© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Stati Uniti – Studio, divieti su aromi e sigarette elettroniche monouso penalizzano gli adulti
Uno studio pubblicato su Jama Network getta un’ombra sui divieti imposti alle sigarette elettroniche per proteggere i giovani. La ricerca, intitolata “Potential Policy Targets to Reduce Vaping Among Youths” e condotta da un team di esperti composto da Andrew F. Brouwer dell’Università del Michigan, Jamie Hartmann-Boyce dell’Università del Massachusetts e Abigail Friedman della Scuola di Salute Pubblica dell’Università di Yale, ha evidenziato come limitare gli aromi e bandire i dispositivi monouso possa scoraggiare gli adulti a smettere di fumare. I ricercatori hanno analizzato i dati di migliaia di fumatori e svapatori negli Stati Uniti, scoprendo che la quasi totalità degli utenti, soprattutto gli adulti, preferisce liquidi aromatizzati e dispositivi monouso. Bandire queste opzioni significherebbe dunque limitare drasticamente la scelta per milioni di persone che cercano di abbandonare le sigarette tradizionali a favore di alternative meno dannose. Sempre secondo lo studio, per ogni giovane che smetterebbe di svapare grazie ai divieti, ben cinque adulti potrebbero rinunciare alla possibilità di smettere di fumare. In totale, stimano gli autori, applicando questo genere di restrizioni la cessazione del fumo fra gli adulti sarebbe ridotta del 14,5%. In altre parole, le restrizioni potrebbero vanificare gli sforzi di molti fumatori adulti che cercano di migliorare la propria salute. L’avvertimento è che politiche volte a ridurre il vaping tra i giovani potrebbero avere conseguenze inattese e dannose per gli adulti: “I risultati suggeriscono che i divieti di aromi avrebbero conseguenze non solo per quasi tutti i giovani che svapano, ma anche per la maggior parte degli adulti che hanno utilizzato o potrebbero utilizzare i sistemi elettronici di erogazione di nicotina per smettere di fumare”, è la conclusione cui giungono gli autori. Nell’ampio articolo di Sigmagazine, un’approfondita descrizione della metodologia utilizzata dai ricercatori e ulteriori considerazioni sui risultati dello studio.
Vietare gli aromi nelle e-cig riduce la cessazione del fumo negli adulti
Russia – Stop alla vendita di sigarette elettroniche ai minori, pene più severe
In attesa che completi il suo iter la legge che vieta i colori ai negozi di e-cig, la Duma di Stato ha approvato una nuova legge che punisce severamente chi vende sigarette elettroniche e altri prodotti a base di nicotina ai minorenni. L’emendamento al Codice penale, entrato in vigore lo scorso 17 dicembre, mira a proteggere i giovani dai pericoli della dipendenza. Secondo Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, la salute dei bambini è una priorità assoluta. La nuova norma prevede sanzioni penali per chi, in modo ripetuto, viola il divieto di vendita di questi prodotti ai minori.
Bangladesh – Verso il divieto di import per le sigarette elettroniche
Il Bangladesh vieterà l’importazione di sigarette elettroniche e prodotti correlati. Come riporta il sito di informazione del Paese sudasiatico Bdnews24, che cita una nota del governo, la divisione dei servizi sanitari ha proposto di adottare misure urgenti per vietare l’importazione di tutti i prodotti legati ai sistemi elettronici di somministrazione della nicotina o sigarette elettroniche, con l’ormai scontata motivazione di “proteggere la salute pubblica e tenere al sicuro le generazioni future”. A seguito della discussione, è stato deciso che le sigarette elettroniche saranno incluse nell’elenco dei prodotti vietati all’importazione del ministero del Commercio. Una scelta che rafforzerà il consumo delle molto più dannose sigarette tradizionali e dunque non propriamente a favore della salute pubblica.
Il Bangladesh vieta l’importazione di sigarette elettroniche
Thailandia – Sequestro record di sigarette elettroniche e liquidi illegali in un porto crocevia del contrabbando
Quasi 400 mila articoli tra sigarette elettroniche di contrabbando e accessori del vaping, per un valore complessivo superiore a 480 milioni di dollari americani, sono stati sequestrati dalle autorità thailandesi in un blitz anti-crimine. Particolarità dell’azione: il sequestro è avvenuto sulle banchine di un porto fluviale nel nordest del Paese, al confine con il Laos, noto per essere divenuto un crocevia del contrabbando. In dettaglio, i media thailandesi riportano che doganieri, poliziotti del Central Investigation Bureau e funzionari del ministero della Salute hanno condotto un raid sui container in un porto nella provincia di Nakhon Phanom, sequestrando una grande quantità di sigarette elettroniche di contrabbando, accessori e liquidi per il vaping per un totale di quasi 400.000 articoli con un valore superiore a 480 milioni di dollari statunitensi. Le autorità hanno dichiarato che i dipartimenti competenti amplieranno il raggio dell’indagine per rintracciare eventuali magazzini di stoccaggio illegali che potrebbero esistere nelle province confinanti.
Stati Uniti – La Fda valuta di limitare la nicotina nei liquidi per sigarette elettroniche
La Food and Drug Administration sta valutando l’ipotesi di introdurre un limite alla gradazione di nicotina per allineare il mercato mondiale a livelli non superiori ai 20 milligrammi per millilitro (2%). Il quantitativo massimo di nicotina varrebbe non solo per i liquidi da inalazione ma anche per tutti i prodotti del tabacco, sigarette tradizionali comprese. La scelta avrebbe conseguenze anche sull’Europa, che non si vedrebbe più invasa da liquidi con 50 milligrammi di nicotina per millilitro (5%), attualmente vietati seppure ancora leciti negli Usa. Il processo di approvazione da parte del dipartimento economico competente richiederà comunque diversi mesi e prevede anche un periodo aperto ad una pubblica consultazione per ascoltare il parere dei cittadini.
Stati Uniti pensano di limitare la nicotina nei liquidi per sigarette elettroniche
Malta – Inquinamento da filtri di sigaretta, il governo chiama in causa le aziende del tabacco
Il governo di Malta sta lavorando per rendere le aziende produttrici di tabacco responsabili dei costi di smaltimento dei mozziconi di sigaretta, in linea con la direttiva sulla plastica monouso (SUP) dell’Unione europea. I mozziconi di sigaretta rappresentano il 22 per cento dei rifiuti raccolti dalle spiagge europee. Un sondaggio condotto dal ministero dell’ambiente maltese nel 2021 ha rilevato che l’11 per cento dei fumatori ammette di gettare i mozziconi di sigaretta sul pavimento. Quasi tutti i filtri in circolazione oggi sono realizzati in fibre di plastica che non si decompongono organicamente. Studi scientifici hanno dimostrato come potrebbero volerci fino a 10 anni perché un mozzicone di sigaretta si decomponga. La nuova legge del governo di Malta punta a obbligare i produttori di tabacco a coprire i costi associati agli sforzi di bonifica, ai contenitori per i rifiuti e alle campagne di sensibilizzazione pubblica. L’industria sarà inoltre tenuta a finanziare la gestione dei rifiuti dei propri prodotti tramite una cosiddetta organizzazione di responsabilità del produttore. Finché tale organizzazione non verrà istituita, l’autorità per l’ambiente e le risorse di Malta ripartirà i costi in base alle quote di mercato delle aziende del tabacco.