L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Il Pakistan interdice due organizzazioni antivaping internazionali

Campaign for Tobacco-Free Kids e Vital Strategies accusate di aver operato nel Paese senza alcuna autorizzazione.

Ancora problemi nei Paesi asiatici per le organizzazioni non governative internazionali antifumo e antivaping che adotterebbero comportamenti un po’ troppo disinvolti. È questa l’accusa del governo del Pakistan che pochi giorni fa ha ordinato in tutto il Paese la sospensione delle attività di Campaign for Tobacco-Free Kids e Vital Strategies, due ong molto note a livello internazionale per la loro forte opposizione alla sigaretta elettronica e per i finanziamenti presi a questo scopo dal magnate americano Michael Bloomberg.
Secondo quanto riportato dal quotidiano pakistano Daily Ausaf, l’iniziativa di interdire le due organizzazioni è partita dal Ministero dell’interno, che ha inviato una lettera ai dipartimenti di tutte le provincie del Paese. Inoltre, sempre su sollecitazione del Ministero dell’interno, la Banca di Stato del Pakistan ha congelato i conti delle due ong. Sempre secondo la stampa locale, che ha ricevuto copia della lettera, Campaign for Tobacco-Free Kids e Vital Strategies sono accusate di operare nel Paese senza autorizzazione e senza avere nessuna registrazione valida né presso il Ministero dell’interna, né presso la Divisione Affari Economici e la Securities & Exchange Commission del Pakistan. Eppure, secondo fonti del Daily Ausaf, entrambe le organizzazioni lavoravano da anni con il Ministero dei regolamenti e del coordinamento dei servizi sanitari nazionali pakistani.
La vicenda ricorda quella accaduta nel 2020 nelle Filippine, quando alcuni funzionari della Food and drug administraion locale, intenti all’elaborazione della normativa sulle sigarette elettroniche, ammisero di avere preso finanziamenti da the Union e Bloomberg Initiative, due organizzazioni note per la loro attività antivaping. Al tempo i due parlamentari filippini che avevano portato alla luce, Deogracias Savellano ed Estellita Suansing, espressero il sospetto che l’Fda avesse ricevuto denaro “in cambio dell’elaborazione di politiche specifiche e predefinite a danno di un settore industriale legittimo per la legge filippina e in completo disprezzo dei diritti e del benessere dei consumatori”.
Quanto appena accaduto in Pakistan getta ancora una volta una luce inquietante sul modo in cui operano nel mondo queste organizzazioni non governative.

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