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L’aggiornamento del 2025 della revisione permanente dell’istituto Cochrane sull’efficacia della sigaretta elettronica conferma le certezze acquisite nel corso degli anni. Prove di elevata certezza dimostrano che la sigaretta elettronica con nicotina fa smettere di fumare più delle terapie sostitutive a base di nicotina (le cosiddette Nrt), senza causare effetti avversi gravi. È questa la principale conferma che viene dall’ultimo aggiornamento di questa revisione, intitolata “Electronic cigarettes for smoking cessation”, che Cochrane conduce ormai dal 2012 e che ha visto un costante aumento del grado di certezza dell’efficacia dell’ecigarette.
Ogni anno gli autorevoli ricercatori che partecipano alla revisione, coordinati da Jamie Hartmann Boyce, scandagliano la letteratura scientifica alla ricerca di studi clinici randomizzati e non allo scopo di esaminare la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia della sigaretta elettronica con nicotina come ausilio per la cessazione del fumo, paragonandola allo svapo senza nicotina, agli altri trattamenti per smettere di fumare o a nessun trattamento e valutando anche gli effetti collaterali del suo uso. Questo ultimo aggiornamento comprende 90 studi (due in più rispetto al 2024), 49 dei quali randomizzati, che rappresentano un totale di 29.044 partecipanti.
Come detto, le conclusioni sono una conferma di quanto emerso negli anni precedenti. Vi sono prove di elevata certezza che le e-cig con nicotina aumentino i tassi di cessazione rispetto alle Nrt, in termini assoluti, grazie al vaping si hanno quattro fumatori su cento in più che abbandonano il tabacco. Vi sono poi prove di moderata certezza a causa del rischio di bias del design degli studi, che l’uso delle sigarette elettroniche con nicotina aumentino i tassi di cessazione anche rispetto all’uso di quelle senza nicotina. Qui si parlerebbe di tre fumatori su 100 in più che smettono di fumare. Le evidenze che le e-cig con nicotina siano più efficaci del supporto comportamentale o di nessun supporto sono invece di bassa certezza, sempre a causa di problemi nel design degli studi. Anche in questo caso, comunque, i dati indicano il vaping fa smettere quattro fumatori su cento in più.
Gli effetti collaterali riscontrati dai partecipanti sono simili fra gli utilizzatori di sigaretta elettronica con nicotina e Nrt e anche fra i primi e chi svapa senza nicotina. Prove di bassa certezza indicano che gli effetti avversi (non gravi) sono maggiori fra chi svapa con nicotina rispetto a chi ha avuto solo supporto comportamentale o nessun supporto. In ogni caso, gli effetti avversi più comunemente riportati erano irritazione alla gola o alla bocca, mal di testa, tosse e nausea e tendevano a scomparire con l’uso della sigaretta elettronica. Gli autori specificano, infatti, che “l’incidenza complessiva degli effetti avversi gravi era bassa in tutti i bracci dello studio” e che non hanno “rilevato prove di gravi danni causati dalle sigarette elettroniche con nicotina”. La revisione si conclude con un’avvertenza: gli studi presi in considerazione hanno testato sigarette elettroniche a norma. “Prodotti illegali o contenenti altre sostanze attive (ad esempio tetraidrocannabinolo, Thc) – specificano – possono avere profili di danno diversi”.