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Global – Report: dalle sigarette elettroniche una svolta nella lotta alle malattie orali
Un nuovo report internazionale rivela che le sigarette elettroniche possono essere un’arma efficace nella lotta alle malattie orali, che in tutto il mondo colpiscono 3 miliardi e mezzo di persone. Il report, pubblicato su Tobaccoharmreduction.net (Thr.net), è intitolato “Transforming oral health for all. The case for tobacco harm reduction”. A redigerlo un team internazionale di dieci medici ed esperti sanitari in collaborazione con Smoke Free Sweden, Africa Harm Reduction Alliance, Pan America Harm Reduction Alliance e Asia Harm Reduction Alliance. Le alternative al fumo come lo svapo , sostengono gli studiosi, potrebbero ridurre significativamente il rischio di carie, gengiviti, parodontiti e persino cancro orale. La ricerca sottolinea che, se il fumo tradizionale è un nemico giurato della salute orale a causa delle sostanze tossiche rilasciate dalla combustione, la sigaretta elettronica, essendo meno dannosa del tabacco tradizionale, può aiutare i fumatori a ridurre i rischi per la salute orale. Numerose ricerche dimostrano un miglioramento della salute delle mucose e una riduzione del riassorbimento osseo con il passaggio allo svapo. Da questo risultato, l’appello per politiche sanitarie che valorizzino le potenzialità delle alternative senza fumo e uno sprone ai professionisti della salute orale che devono avere un ruolo cruciale in questa rivoluzione.
Sigaretta elettronica, una svolta per la salute orale dei fumatori
Germania – Corte Costituzionale respinge ricorso contro la tassa sulla sigaretta elettronica
La Corte Costituzionale tedesca ha respinto il ricorso contro l’imposta sulle sigarette elettroniche, confermando così l’entrata in vigore della nuova tassa introdotta nel luglio 2022. I giudici di Karlsruhe, la città sede nel sud-ovest della Germania, hanno motivato la loro decisione sottolineando che i ricorrenti non hanno esaurito tutti i gradi di giudizio ordinari prima di rivolgersi alla Corte Costituzionale. In particolare, avrebbero dovuto presentare ricorso ai tribunali fiscali, più competenti a trattare questioni di diritto tributario. Inoltre, il ricorso presentato non soddisfaceva i rigorosi requisiti richiesti per l’ammissibilità davanti alla Corte Costituzionale. Con questa decisione, la Corte ha confermato dunque la legittimità dell’imposta sulle sigarette elettroniche, introdotta con l’obiettivo principalmente di aumentare le entrate dello Stato, ma tra le cui conseguenze ha avuto anche l’intensificarsi del fenomeno del contrabbando.
Unione europea – Verso una tassazione uniforme delle sigarette elettroniche
Sedici Paesi membri, guidati dai Paesi Bassi, chiedono alla Commissione europea di aggiornare la normativa sulla tassazione del tabacco per includere le sigarette elettroniche. L’obiettivo è creare un mercato unico più equo, eliminando le differenze tra gli Stati membri in termini di regolamentazione e tassazione di tali prodotti. Attualmente, ogni Paese ha le sue regole, creando una frammentazione del mercato. La nuova normativa dovrebbe stabilire un’imposta minima armonizzata sui liquidi per sigarette elettroniche, differenziando tra quelli a basso e ad alto contenuto di nicotina. L’iniziativa, secondo i suoi sostenitori, mira a garantire una maggiore equità e a disincentivare il consumo di questi prodotti tra i giovani. Oltre ai Paesi Bassi, la richiesta ha il sostegno di Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lettonia, Slovacchia, Spagna, Belgio, Bulgaria, Irlanda, Slovenia e Portogallo.
Tassa europea sulle sigarette elettroniche ai nastri di partenza
Global – Forti perplessità sul focus dell’Oms per la Giornata mondiale senza tabacco 2025
Tema controverso quello scelto dall’Organizzazione mondiale della sanità per la Giornata mondiale senza tabacco 2025: “Smascherare le tattiche dell’industria del tabacco e della nicotina”. E non c’era da aspettarsi altro da un’organizzazione che non ha mai voluto seriamente affrontare le prospettive proposte dalle politiche sanitarie di riduzione del danno. Il focus dell’edizione 2025 sembra infatti essere posto sulle sigarette elettroniche e altri prodotti a rischio ridotto, accusati di essere progettati per attirare i giovani attraverso aromi, design accattivanti e marketing aggressivo. L’Oms sostiene che queste tattiche mascherino la pericolosità dei prodotti e rendano più difficile smettere di utilizzarli. Tuttavia, la critica più importante mossa all’organizzazione dell’Onu è di ignorare la vasta letteratura scientifica che dimostra come i prodotti alternativi riducano drasticamente l’esposizione a sostanze nocive rispetto alle sigarette tradizionali.
No Tobacco Day 2025, l’Oms prende di mira le sigarette elettroniche
Nuova Zelanda – Divieto delle e-cig usa e getta e norme a tutela dei minori, ma restano in piedi le politiche di riduzione del danno
La Nuova Zelanda ha varato una serie di misure restrittive sul consumo di sigarette elettroniche. Tra le più importanti, il divieto di vendita di sigarette elettroniche usa e getta e l’aumento delle multe per chi vende prodotti per lo svapo ai minori. Sono state inoltre introdotte restrizioni sulla pubblicità e sulla vendita al dettaglio, come l’obbligo di impedire l’esposizione al pubblico o quello per i negozi specializzati di trovarsi ad almeno 100 metri di distanza dalle strutture di servizi per la prima infanzia e almeno a 300 metri dalle scuole. Il governo neozelandese, per bocca del viceministro della Salute Casey Costello, ha tuttavia voluto ribadire l’importanza delle sigarette elettroniche come strumento per aiutare i fumatori a smettere, evidenziando tuttavia la necessità di regolamentare il settore per tutelare i minori. Il Paese sembra finora aver trovato un giusto equilibrio fra politiche di riduzione del danno e salvaguardia delle fasce di popolazione più giovani. Il divieto sulle sigarette elettroniche usa e getta e le restrizioni sulla loro esposizione entreranno in vigore tra sei mesi, dando così ai rivenditori il tempo di prepararsi alle nuove normative.
La Nuova Zelanda vince sfida contro il fumo anche vietando le usa e getta
Regno Unito – Sigarette elettroniche, arriva la tassa per il riciclo
Il governo britannico ha deciso di introdurre una nuova tassa per le piattaforme online come Amazon e eBay, ma anche rivenditori più piccoli extra Uk, che vendono sigarette elettroniche. Lo ha annunciato il ministro per l’economia circolare Mary Creagh. La misura si propone di garantire che tutti i venditori, sia quelli fisici che quelli online, contribuiscano ai costi di riciclo e smaltimento dei prodotti usati, creando così un mercato più equo. Questa misura è parte di un piano più ampio per ridurre i rifiuti elettronici nel Paese e promuovere l’economia circolare. La nuova normativa interesserà anche le sigarette elettroniche monouso, la cui vendita sarà vietata dal prossimo anno. Secondo una ricerca di Material Focus, oltre 5 milioni di sigarette elettroniche vengono abbandonate o gettate nei rifiuti ogni settimana nel Regno Unito. L’articolo di Sigmagazine illustra in dettaglio l’organizzazione pratica che sarà messa in piedi per l’applicazione della nuova normativa.
Una tassa per coprire i costi ambientali delle sigarette elettroniche
Russia – Addio ai colori sgargianti, le insegne dei negozi di sigarette elettroniche diventano neutre
La Russia sta valutando l’introduzione di nuove regole più severe per la segnaletica dei negozi che vendono prodotti a base di nicotina. Secondo una proposta di legge presentata alla Duma di Stato, le insegne dei negozi di sigarette elettroniche, sigarette tradizionali e alcolici dovranno dire addio ai colori vivaci e accattivanti. D’ora in poi, saranno ammessi solo il grigio, il nero e il bianco, con l’obiettivo di rendere questi prodotti meno attraenti, soprattutto per i giovani e i minori. La proposta di legge è stata accolta con favore dal governo russo e si attende ora l’approvazione definitiva della Duma di Stato.
“I negozi di sigarette elettroniche devono essere tristi e monocolore”