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Usa – Il procuratore generale di New York apre la guerra al vaping: causa contro 16 produttori e distributori
Il procuratore generale di New York, Letitia James, ha intentato una causa contro sedici produttori e distributori di sigarette elettroniche, accusandoli di aver deliberatamente preso di mira i giovani con prodotti con aromi e confezioni accattivanti, alimentando la cosiddetta “epidemia di vaping”. La richiesta di risarcimento danni ammonta a centinaia di milioni di dollari. L’accusa sostiene che le aziende fossero consapevoli dei rischi per la salute, ma abbiano continuato a commercializzare i loro prodotti, violando anche una legge statale che vieta sia la vendita di prodotti da svapo aromatizzati che di e-cig ai minori di 21 anni. L’American Vapor Manufacturers (Avm), l’associazione dei produttori, ha risposto accusando il procuratore di aver sferrato un attacco ingiusto ad aziende che offrono alternative più sicure alle sigarette tradizionali e che la causa rischia di provocare chiusure e licenziamenti. La vicepresidente di Avm Allison Boughner sottolinea che gli associati hanno come obiettivo quello di offrire ai fumatori alternative più sicure alle sigarette tradizionali in un’ottica di riduzione del danno.
Il procuratore generale di New York fa causa alle aziende del vaping
Canada – Il governo sospende la proposta di vietare gli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche
Il governo canadese ha deciso di sospendere la proposta di vietare gli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche, esclusi tabacco e menta, inizialmente avanzata nel 2021 per ridurre l’appeal del vaping tra i giovani. Ya’ara Saks, Ministro della salute mentale e delle dipendenze, ha annunciato la decisione, suscitando reazioni contrastanti. Le associazioni antifumo, come quella rappresentata da Cynthia Callard, hanno espresso delusione, definendola una “sconfitta politica”. Al contrario, i sostenitori della riduzione del danno, tra cui Rights 4 Vapers, hanno applaudito la scelta, lodando l’approccio scientifico del ministro. Intanto, uno studio recente ha evidenziato che il 68% degli ex-fumatori canadesi ha smesso grazie a liquidi aromatizzati, ora al centro della controversia. Nonostante la sospensione, i sostenitori degli aromi restano cauti, temendo che la decisione possa essere solo una mossa politica in vista delle elezioni federali di fine anno.
Canada, ministro della salute sospende divieto di aromi nelle sigarette elettroniche
Corea del Sud – Bloccata la proposta di legge per equiparare i liquidi delle sigarette elettroniche al tabacco
Una proposta di legge in Corea del Sud che mirava a includere i liquidi delle sigarette elettroniche nella definizione legale di tabacco non ha superato la commissione economica e finanziaria dell’Assemblea nazionale, il parlamento di Seul. Alcuni membri hanno infatti sollevato dubbi sull’affidabilità delle ricerche governative, altri hanno evidenziato la necessità di tutelare i diritti di sopravvivenza dell’industria delle sigarette elettroniche, suggerendo di rinviare la decisione. L’obiettivo principale dell’emendamento era ampliare la definizione di tabacco legale per includere i liquidi delle sigarette elettroniche che utilizzano nicotina sintetica come ingrediente principale. Attualmente, la legge definisce il tabacco come “le foglie della pianta del tabacco”, lasciando fuori i prodotti a base di nicotina sintetica. Lo scorso dicembre, durante un’audizione pubblica, i membri della commissione avevano raggiunto un consenso bipartisan sulla necessità di regolamentare questi prodotti come tabacco, ma in un successivo incontro a porte chiuse sono emerse divergenze sulle modalità di applicazione della legge, lasciando la questione in sospeso.
Regno Unito – Studio: svapatori percepiscono salute migliore rispetto ai fumatori tradizionali
Uno studio trasversale pubblicato su Internal and Emergency Magazine rivela che gli utilizzatori esclusivi di sigarette elettroniche percepiscono la propria salute come migliore rispetto ai fumatori di sigarette tradizionali. La ricerca, intitolata “Self-rated health differences between exclusive e-cigarette users and exclusive cigarette smokers: evidence from the 2017–2019 Scottish Health Survey”, è stata condotta da tre ricercatori britannici di istituti accademici di Londra e Oxford. Basata sui dati della Scottish Health Survey dal 2017 al 2019, ha coinvolto 2484 individui sopra i 16 anni, distinguendo tra svapatori esclusivi (565) e fumatori (1919). I risultati mostrano che gli svapatori esclusivi hanno 1,26 volte più probabilità di sentirsi in buona salute rispetto ai fumatori moderati o accaniti. Lo studio sottolinea che la percezione della salute peggiora con l’aumento delle sigarette fumate giornalmente, ma non varia tra svapatori con un passato da fumatori o viceversa. Gli autori concludono che questi dati suggeriscono una correlazione tra l’uso esclusivo delle e-cigarette e una migliore autovalutazione della salute, sebbene si tratti di percezione piuttosto che di misure oggettive.
I vaper esclusivi si sentono più in buona salute dei fumatori
Regno Unito – Studio: la disinformazione sul vaping danneggia la salute pubblica
Uno studio britannico rafforza l’evidenza su come la disinformazione sul vaping scoraggi i fumatori dal passare alle sigarette elettroniche, danneggiando conseguentemente la salute pubblica. Condotto da ricercatori del King’s College di Londra e dell’Università di Bristol e coordinato da Katherine East della Brighton and Sussex Medical School, lo studio, che si intitola “Perceived Harm of Vaping Relative to Smoking and Associations With Subsequent Smoking and Vaping Behaviors Among Young Adults: Evidence From a UK Cohort Study”, ha esaminato le percezioni del danno del vaping rispetto al fumo tra giovani adulti. Utilizzando dati dall’Avon Longitudinal Study, i ricercatori hanno scoperto che chi percepiva lo svapo come meno dannoso aveva maggiori probabilità di smettere di fumare e passare al vaping. Questo, secondo i ricercatori, suggerisce che le percezioni errate sul vaping possono ostacolare il passaggio a un comportamento meno nocivo. Gli autori sottolineano quindi la necessità di interventi per correggere queste percezioni, evidenziando che il vaping, pur non privo di rischi, è molto meno dannoso del fumo e può aiutare a smettere di fumare. lo studio è stato pubblicato su Nicotine & Tobacco Research.
Studio evidenzia i danni della disinformazione sulla sigaretta elettronica
Russia – Partito comunista propone corsi scolastici sui rischi delle sigarette elettroniche
Il Partito comunista della Federazione Russa ha avanzato una proposta al ministero dell’Istruzione per introdurre corsi obbligatori sui danni delle sigarette elettroniche nelle scuole di tutto il Paese. Obiettivo: proteggere i giovani dai rischi per la salute. La proposta, firmata dal leader del partito Gennady Zyuganov e dalla presidente della Commissione per gli affari familiari della Duma Nina Ostankina, sottolinea la necessità di “educare” gli studenti sui pericoli dello svapo e di sensibilizzarli sulle leggi che vietano la vendita di questi prodotti ai minori. L’iniziativa arriva dopo la firma, da parte del presidente Vladimir Putin, di una legge federale che vieta la vendita di sigarette elettroniche ai minori, entrata in vigore il 28 dicembre 2024.
Regno Unito – Al via progetto di ricerca decennale da 75 milioni di euro sugli effetti del vaping sui giovani
Il governo britannico sta avviando un ambizioso progetto di ricerca per analizzare gli effetti a lungo termine delle sigarette elettroniche sui minori, con uno studio che durerà dieci anni e coinvolgerà 100 mila giovani tra gli 8 e i 18 anni. Il progetto, finanziato con 62 milioni di sterline (circa 75 milioni di euro) da UK Research and Innovation, raccoglierà dati su comportamenti, parametri biologici e cartelle cliniche per valutare l’impatto del vaping sulla salute e il benessere dei giovani. La ministra per la salute pubblica Ashley Dalton ha sottolineato l’importanza di ottenere evidenze chiare sui rischi a lungo termine, pur riconoscendo l’utilità delle e-cig per smettere di fumare. Parallelamente, lo University College di Londra e la London School of Hygiene and Tropical Medicine condurranno revisioni annuali e analisi degli studi esistenti, finanziati dal National Institute for Health and Care Research. Contemporaneamente, il governo lancerà la campagna “Love Your Lungs”, rivolta ai ragazzi tra i 13 e i 18 anni, per dissuaderli dal vaping attraverso i social media e il coinvolgimento di influencer.
Dal governo britannico 75 milioni per ricerca su sigaretta elettronica e giovani