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Messico – La Camera bassa approva il divieto in Costituzione delle sigarette elettroniche
La Camera bassa del Congresso messicano ha approvato la riforma costituzionale che vieta le sigarette elettroniche. La misura è stata approvata con 410 voti favorevoli e 24 contrari. La proposta, avanzata dall’ex presidente Andrés Manuel López Obrador e una settimana fa supportata apertamente dalla nuova presidente Claudia Sheinbaum, è stata giustificata con la necessità di difendere i giovani. López Obrador aveva già emesso un decreto presidenziale per vietare le sigarette elettroniche, che però restano facilmente reperibili sul mercato. Nulla è stato invece fatto per scoraggiare milioni di messicani che continuano a fumare sigarette tradizionali, con grave nocumento proprio per la salute pubblica: i dati parlano di 12 milioni di fumatori e quasi 50 mila morti ogni anno a causa del fumo. Le misure adottate introducono anche sanzioni per la produzione, distribuzione e vendita di sostanze tossiche, tra cui il fentanyl e altre droghe sintetiche non autorizzate. Su questa concomitanza si appunta la critica dell’opposizione: Éctor Jaime Ramírez, del conservatore Partito di azione nazionale, ha criticato la riforma, definendo l’accorpamento del divieto sul fentanyl e sul vaping “eccessivo” e “banalizzante” rispetto alla gravità della crisi legata alle droghe sintetiche come il fentanyl.
Usa – Corte Suprema valuta caso Triton, decisione attesa tra mesi
Si è conclusa l’udienza della Corte Suprema Usa sul caso Triton, che oppone l’Fda alle aziende Triton e Vapetasia. Al centro del dibattito, la legittimità del rifiuto dell’Fda di autorizzare la vendita di liquidi per sigarette elettroniche aromatizzati, già giudicato “arbitrario” dalla Corte d’appello. I giudici si sono concentrati su aspetti procedurali, lasciando in secondo piano i benefici del vaping per i fumatori adulti. Confronto serrato tra schieramenti: alcuni giudici hanno criticato le procedure dell’Fda, altri hanno sostenuto l’agenzia. La decisione arriverà tra mesi, ma l’amministrazione Trump potrebbe cambiare il quadro normativo.
Sigarette elettroniche, caso Triton: la parola passa alla Corte Suprema degli Usa
Unione Europea – Adottata raccomandazione per limitare esposizione a fumo passivo e svapo
Il Consiglio europeo ha approvato una raccomandazione per ridurre l’esposizione al fumo passivo e al vapore delle sigarette elettroniche, con l’obiettivo di puntare a una generazione senza tabacco entro il 2040. Il testo incoraggia i Paesi membri a vietare il fumo e lo svapo in spazi pubblici esterni come parchi giochi e terrazze, ma non è vincolante. Repubblica Ceca, Italia e Romania hanno criticato l’iniziativa, giudicandola priva di basi scientifiche solide, ma parole di rammarico sono giunte anche da singoli deputati del parlamento europeo, che solo pochi giorni prima aveva rigettato una risoluzione analoga che di fatto avrebbe equiparato il fumo tradizionale con quello elettronico. La World Vapers’ Alliance, associazione che rappresenta e difende i consumatori del vaping, ha definito la raccomandazione un “passo indietro”, accusando i ministri di equiparare erroneamente svapo e fumo, scoraggiando così alternative meno dannose per i fumatori. Nei due articoli di Sigmagazine, il resoconto del voto e le principali reazioni politiche e delle associazioni.
Il Consiglio europeo approva raccomandazione contro sigaretta elettronica all’aperto
Divieto di svapo all’aperto, vittoria inutile per gli oppositori dell’e-cig
Spagna – Giù il numero dei fumatori, su quello degli svapatori: ma per il governo il merito è solo delle sue leggi anti-fumo
Una buona notizia arriva dalla Spagna: il numero di fumatori è ai minimi storici. Secondo i dati statistici nazionali più recenti, meno del 26% della popolazione spagnola accende ancora una sigaretta. Come in altri Paesi, parte di questo successo è dovuto anche alla diffusione di sistemi alternativi di assunzione della nicotina, come le sigarette elettroniche, che aiutano i fumatori a smettere con il fumo. Infatti mentre il numero di fumatori tradizionali diminuisce, cresce l’utilizzo delle sigarette elettroniche. Sempre secondo le statistiche ufficiali, negli ultimi quattro anni il consumo del vaping è quasi raddoppiato, con un numero crescente di persone che peraltro sceglie le versioni senza nicotina. Ma il governo spagnolo attribuisce questo calo esclusivamente a una serie di proprie misure adottate negli ultimi anni, come l’aumento delle tasse sul tabacco, il rafforzamento delle restrizioni sulla pubblicità e l’estensione delle zone non fumatori. E sul fronte del vaping lavora per introdurre nuove restrizioni all’uso delle sigarette elettroniche. Tra le misure in discussione ci sono il divieto di svapare negli spazi pubblici chiusi, limitazioni degli aromi e un possibile aumento delle tasse sui liquidi per sigarette elettroniche.
Vietnam – Dal 1° gennaio vietate sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco
Con l’inizio del nuovo anno entrerà in vigore su tutto il territorio vietnamita il divieto dei principali sistemi alternativi al funo: sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco. La specifica legge è stata approvata dall’Assemblea nazionale, il parlamento dello Stato del Sud-est asiatico e nei suoi commi impedisce la produzione, la vendita, l’importazione, lo stoccaggio, il trasporto e l’uso di tali prodotti. La normativa, che renderà più complicata la già difficile lotta contro il tabagismo in una regione con alti tassi di mortalità da fumo, ha ricevuto però i complimenti del direttore dell’Organizzazione mondiale di sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, cui ha replicato il cardiologo greco Konstantinos Farsalinos, noto per le sue ricerche sulla sigaretta elettronica: “Il direttore dell’Oms celebra la creazione di un monopolio della nicotina per le sigarette di tabacco”.
Sigarette elettroniche vietate in Vietnam con i complimenti dell’Oms
Regno Unito – L’allarme degli esperti di riduzione del danno per il Tobacco and Vape Bill
Sempre grande discussione e fermento nel Regno Unito attorno al Tobacco and Vape Bill del governo laburista, la nuova legge che mira a vietare il fumo ai giovani e a restringere drasticamente l’uso delle sigarette elettroniche. Questa legge, pur presentata come una misura per la salute pubblica, sta suscitando forti critiche da parte di esperti e associazioni, le quali temono che le restrizioni previste possano spingere molti fumatori a tornare alle sigarette tradizionali. Serpeggia in particolare la preoccupazione che la percezione errata del vaping come pratica dannosa possa avere conseguenze negative sulla salute pubblica, soprattutto perché la svolta legislativa proviene dal Paese che è stato il pioniere delle politiche di riduzione del danno. La polemica si è intensificata dopo la rivelazione che il governo avrebbe fornito ai parlamentari testi preconfezionati per sostenere la legge, sollevando dubbi sulla trasparenza del processo decisionale. La sintesi di Clive Bates, storico attivista per la salute ed ex direttore di Action on Smoking and Health, dà una misura del timore del fronte pro harm reduction: “Non fatevi illusioni, questa è una legislazione pro fumo”.
Regno Unito, il Tobacco and Vape Bill va avanti fra le polemiche
Filippine – Autorità fiscale dichiara guerra ai rivenditori di prodotti del vaping illegali
L’agenzia finanziaria filippina dichiara guerra a distributori e rivenditori illegali di sigarette elettroniche. Come riportato dalla stampa nazionale, il direttore dell’ufficio fiscale, il Bureau of Internal Revenue (Bir), ha disposto una serie di ispezioni a livello nazionale mettendo a disposizione dell’operazione un cospicuo numero di funzionari del suo ufficio. Sono stati allertati e mobilitati tutti gli uffici regionali del Bir, che mira a scardinare quella che le autorità sostengono essere una vera e propria rete di supporto ai contrabbandieri dei prodotti del vaping. Con la crescita del settore e dei consumatori, è in aumento anche il fenomeno del commercio illegale un po’ in tutto il mondo, alimentato anche dalle crescenti tassazioni sui prodotti del vaping. L’Asia sudorientale è un’area particolarmente permeabile a questo tipo di attività illegale. Il direttore del Bir, Lu Maqiu, ha spiegato che i distributori di sigarette elettroniche saranno sottoposti a ispezioni a sorpresa e, se accertata la vendita di prodotti illegali, saranno sottoposti a dure sanzioni. “Sono complici dei contrabbandieri di sigarette elettroniche, senza distributori, non ci sarebbero contrabbandieri”, ha detto, forse con un eccesso di semplicismo. Lu Maqiu ha inoltre incoraggiato i consumatori a segnalare all’autorità fiscale nazionale le organizzazioni coinvolte in attività illegali di sigarette elettroniche.