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Sigarette elettroniche, l’anno che verrà: nuova tassa e divieto di nicotina sul web

Il Primo gennaio scattano due provvedimenti che, seppure già previsti, incideranno notevolmente sul mercato del vaping.

Anche se quest’anno né il governo né il Parlamento sono intervenuti direttamente nella legge di bilancio per modificare la normativa sul vaping, da domani, 1° gennaio 2025,  scattano due importanti novità che, pur essendo previste da tempo, avranno comunque un impatto significativo sulle dinamiche del mercato. In particolare, i provvedimenti riguardano la vendita online e la pressione fiscale dei liquidi con e senza nicotina e degli aromi.
Partiamo dalla prima novità, ovvero il ritocco dell’imposta di consumo. Da gennaio, la percentuale di sconto sui liquidi con nicotina scenderà di un punto percentuale, portandola dal 15% al 16% rispetto all’accisa sul tabacco. Questo adeguamento era già previsto dalla legge di bilancio di due anni fa e proseguirà nei prossimi anni: nel 2026 l’imposta salirà ulteriormente di un punto, raggiungendo il 17%. In termini pratici, ciò significa che un flacone di liquido con nicotina da 10 millilitri subirà un aumento di circa 11 centesimi nel 2025 e di altri 12 centesimi nel 2026. Un incremento simile riguarderà anche i liquidi senza nicotina e gli aromi, con un’imposta di circa 90 centesimi per 10 millilitri nel 2025 e circa un euro nel 2026.
La seconda novità riguarda la vendita online dei prodotti per il vaping. A partire da gennaio, è stato introdotto un divieto che impedisce la vendita su internet dei liquidi contenenti nicotina, una misura che avrà sicuramente un impatto su centinaia di migliaia di consumatori. Il divieto si applica a tutte le vendite online, inclusi i depositi fiscali, e nasce dalla volontà di trattare i prodotti con nicotina come le sigarette tradizionali, che non possono essere vendute online. La Federazione Italiana Tabaccai ha fortemente spinto per questa misura, e il governo ha dato seguito alla richiesta. Seppur prevista da tempo, il divieto segna un cambiamento importante nel mercato del vaping, con effetti diretti sulle abitudini dei consumatori e sulle dinamiche economiche del settore, soprattutto in riferimento alle aziende che, adattandosi alle regole imposte dallo Stato, avevano puntato il loro business principale sulle vendite sul web. Business ora messo in discussione dallo stesso Stato che ha stravolto nuovamente le regole.

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