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Come ogni inizio di anno, l’imposta di consumo sui liquidi da inalazione e per la prima volta anche sugli aromi è ritoccata al rialzo. Questo perché è agganciata all’accisa gravante sul chilogrammo convenzionale sul tabacco (163,15 euro), rapportata al prezzo medio ponderato delle sigarette (0,16315 cadauna ).
Considerato, pertanto, che sul consumo di 5,63 sigarette convenzionali grava un’accisa di a 0,91853 euro e che su tale valore è da calcolare per millilitro di prodotto liquido da inalazione e aroma l’imposta di consumo pari al 16 per cento per i prodotti contenenti nicotina, e all’11 per cento per i prodotti non contenenti nicotina e aromi, a decorrere da sabato 1° febbraio si applica l’imposta di consumo pari a 0,146966 per millilitro sui liquidi con nicotina (1,46966 sul flacone da 10 ml) e di 0,101039 per millilitro per i liquidi senza nicotina, gli aromi e gli scomposti (1,01039 sul flacone da 10 ml; 5,05195 euro sul flacone da 50 millilitri; 3,03117 euro sul flacone da 30 millilitri).