adottato questa mattina una raccomandazione volta a contribuire a ridurre l’esposizione al fumo passivo e vapori delle sigarette elettroniche al fine di raggiungere una generazione senza tabacco in Europa entro il 2040, come stabilito nel piano europeo per sconfiggere il cancro”. Inizia così la nota stampa dell’organo che riunisce i ministri della salute dei Paesi membri.
Solo qualche giorno fa il parlamento aveva rigettata una risoluzione analoga che di fatto avrebbe equiparato il fumo tradizionale con quello elettronico. Non sono stati dello stesso avviso – ovviamente, verrebbe da dire – le delegazioni governative della sanità che infatti “incoraggiano i paesi dell’Ue ad ampliare la portata della loro protezione esistente contro l’esposizione al fumo passivo per includere aree esterne chiave come parchi giochi e ristoranti terrazze. Le nuove misure si applicheranno anche al tabacco emergente e ai prodotti correlati come le sigarette elettroniche e i prodotti del tabacco riscaldato”. Occorre fare attenzione alle parole usate. La raccomandazione incoraggia i governi ma non li obbliga. Questo perché lo strumento della raccomandazione non è in alcun modo vincolante. E infatti l’Italia, così come la Romania, hanno ufficialmente spinto su questo punto, spiegando che “il divieto di usare la sigaretta elettronica in alcuni luoghi all’aperto, proposta dalla Commissione europea nell’ambito della raccomandazione del Consiglio sugli ambienti senza fumo, manchi di solide basi scientifiche e di un’adeguata valutazione d’impatto”.
La posizione italiana contraddice fondamentalmente un punto contenuto nella risoluzione quando si spiega che la risoluzione vorrebbe intervenire contro “i potenziali effetti dannosi, in particolare per i bambini e i giovani, dell’esposizione di seconda mano al fumo e agli aerosol negli spazi esterni. Questi spazi includono terrazze di ristoranti, parchi giochi, spiagge e trasporti pubblici. Il Consiglio raccomanda quindi che i paesi dell’UE estendano la protezione dal fumo passivo e dagli aerosol per includere una gamma più ampia di luoghi”.
Critica l’associazione dei consumatori World Vapers’ Alliance: “Questo accordo dietro le quinte da parte dei ministri della Sanità dell’Ue – commenta il direttore Michael Landl –  è uno schiaffo in faccia a milioni di vapers e fumatori che cercano di smettere. Ignorando la posizione e le prove scientifiche del Parlamento europeo, non solo minano i principi democratici ma anche la salute pubblica. Equiparare lo svapo al fumo è un pericoloso malinteso che potrebbe dissuadere i fumatori dal passare ad alternative meno dannose. Questa raccomandazione rappresenta un passo indietro negli sforzi di riduzione del danno da tabacco e potrebbe potenzialmente costare vite umane”.

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