© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Germania – Annullata The Hall of Vape 2025, ora ci si interroga sul futuro delle fiere di settore
Tempi duri per il settore fieristico cui non sfugge anche il comparto del vaping. A farne le spese questa volta è l’edizione del 2025 di The Hall of Vape, che si sarebbe dovuta tenere come di consueto a Stoccarda nel maggio prossimo. Le ragioni alla base di questa decisione, come il calo degli espositori e dei visitatori, sono il risultato di una combinazione di fattori, tra cui i cambiamenti legislativi sempre più restrittivi e l’evoluzione delle abitudini dei consumatori. La scomparsa di un evento di riferimento come The Hall of Vape lascia un vuoto nel panorama fieristico del settore, privando produttori e consumatori di un’importante occasione di incontro e di scambio. Tuttavia, la sua cancellazione, che si somma a un generale calo dei visitatori in tutte le fiere nazionali e internazionali di sigarette elettroniche, deve rappresentare anche un’opportunità per ripensare le modalità di promozione e di comunicazione del vaping, immaginando nuovi format di fiera che vengano incontro a un mercato di consumatori che sta cambiando velocemente le proprie abitudini.
Espositori e visitatori in calo, salta la storica fiera della sigaretta elettronica di Stoccarda
Global – Esperto: le guerre commerciali Usa-Cina mettono a rischio l’industria del vaping
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina coinvolge le catene di approvvigionamento di molti settori e, vista la predominanza della manifattura cinese anche per le sigarette elettroniche, non poteva non riflettersi anche nel settore del vaping. Tabaccoreport offre una analisi della situazione affidandosi a un esperto come Michael Wang, dirigente di un’importante azienda tecnologica di settore. Wang lancia un allarme: l’aumento delle tariffe commerciali tra Stati Uniti e Cina minaccia seriamente l’industria del vaping. I produttori di dispositivi, fortemente dipendenti dalla produzione cinese, rischiano di vedere raddoppiare o addirittura triplicare i costi, scrive l’esperto: per far fronte a questa situazione, molte aziende stanno spostando la produzione in Malesia, un paese con accordi commerciali più favorevoli e un solido ecosistema manifatturiero. Accade anche in altri settori manufatturieri, perché la Malesia e altri paesi dell’area sud-est asiatica offrono anche un minore rischio paese rispetto alla Cina. Tuttavia, questa transizione comporta sfide legate alla conformità normativa e alla costruzione di nuove catene di approvvigionamento. Il futuro dell’industria del vaping – conclude Wang – dipenderà dalla capacità delle aziende di adattarsi a questo nuovo scenario e di costruire operazioni più resilienti.
Stati Uniti – Industriali contro la Fda per liste rosse di importazione: barriera contro i prodotti alternativi alla nicotina
Negli ultimi giorni, la Food and Drug Administration (Fda), attraverso il Center for Tobacco Products (Ctp), ha pubblicato nuove liste rosse di importazione che hanno sollevato critiche per la loro poca chiarezza e tempistica sospetta. È l’allarme lanciato dalla Vapor Technology Association (Vda), l’associazione di categoria che rappresenta l’industria dello svapo statunitense, secondo cui tali liste, diffuse a ridosso delle festività natalizie, sembrano mirate a ostacolare l’ingresso negli Stati Uniti di prodotti alternativi alla nicotina, inclusi dispositivi per i liquidi aromatizzati e sacchetti di nicotina, utilizzati da milioni di americani per smettere di fumare. “Tali avvisi pongono la più ampia barriera possibile all’ingresso di prodotti alternativi alla nicotina negli Stati Uniti”, è scritto nel comunicato rilasciato da Vda. L’associazione sostiene che questa mossa rappresenta un ultimo tentativo del direttore del Ctp Brian King e dell’amministrazione Biden di imporre restrizioni al settore, con il rischio di colpire duramente piccole imprese e di creare ulteriori difficoltà regolatorie al futuro governo di Donald Trump. La gestione degli avvisi ha evidenziato, secondo quanto sostiene la nota di Vda, un approccio confuso e manipolativo da parte del Ctp, sollevando ulteriori interrogativi sulla competenza e imparzialità dell’agenzia.
Corea del Sud – Una nuova legge sulle sigarette elettroniche potrebbe limitare la libertà di scelta
Un’imminente decisione legislativa in Corea del Sud potrebbe avere un impatto significativo sul mercato delle sigarette elettroniche nell’importante Paese asiatico. Il 27 dicembre, la Commissione Bilancio del Congresso ha avviato la discussione di una proposta di legge che prevede di equiparare i prodotti a base di nicotina sintetica alle sigarette tradizionali, sottoponendoli alle stesse restrizioni e tassazioni. Questa misura, se approvata, potrebbe limitare l’accesso dei consumatori a un’alternativa meno dannosa al fumo tradizionale e ostacolare lo sviluppo di un’industria emergente. Critiche alla nuova normativa giungono infatti da più parti: dai consumatori, che temono limitazioni alla libertà di scelta, dai rivenditori che paventano il calo del business e dagli industriali del settore.
Brasile – Polizia sequestra sigarette elettroniche su un autobus in autostrada
Li hanno bloccati in autostrada, mentre guidavano un autobus sul quale trasportavano 732 dispositivi elettronici di ogni genere rubati, tra cui 283 sigarette elettroniche illegali, nascosti in una scatola di cartone all’interno del vano bagagli del veicolo. Così la polizia brasiliana ha fermato i due uomini che si alternavano alla guida, sequestrando l’intero materiale per un totale di 2 milioni di reais, circa 350.000 dollari Usa. I conducenti dell’autobus sono stati interrogati come testimoni. Attualmente le sigarette elettroniche sono vietate in Brasile, ma esse sono ampiamente disponibili sul mercato nero e i giovani hanno facile accesso a prodotti illeciti non regolamentati e potenzialmente pericolosi. Gli esperti sanitari internazionali ritengono tuttavia ormai prossima la loro legalizzazione nel quadro delle politiche di contrasto al fumo. Una decisione che potrebbe anche rappresentare un colpo esiziale per i contrabbandieri dei prodotti del vaping e dare certezze sanitarie ai consumatori.