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Sigarette elettroniche con gusti diversi dal tabacco attraggono di più i fumatori

Secondo uno studio i gusti non tabaccosi promuovono meglio l'adozione della sigaretta elettronica e la riduzione del fumo.

Gli aromi per sigarette elettroniche diversi dal tabacco attraggono i fumatori più di quelli al tabacco e dunque promuovono meglio l’adozione del vaping e la riduzione del fumo di sigaretta. A dirlo è uno studio americano che sarà pubblicato sul numero di aprile della rivista scientifica Addictive Behaviors, già disponibile online. Il lavoro si intitola “The impact of non-tobacco e-cigarette flavoring on e-cigarette uptake, cigarette smoking reduction, and cessation: A secondary analysis of a nationwide clinical trial” ed è stato condotto da Tracy Smith, Michael Cummings e Matthew Carpenter della Medical University of South Carolina insieme a Amy Wahlquist della East Tennessee State University e Theodore Wagener della Ohio State University.
Nell’introduzione allo studio, gli autori affermano che conoscere l’impatto che i gusti delle sigarette elettroniche hanno sulla iniziazione e sul passaggio al vaping fra i fumatori adulti è fondamentale per la regolamentazione dello strumento. Per capirlo hanno quindi dato a 427 fumatori adulti una fornitura gratuita di sigarette elettroniche per quattro settimane, divisa in due tranche (una ogni due settimane). In entrambe le forniture, partecipanti potevano scegliere fino a due aromi fra cinque: tabacco, mentolo, mirtillo, mela e melone o frutta ghiacciata. All’inizio dello studio i partecipanti fumavano in media 14,8 sigarette al giorno. Solo il 5% dei partecipanti (22) ha scelto di ricevere esclusivamente il gusto al tabacco.
I risultati dello studio mostrano che, rispetto ai partecipanti che avevano ricevuto soltanto l’aroma al tabacco, quelli che avevano scelto una qualsiasi altra combinazione di gusti, alla fine delle quattro settimane, avevano registrato una maggiore adozione della sigaretta elettronica (74% contro 55%). Inoltre, sia alla fine della fornitura del prodotto che al follow-up a sei mesi, avevano anche maggiori probabilità di aver ridotto il fumo almeno del 50%. Non solo. Coloro che avevano ricevuto aromi diversi dal tabacco numericamente avevano anche maggiori probabilità di astenersi del tutto dal fumo sia dopo le quattro settimane della fornitura (11% contro 5%) che al follow-up finale (14% contro 5%).
I risultati – concludono dunque gli autori – suggeriscono che i gusti di sigarette elettroniche senza tabacco potrebbero essere più attraenti dei gusti al tabacco e promuovere meglio l’adozione del vaping e la riduzione del fumo di sigaretta”.

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