© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Si è conclusa lunedì 2 dicembre la terza edizione del Vaping Expo presso la Fiera di Padova. L’evento ha registrato un netto calo rispetto alle aspettative: meno della metà degli espositori, soprattutto internazionali, ha confermato la propria presenza, e il numero dei visitatori si è attestato intorno al 35% rispetto all’ultima edizione che, come da numeri diffusi dall’organizzazione, raggiunse i 10 mila visitatori.
“Le difficoltà emerse – spiega Rinaldo Cavalletto, patron della manifestazione – riflettono un contesto in evoluzione. Il calo degli espositori stranieri è stato determinato dalla nuova normativa che impedisce loro di vendere liberamente sul mercato italiano senza un deposito fiscale in Italia, rendendo più complessa la loro partecipazione. Inoltre, i lunghi tempi di approvazione per l’ottenimento dei codici di vendita degli aromi hanno limitato la presentazione di nuove proposte da parte delle aziende, mentre il divieto per i privati di acquistare liquidi direttamente in fiera ha ridotto l’attrattività dell’evento per i visitatori”. Uno scenario che fa porre una attenta riflessione sul futuro della fiera e sulle modalità più efficaci per supportare il mercato del vaping.
Intanto gli organizzatori annunciano il lancio del B2Vape, un nuovo format B2B che prenderà il via a gennaio con tappe a Pescara e Bologna. “Ideato per favorire l’incontro diretto tra brand e negozianti – spiega Cavalletto – il B2Vape proporrà una formula più agile e focalizzata: incontri esclusivi in ambienti professionali, come hotel o agriturismi, pensati per agevolare il dialogo e finalizzare ordini direttamente in loco. Vogliamo in questo modo offrire una risposta concreta alle esigenze degli operatori, rafforzando il legame tra produttori e distributori locali“.