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I mercati come Amazon e Ebay e i rivenditori – anche extra Uk – di sigarette elettroniche online pagheranno presto una quota per contribuire alle spese di riciclo e smaltimento dei prodotti usati. Lo ha stabilito il governo britannico creando così condizioni di parità con le aziende e i negozi su strada. L’annuncio è del ministro per l’economia circolare Mary Creagh. “Apparecchiature come le sigarette elettroniche – spiega – vengono vendute nel Regno Unito da produttori che non pagano nulla per coprire almeno in parte i costi di riciclo e recupero di articoli vecchi o rotti. Oggi vogliamo porre fine a tutto questo: creare condizioni di parità per tutti i produttori di elettronica, per garantire equità e finanziare i costi del trattamento dei rifiuti. Nell’ambito del nostro Piano per il Cambiamento, aiutiamo le aziende del Regno Unito a competere e crescere e continuiamo a far sì che più famiglie riciclino, riducendo gli sprechi e ponendo fine alla società usa e getta“. Un chiaro riferimento, quest’ultimo, alle sigarette elettroniche monouso la cui vendita sarà comunque vietata dal 1° giugno 2025.
Una ricerca di Material Focus stima che le famiglie britanniche buttino via in modo scorretto oltre 100 mila tonnellate di piccoli elettrodomestici ogni anno. Sono oltre 5 milioni invece le sigarette elettroniche abbandonate o gettate nei rifiuti ogni settimana. In base ai piani, i market place online dovranno registrarsi presso l’Environment Agency e comunicare i dati sulle vendite nel Regno Unito anche dei loro venditori esteri. Questi dati saranno utilizzati per calcolare il contributo finanziario che il market place online fornirà ai costi di raccolta e trattamento dei rifiuti elettrici raccolti dalle autorità locali e restituiti ai rivenditori. Il costo di tale registrazione annuale sarà soggetto a una consultazione condotta dall’Environment Agency. Sarà inoltre introdotta una nuova categoria di apparecchiature elettroniche appositamente pensata per le e-cig, per garantire così che i costi di raccolta e trattamento ricadano equamente su chi le produce.