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I vaper esclusivi si sentono più in buona salute dei fumatori

Uno studio fra gli utilizzatori di sigaretta elettronica scozzesi evidenzia una percezione che spesso trova riscontro nei dati oggettivi.

Gli utilizzatori esclusivi di sigaretta percepiscono la loro salute come migliore rispetto ai fumatori esclusivi. Ad affermarlo è uno studio trasversale pubblicato su Internal and Emergency Magazine, che ha analizzato i dati relativi a svapatori e fumatori scozzesi. Il lavoro, intitolato “Self-rated health differences between exclusive e-cigarette users and exclusive cigarette smokers: evidence from the 2017–2019 Scottish Health Survey” è stato condotto da tre ricercatori britannici, Don Eliseo Lucero-Prisno III della London School of Hygiene and Tropical Medicine, Isaac Olushola Ogunkola dell’Università di Oxford e Yusuff Adebayo Adebisi dell’Università, che ha condotto uno studio analogo e con analoghi risultati su svapatori e fumatori inglesi.
I dati utilizzati da questo studio, come si rileva dal titolo, sono quelli dello Scottish Health Survey fra il 2017 e il 2019 e coprono un totale di 2484 persone dai 16 anni in su, identificate come utilizzatori esclusivi di sigaretta elettronica (565) o fumatori esclusivi (1919). Per valutare la percezione della propria salute, i partecipanti avevano a disposizione cinque risposte: molto male, male, discreto, bene e molto bene. I ricercatori hanno poi applicato degli aggiustamenti per età, sesso, lo Scottish Index of Multiple Deprivation (un indice della privazione nel Paese), stato civile, etnia, frequenza del consumo di alcol, attività fisica, presenza di condizioni di salute fisica o mentale di lunga data ed età di inizio del fumo.
Dai risultati emerge che chi usava solamente la sigaretta elettronica aveva una volta e mezzo maggiori probabilità di sentirsi in buona salute rispetto ai fumatori accaniti (20 sigaretta al giorno o più) e quelli moderati (fra 10 e 20 sigarette al giorno). Dopo gli aggiustamenti per i vari fattori, i dati cambiavano di poco e i vaper esclusivi avevano 1,26 volte maggiori probabilità di percepire la propria salute come buona rispetto ai fumatori. Come ci si aspetta, quelli che valutavano peggio la propria salute erano i fumatori accaniti, seguiti da quelli moderati.
Dallo studio emergono poi due fattori interessanti. Il primo è che percezione della salute nei fumatori peggiorava gradualmente con l’aumentare del numero delle sigarette fumate quotidianamente. Il secondo è che per gli svapatori esclusivi non vi erano differenze nella valutazione positiva della propria salute in base al passato di fumatori, né fra i fumatori in base all’uso passato di e-cigarette. “Questi risultati – commentano gli autori – suggeriscono che è improbabile che l’uso precedente spieghi l’associazione osservata tra l’uso esclusivo di sigarette elettroniche e una migliore autovalutazione della salute rispetto al fumo esclusivo di sigarette.” E, pur sottolineando che si tratta di una percezione, i ricercatori ricordano che “le evidenze scientifiche suggeriscono che l’autovalutazione della salute è significativamente associato a risultati sanitari oggettivi”.
Questo studio – concludono infine gli autori – dimostra che gli utilizzatori esclusivi di sigarette elettroniche segnalano una migliore autovalutazione della salute generale rispetto ai fumatori esclusivi di sigarette, in particolare i fumatori moderati e accaniti, ma non i fumatori leggeri, anche dopo aver regolato i fattori demografici, socioeconomici e correlati alla salute. Mentre l’autovalutazione della salute riflette la salute percepita piuttosto che i risultati oggettivi, la sua associazione coerente con migliori percezioni di salute tra gli utilizzatori di sigarette elettroniche fornisce preziose informazioni sulle strategie di riduzione del danno”.

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