© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Francia – Addio alle e-cig usa e getta, la nuova legge bipartisan ottiene l’approvazione parlamentare
Passa anche al Senato, dopo il sì della settimana scorsa dell’Assemblea nazionale, la proposta di legge bipartisan che vieta le sigarette elettroniche usa e getta. La Francia segue dunque il Belgio, e diviene la seconda nazione Ue a introdurre il bando totale per questi dispositivi. La misura prevede il divieto di vendita, distribuzione e fornitura anche gratuita di questi prodotti, con sanzioni che potrebbero raggiungere i 200 mila euro per i trasgressori. Al di fuori dell’Unione europea, la Gran Bretagna si appresta a seguire le orme di Belgio e Francia, introducendo il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta a partire dal mese di giugno.
Adieu sigarette elettroniche usa e getta: la Francia approva il divieto
Hong Kong – Giro di vite sulle e-cig, nel mirino anche l’uso personale
Dopo aver vietato importazione e vendita di sigarette elettroniche nel 2022, Hong Kong si appresta a varare una nuova stretta, con l’obiettivo di proibire anche l’uso personale di questi dispositivi. Lo ha annunciato il ministro della salute Lo Chung-mau, motivando la decisione con la necessità di proteggere i giovani da questi prodotti. Nonostante il divieto di vendita, il vaping rimane diffuso a causa del commercio illegale, con cartucce e pod che vengono spesso utilizzate per il consumo di droghe, ha sostenuto il ministro. La nuova misura, che dovrebbe entrare in vigore a metà del 2026, prevede – come anticipato in questa stessa rubrica due settimane fa – inizialmente il divieto di possesso e uso di e-cig all’aperto, per poi estenderlo a tutti i luoghi. Il ministro ha infine riconosciuto le difficoltà di applicazione del divieto nei luoghi chiusi, ma ha detto di puntare sulla forza dell’abitudine una volta che la norma verrà introdotta.
Hong Kong, al vaglio il divieto di uso e possesso di sigarette elettroniche
Nuova Zelanda/Australia – Studio, politiche permissive sulle sigarette elettroniche favoriscono riduzione del fumo e salute pubblica
Regolamentazioni più permissive sulle sigarette elettroniche portano a risultati migliori in termini di riduzione del fumo e salute pubblica. È quanto evidenziato da uno studio intitolato “Do the differing vaping and smoking trends in Australia and New Zealand reflect different regulatory policies?”, condotto da esperti internazionali tra cui Colin Mendelsohn e Robert Beaglehole. La ricerca, come d’altronde si intuisce dal titolo, confronta le politiche di Australia e Nuova Zelanda, Paesi simili ma con approcci opposti: l’Australia adotta restrizioni severe, mentre la Nuova Zelanda promuove il vaping come alternativa al fumo. I dati mostrano che, tra il 2016 e il 2023, la Nuova Zelanda ha registrato un calo del fumo quotidiano dal 14,5% al 6,8%, contro una riduzione più lenta in Australia (dal 12,2% all’8,3%). Parallelamente, l’uso di sigarette elettroniche è cresciuto notevolmente in Nuova Zelanda (dallo 0,9% al 9,7%), superando l’Australia (dallo 0,5% al 3,5%). Il declino del fumo è stato particolarmente marcato tra i giovani adulti e i gruppi socioeconomici più svantaggiati, riducendo le disuguaglianze sanitarie. Gli autori sottolineano che, sebbene lo studio non possa provare un nesso causale definitivo, i dati suggeriscono che politiche meno restrittive sul vaping possano accelerare la riduzione del fumo, migliorare la salute pubblica e limitare il mercato illegale.
Sigaretta elettronica: maggiore calo del fumo con regole più permissive
Usa/Regno Unito – Studio: sigarette elettroniche e fumo giovanile, un nesso causale non dimostrato
Una revisione sistematica pubblicata sulla rivista Addiction, condotta da un team internazionale di ricercatori britannici e statunitensi e guidato da Rachna Begh e Monserrat Conde dell’Università di Oxford, sfata il mito secondo cui le sigarette elettroniche spingano i giovani a fumare. Il lavoro si intitola “Electronic cigarettes and subsequent cigarette smoking in young people: A systematic review”. Analizzando 126 studi, gli scienziati non hanno trovato prove conclusive di un legame causale tra vaping e l’inizio del fumo tra i giovani. Al contrario, i dati suggeriscono (sebbene con un grado di certezza basso) una possibile relazione inversa: all’aumentare dell’uso delle e-cig, i tassi di fumo tra i giovani diminuiscono. Jamie Hartmann-Boyce, coordinatrice della revisione e responsabile degli studi Cochrane sul vaping, sottolinea che, nonostante alcune preoccupazioni iniziali, non ci sono evidenze che le sigarette elettroniche stiano spingendo i giovani verso il fumo. Anzi, negli Stati Uniti i tassi di fumo tra i giovani sono diminuiti drasticamente, sebbene rimanga incerto se questo trend sia direttamente attribuibile alle e-cig o ad altri fattori. Lo studio, finanziato da Cancer Research UK, conferma dunque che la tesi secondo cui le sigarette elettroniche siano un ponte verso il fumo non trova sostegno scientifico. Eppure essa è la giustificazione a tutte le misure restrittive contro questo strumento di riduzione del danno.
Nessuna prova che la sigaretta elettronica spinga i giovani al fumo
Usa – Studio, la ricerca su fumo e vaping trascura adulti e anziani e si concentra solo sui giovani
Uno studio condotto da ricercatori delle Università del Maryland e di Buffalo, intitolato “Lost in the Smoke: Underrepresentation of Aging Adults in Nicotine and Tobacco Research”, evidenzia una preoccupante tendenza: la ricerca scientifica su fumo e sigarette elettroniche si concentra quasi esclusivamente sui giovani, trascurando adulti e anziani, le fasce d’età più colpite dai danni del tabacco. Analizzando 3123 studi, è emerso che l’86% di essi includeva giovani, mentre solo l’11% considerava gli over 65. I ricercatori evidenziano come questa omissione sia non solo “eticamente ingiustificabile”, ma anche scientificamente fuorviante. Con la crescita della popolazione anziana, gli autori chiedono un cambio di paradigma: ampliare la ricerca a tutte le fasce d’età è cruciale per ridurre le malattie legate al tabacco e promuovere equità nella salute. Lo studio è stato pubblicato sotto forma di manoscritto accettato su Nicotine & Tobacco Research.
Adulti e anziani esclusi dalle ricerche su fumo e sigaretta elettronica
Bulgaria – Parlamento vieta il commercio di sigarette elettroniche e accessori
Con 197 voti a favore e nessuno contrario, il Parlamento bulgaro ha approvato in prima lettura una legge che vieta il commercio di sigarette elettroniche, sia monouso che ricaricabili, e di tutti gli accessori correlati. La modifica, proposta dal presidente della commissione parlamentare per la salute Kostadin Angelov, è stata inserita nel contesto della legge sul tabacco e introduce anche il divieto di utilizzo, fornitura e vendita ai minori di prodotti contenenti nicotina e bevande energetiche. Nonostante le restrizioni già esistenti, Angelov ha sottolineato che l’accesso illegale a sigarette elettroniche da parte di bambini e adolescenti, sia nei negozi fisici che online, rimane un problema significativo, rendendo necessarie misure più stringenti.
In Bulgaria passa il divieto totale di vendita di sigarette elettroniche
Guam (Usa) – Nuova vita alle batterie delle sigarette elettroniche usate che finiscono in discarica
Dall’isola di Guam, piccolo territorio dell’Oceano Pacifico non incorporato degli Stati Uniti, arriva una possibile soluzione per il riutilizzo delle batterie delle sigarette elettroniche monouso. Uno studente ricercatore, Carlo Tapia, ha presentato un progetto per convertire queste batterie in caricatori portatili (power bank). L’idea mira a estrarre i componenti utili dalle batterie e integrarli in un design per power bank, offrendo una seconda vita a materiali altrimenti destinati allo smaltimento. Tapia ha evidenziato come il progetto possa contribuire a risolvere il problema dei rifiuti elettronici, in particolare delle batterie al litio, che spesso finiscono in discarica. L’iniziativa, presentata al Guam Green Growth Circular Economy Makerspace and Innovation Hub, rappresenta un esempio di come sia possibile dare nuova vita ai rifiuti, promuovendo un’economia circolare più sostenibile.
Power bank dalle batterie delle sigarette elettroniche monouso