L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 26 gennaio al 1° febbraio

La consueta carrellata settimanale di notizie dal vaping di tutto il mondo.

Canada/Stati Uniti – Studio: divieto aromi e-cig ostacola lotta contro fumo
Ancora uno studio mette in guardia sulle conseguenze negative del divieto di aromi nei liquidi per sigarette elettroniche. Si intitola “Use of nicotine vaping products during an attempt to quit smoking by Canadian adults who smoke or recently quit: findings from the 2022 Canada International Tobacco Control Four Country Smoking and Vaping Survey” ed è stato condotto da dieci ricercatori provenienti da diversi atenei americani e canadesi. La ricerca, basata sull’analisi dei dati di 1771 fumatori adulti canadesi, ha evidenziato come gli aromi, soprattutto quelli fruttati, siano fondamentali per smettere di fumare. I risultati mostrano che chi usa e-cig con nicotina ha maggiori probabilità di successo nella cessazione dal fumo. I sistemi più usati sono le pod precaricate e gli aromi fruttati, che sarebbero vietati da una normativa restrittiva di cui anche in Canada si discute. Lo studio, pubblicato su PubMed, sottolinea come il 68% dei canadesi che ha tentato di smettere di fumare abbia usato aromi che sarebbero vietati. Il governo canadese sta infatti valutando di limitare gli aromi per e-cig ai soli gusti di tabacco, menta e mentolo, e sei province hanno già adottato tale misura. Ma la ricerca scientifica dimostra ancora una volta quanto sia sbagliata questa strada.

Canada, studio boccia divieto sugli aromi per sigaretta elettronica

 

ThailandiaCaphra elogia l’approccio del governo al tema delle e-cig: può fungere da apripista per una svolta in tutta l’Asia
La Coalizione per la riduzione del danno da tabacco dell’Asia Pacifico Caphra ha accolto con favore i recenti sviluppi nell’approccio della Thailandia alla regolamentazione delle sigarette elettroniche. L’organizzazione di difesa dei consumatori del vaping afferma che questo cambiamento sottolinea l’importanza delle strategie di riduzione del danno nella politica sanitaria pubblica. Nancy Loucas, coordinatrice esecutiva di Caphra, ha elogiato l’impegno del Comitato speciale thailandese per uno studio in corso trasparente e inclusivo delle leggi sulle e-cig. “Questo approccio equilibrato, che considera le prospettive di tutte le parti interessate, è fondamentale per lo sviluppo di politiche efficaci di riduzione del danno da tabacco”, ha detto Loucas. Lo studio si concluderà alla fine del 2025, e presenterà tre soluzioni alternative all’attuale situazione delle e-cig in Thailandia. Queste opzioni vanno dal mantenimento del divieto con un’applicazione più rigorosa alla regolamentazione sia delle sigarette elettroniche che dei prodotti del tabacco riscaldato. “Siamo incoraggiati dalla volontà della Thailandia di esplorare opzioni normative oltre al divieto”, ha concluso Loucas: “Adottare un approccio globale che non criminalizzi gli utenti di e-cig è essenziale per il successo della salute pubblica. L’orientamento della Tailandia verso una politica sulle sigarette elettroniche più sfumata potrebbe rappresentare un esempio positivo per altri Paesi della regione”.

 

GreciaNuove regole più severe su alcol e tabacco riguarderanno anche le sigarette elettroniche
Ci sono anche le sigarette elettroniche nel mirino delle normative con le quali il governo greco si appresta a inasprire le regole sulla vendita di alcol e tabacco ai minori. Secondo quanto riportato dal quotidiano nazionale Ekathimerini, il ministero della Salute ellenico introdurrà controlli più rigorosi sulla vendita e l’uso di prodotti come sigarette elettroniche, vaporizzatori e nicotina sintetica, coinvolgendo forze dell’ordine, polizia municipale e dipartimenti sanitari. Il disegno di legge, in attesa di approvazione, propone di vietare la vendita di qualsiasi prodotto legato al tabacco ai minori e di limitarne l’uso negli spazi pubblici anche per gli adulti. Saranno inoltre regolamentati orari e luoghi di vendita, con verifiche più stringenti sull’età degli acquirenti. Parallelamente, verrà creato un nuovo dipartimento all’interno dell’Organizzazione nazionale della sanità pubblica (Eody) per monitorare e far rispettare le nuove norme.

 

CinaStop produzione sigarette elettroniche per il Capodanno lunare
Come ogni anno, il mercato delle sigarette elettroniche si ferma in Cina in occasione del Capodanno lunare. Lo stop coinvolge tutti gli stabilimenti di produzione, distribuzione ed esportazione. Le celebrazioni dureranno sedici giorni, con sette giorni di festività ufficiali. Il Capodanno cinese, paragonabile al Natale occidentale, non ha una data fissa e varia tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. La festività, legata al calendario lunare cinese, è conosciuta anche come Festa di primavera. La ripresa della produzione è prevista al termine del periodo festivo.

Il Capodanno cinese rallenta la filiera della sigaretta elettronica

 

Hong KongSul tavolo ipotesi divieto di sigarette elettroniche nei luoghi pubblici
Le autorità di Hong Kong hanno proposto un divieto cittadino sull’uso e il possesso di sigarette elettroniche e prodotti del tabacco aromatizzati nei luoghi pubblici. Lo riporta il South China Morning Post. Il divieto pubblico sarebbe il primo passo di una strategia in due fasi, con la seconda fase che si estenderebbe agli spazi non pubblici. La proposta arriva dopo un acceso dibattito pubblico in cui il governo ha promosso dieci misure volte a ridurre il tasso di fumatori della città, pari al 7,8%. Diversi leader aziendali hanno avvertito che i divieti scoraggerebbero i visitatori e gli uomini d’affari a venire in città. Ma delude, alla luce delle ricerche scientifiche che non dovrebbero essere sconosciute alle autorità di Hong Kong, soprattutto l’equiparazione tra vaping e fumo.

 

DanimarcaStudio: nuove regole sui sacchetti di nicotina, un passo indietro nella lotta al fumo
Un nuovo studio condotto dalla Fondazione americana Tholos in collaborazione con Ipsos e la Harvard Business School Economics lancia un allarme sulle potenziali conseguenze negative delle nuove norme proposte dalla Danimarca sui sacchetti di nicotina. Limitando il contenuto di nicotina a 9 mg per busta, il governo danese rischia di vanificare gli sforzi compiuti negli ultimi anni per ridurre il fumo. Secondo la ricerca, metà degli attuali utilizzatori di sacchetti di nicotina potrebbe rivolgersi al mercato nero o tornare alla sigaretta tradizionale. Inoltre, le restrizioni potrebbero compromettere seriamente le strategie di riduzione del danno, visto che molti fumatori utilizzano i sacchetti di nicotina come strumento per smettere o ridurre il consumo di sigarette. Non sono da sottovalutare neppure le conseguenze economiche delle nuove regole, conclude lo studio: si stima una perdita di oltre 85 milioni di dollari entro il 2030 per il settore della vendita al dettaglio e una diminuzione del gettito fiscale.

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