L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Cercasi disinformation officer per smentire fake news sulla sigaretta elettronica

Azienda britannica cerca il primo Disinformation Officer, avrà l'arduo compito di smentire allarmismi e studi infondati.

L’industria del vaping britannica ha deciso che è arrivato il momento di combattere attivamente la disinformazione sulla sigaretta elettronica. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, probabilmente, è quello che vi abbiamo raccontato su queste colonne la settimana scorsa, quando – sulla base di uno studio dal dubbio design, non ancora pubblicato e non sottoposto a revisione – i media hanno fatto a gara a chi la sparava più grossa, arrivando ad affermare che svapare è più dannoso che fumare.
Una cosa talmente enorme che l’azienda produttrice di liquidi Riot Labs Ltd ha deciso di assumere il primo Chief Misinformation Officer del settore dello svapo, cioè un addetto a controbattere alla disinformazione. L’iniziativa può sembrare una boutade, invece è serissima. “Ricerche con basi deboli e studi poco informati sulla sigaretta elettronica stanno travolgendo i media e i social media con scarso o nessun controllo – spiega l’azienda nell’annuncio di ricerca della figura professionale – Intanto il vaping è sostenuto come lo strumento più efficace per smettere di fumare dal Servizio sanitario nazionale ed è dimostrato che è almeno il 95% meno dannoso del fumo per i fumatori adulti”.
È quindi ora, continua Riot Labs, che il settore del vaping passi al contrattacco. E dunque la ricerca di un addetto che dovrà occuparsi di monitorare le cattive informazioni sui media, tracciare e analizzare gli ultimi studi, alzando l’attenzione sulla disinformazione e cercando di fornire al pubblico controargomentazioni equilibrate. Per farlo, il Chief Misinformation Officer avrà a disposizione un blog e un canale di podcast dedicati. Al candidato è richiesta esperienza nel settore della sigaretta elettronica o della cessazione del fumo e conoscenza del settore sanitario, oltre che delle dinamiche governative e parlamentari. Sono, inoltre, ritenuti utili un passato come ricercatore o giornalista.
L’impiego sarà full time dal lunedì al venerdì, mentre lo stipendio offerto è fra le 35 e le 45 mila sterline all’anno, cioè fra i 42 e i 54 mila euro, oltre a una serie di benefit che vanno dalla mensa, alla palestra e all’assistenza sanitaria privata. L’azienda merita sicuramente un plauso, per aver capito che è davvero arrivato il momento di fare qualcosa per rimettere a posto l’equilibrio dell’informazione sullo strumento più utilizzato e più efficace per smettere di fumare. Il futuro Chief Misinformation Officer, invece, merita i nostri più sentiti auguri per la mole di lavoro che dovrà affrontare.

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