© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Nuova Zelanda – Sigarette elettroniche gratuite per smettere di fumare
La Nuova Zelanda ha lanciato una nuova iniziativa per accelerare il raggiungimento del suo ambizioso obiettivo di diventare un Paese “smokefree” entro il 2025. I fumatori adulti avranno la possibilità di ricevere gratuitamente sigarette elettroniche e liquidi di ricarica presso i centri antifumo di tutto il Paese. Questa misura, ispirata al programma britannico “Swap to stop”, mira a incentivare il passaggio dalle sigarette tradizionali alle e-cig, considerate meno dannose per la salute. Il governo neozelandese, infatti, sostiene fermamente l’utilizzo delle sigarette elettroniche come strumento efficace per aiutare i fumatori a smettere. La ministra associata della salute, Casey Costello, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, affermando che il vaping ha già dimostrato di essere un valido alleato nella lotta al fumo. I centri antifumo, sostiene la ministra, offrono un supporto fondamentale ai fumatori che desiderano smettere, aumentando significativamente le loro possibilità di successo. Con questa campagna – ribattezzata “That’s us, Smokefree 2025”, il governo neozelandese invita quindi tutti i fumatori a cogliere l’opportunità di rivolgersi ai centri antifumo per ricevere l’assistenza necessaria.
Nuova Zelanda: sigarette elettroniche gratis per smettere di fumare
Kirghizistan – Doppio colpo contro le sigarette elettroniche: prima l’aumento dei prezzi, poi il divieto da luglio
Il Kirghizistan ha deciso di introdurre misure drastiche che non si limitano al comparto delle sigarette tradizionali, ma si estendono ai nuovi prodotti elettronici di somministrazione alternativa della nicotina. Il piano si articola in due tempi. Dal 1° gennaio 2025 i prezzi minimi di sigarette tradizionali, tabacco riscaldato e sigarette elettroniche sono aumentati in maniera significativa. Per quanto riguarda le e-cig, i dispositivi monouso hanno ora un prezzo minimo di 350 som (pari a circa 4 dollari Usa), mentre quelle ricaricabili partono da 1.400 som (circa 16 dollari Usa). Ma il peggio arriverà fra sei mesi. A partire da luglio 2025, l’uso e la commercializzazione delle sigarette elettroniche saranno in Kirghizistan completamente proibiti. Chiunque verrà sorpreso a utilizzare o vendere questi prodotti rischierà pesanti sanzioni economiche, che possono arrivare fino a diverse migliaia di dollari e, nei casi più gravi, anche alla reclusione. Il governo centro-asiatico ha giustificato tali misure con l’obiettivo di migliorare la salute pubblica, scoraggiando il consumo di tabacco e nicotina, soprattutto tra i giovani, e aumentare le entrate statali. Ma che il divieto di sigarette elettroniche si sposi con misure a favore della salute pubblica è una correlazione smentita dalla letteratura scientifica in materia.
Belgio – In vigore il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta: è il primo Paese Ue
Con l’entrata in vigore dell’apposita legge il 1° gennaio 2025, il Belgio è diventato il primo Paese dell’Unione Europea a proibire la vendita di sigarette elettroniche monouso. Questa decisione, fortemente sostenuta dal ministro della Salute Frank Vandenbroucke, è stata giustificata con la volontà di contrastare la crescente dipendenza da nicotina tra i giovani, in particolare gli adolescenti. Una seconda motivazione è che le sigarette elettroniche usa e getta rappresentano un serio problema ambientale, generando una grande quantità di rifiuti: plastica, batterie e circuiti contenuti in questi dispositivi finiscono spesso nelle discariche, inquinando il suolo e le acque. Il Belgio invita ora l’Unione Europea a seguire il suo esempio e ad aggiornare la legislazione sul tabacco, introducendo misure più severe sulle usa e getta. Ma già molti altri Paesi dell’Ue e lo stesso Regno Unito sono indirizzati verso tale misura.
Anche il Belgio dice basta alle sigarette elettroniche usa e getta
Messico – Il divieto di sigarette elettroniche fa esplodere il mercato nero
Nonostante il divieto totale di commercializzazione delle sigarette elettroniche in Messico, il mercato nero di tali dispositivi è in costante crescita. Secondo i dati del commissario statale per la protezione dai rischi sanitari, Luis Carlos Tarín Villamar, le vendite illegali sono aumentate tra il 15 e il 20% da quando è stata introdotta la normativa. I social network sono diventati il principale canale di vendita, con un’offerta che, paradossalmente, è aumentata del 20% proprio a seguito del divieto. La mancanza di un’agenzia di controllo dedicata a far rispettare la legge ha ulteriormente alimentato questo fenomeno. Un’ulteriore evidenza di come le misure proibizioniste finiscano col produrre effetti controproducenti e favorire la proliferazione di un mercato nero. oltre che, nel caso delle sigarette elettroniche, privare i fumatori adulti di uno strumento riconosciuto per smettere di fumare.
Nonostante il divieto totale, in Messico spopola la sigaretta elettronica
Ucraina – Polizia scopre e sequestra una fabbrica illegale di liquidi per sigarette elettroniche
La polizia ucraina ha scoperto e sequestrato una fabbrica illegale li liquidi per sigarette elettroniche nella città di Kryvyi Rih, nel sud del Paese, sequestrando beni e attrezzature per un valore stimato di circa 3 milioni di grivna, pari a 70.000 dollari americani. La fabbrica si trovava in un edificio non residenziale di due piani, nella zona industriale della città. Dotata di attrezzature specializzate, vi erano impiegati 16 lavoratori sulla linea di produzione. I prodotti finiti venivano venduti sia al dettaglio tramite una rete di clienti abituali, che spediti via posta in tutta l’Ucraina. Gli agenti hanno confiscato 50 scatole di prodotti finiti, più di 200 contenitori pieni di spezie e altri ingredienti, circa 90 contenitori pieni di nicotina, nonché attrezzature utilizzate per il riempimento, l’imballaggio e l’etichettatura dei prodotti finiti.