L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 9 al 15 marzo

Fumatori al minimo storico e aumento dei vaper negli Usa, mentre uno studio riabilita l'uso duale. Nel Regno Unito contrasto alla disinformazione sul vaping e risultati positivi di Swap to stop. Critiche per il possibile flavour ban spagnolo mentre le sigarette elettroniche potrebbero essere coinvolte nella guerra dei dazi Usa-Ue.

UsaRuolo chiave delle sigarette elettroniche nel crollo storico dei fumatori
Negli Stati Uniti il numero di fumatori adulti ha toccato il minimo storico degli ultimi sessant’anni, scendendo dal 42,4% del 1965 al 7,9% nel 2023. Sono i dati dell’ultimo rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’agenzia nazionale di sanità pubblica degli Stati Uniti. Parallelamente, l’uso della sigaretta elettronica è in netta ascesa, con 7,2 milioni di nuovi svapatori tra il 2017 e il 2023, suggerendo un ruolo chiave del vaping nel ridurre il fumo tradizionale. I giovani adulti (18-24 anni) sono i più investiti da questa tendenza: il fumo è crollato dal 6,5% all’1,2%, mentre lo svapo esclusivo è salito dal 2,7% al 10%. Anche nelle fasce d’età più mature, l’uso della sigaretta elettronica è cresciuto, seppur in misura minore. Nonostante i dati evidenzino un netto miglioramento complessivo, i Cdc non festeggiano: infatti il rapporto sottolinea che l’uso complessivo di prodotti del tabacco rimane stabile, includendo lo svapo nella definizione federale di tabacco, una scelta che ignora le differenze di rischio tra i prodotti. Le autorità continuano a promuovere politiche antifumo, ma il rapporto dei Cdc non intende riconoscere appieno il ruolo potenziale della sigaretta elettronica nel contrastare il fumo.

Minimo storico di fumatori adulti e aumento del vaping negli Usa

Regno UnitoLa disinformazione sul vaping minaccia la salute pubblica
Il Regno Unito è travolto da una crescente disinformazione sulle sigarette elettroniche, con notizie allarmistiche e spesso prive di fondamento scientifico. L’ultima in ordine cronologico è di un paio di settimane fa e riguarda il tabloid Mirror, che ha amplificato uno studio non concluso né revisionato, sostenendo senza prove che il vaping sarebbe più dannoso del fumo. Questo sensazionalismo rischia di scoraggiare i fumatori dal passare alle e-cig, perpetuando i danni del tabagismo. Ad esempio, secondo i dati 2024 di Ash, oltre il 50% dei fumatori britannici crede erroneamente che il vaping sia dannoso quanto o più del fumo. Ora la comunità scientifica reagisce. Yorkshire Cancer Research, ente di beneficenza indipendente attivo in una delle contee con i più alti tassi di fumo, ribadisce che le e-cig sono uno strumento efficace per smettere di fumare, avendo aiutato migliaia di persone. L’organizzazione, per bocca del direttore della ricerca Stuart Griffiths, invita i politici a garantire l’accessibilità delle e-cig per i fumatori, salvaguardando un’opportunità cruciale per salvare vite.

Sigaretta elettronica fondamentale per salvare le vite dei fumatori

ThailandiaPrimo ministro ordina giro di vite sui negozi di sigarette elettroniche
Tempi duri per il vaping in molte aree dell’Asia sud-orientale. Il primo ministro thailandese, Prayut Chan-o-cha, ha impartito direttive rigorose per contrastare la diffusione delle sigarette elettroniche, con un focus particolare sulla protezione dei giovani. Durante l’ottava riunione di gabinetto, il primo ministro ha espresso profonda preoccupazione per la crescente presenza di negozi di sigarette elettroniche e per l’aumento del loro utilizzo tra giovani e studenti. Nonostante i precedenti interventi dei dipartimenti competenti, la situazione non ha mostrato miglioramenti significativi, di conseguenza il primo ministro ha ordinato un maggiore coordinamento tra i vari dipartimenti per intensificare la repressione dei negozi di sigarette elettroniche, implementare un’operazione di controllo su vasta scala e promuovere la revisione delle leggi per inasprire le sanzioni. Le autorità coinvolte hanno 15 giorni di tempo per presentare un rapporto dettagliato sulle misure nel frattempo adottate.

SpagnaStudio Wva evidenzia i rischi del divieto di aromi per la lotta al tabagismo
La Spagna sta valutando di vietare i liquidi aromatizzati per sigarette elettroniche, nonostante le evidenze scientifiche ne supportino il ruolo nel ridurre il tabagismo. Una scelta rischiosa, avverte la World Vapers’ Alliance (Wva) che pubblica uno studio, commissionato alla società di ricerche indipendente Dynata, nel quale si evidenzia che il 92% degli svapatori spagnoli utilizza aromi per smettere di fumare o evitare ricadute, con l’87% che li considera fondamentali. Inoltre, il 67% degli ex fumatori attribuisce ai sapori un impatto positivo nel ridurre il consumo di sigarette, il 14% li definisce addirittura fondamentali per smettere di fumare. Un eventuale divieto potrebbe compromettere questi progressi: il 75% degli intervistati teme di tornare al tabacco o di rivolgersi al mercato nero. Alberto Gómez Hernández, responsabile delle politiche della Wva, invita di conseguenza le autorità spagnole a basare le decisioni su evidenze scientifiche e sulla riduzione del danno, evitando misure restrittive che rischiano di minare gli obiettivi di salute pubblica.

Aromi nelle sigarette elettroniche per tenere lontano il desiderio di tabacco

UsaStudio: l’uso duale di sigarette elettroniche e tradizionali riduce il fumo
L’uso combinato di sigarette elettroniche e tradizionali porta a una riduzione significativa e costante del fumo. È il risultato di uno studio pubblicato su Nicotine & Tobacco Research, intitolato “Evaluation of Dual Use: Real Time Reductions in Combustible Cigarette Smoking During Co-Occurring Use of E-Cigarettes A Secondary Analysis of a Naturalistic Randomized Clinical Trial” e condotto da ricercatori della Medical University of South Carolina, della University of New Mexico, della East Tennessee State University e della University of Vermont, coordinati da Matthew Carpenter. La ricerca, condotta su fumatori adulti, ha dimostrato che coloro che utilizzano entrambe le tipologie di sigarette hanno maggiori probabilità di ridurre il consumo di sigarette tradizionali e di aumentare i giorni di astinenza completa. I risultati indicano che l’uso duale può essere una fase transitoria efficace verso la cessazione del fumo, contrariamente a quanto sostenuto da alcune teorie che lo considerano un fattore di perpetuazione o addirittura di aumento dell’esposizione a sostanze nocive. Lo studio ha evidenziato che i giorni di utilizzo della sigaretta elettronica sono associati a una maggiore probabilità di astinenza dal fumo tradizionale, confermando l’efficacia di questo approccio nella riduzione del consumo di tabacco. Metodologia e risultati dettagliati dello studio nell’articolo di approfondimento di Sigmagazine.

Anche l’uso duale di sigarette elettroniche e tradizionali riduce il fumo

Regno UnitoSuccesso della campagna Swap to stop, migliaia di fumatori passano al vaping
Mentre il parlamento inglese discute la nuova legge su tabacco e vaping, le autorità sanitarie locali iniziano a valutare l’efficacia della campagna Swap to stop, lanciata nel 2023 dall’allora premier Rishi Sunak. L’iniziativa, che ha distribuito un milione di sigarette elettroniche per aiutare i fumatori a smettere, sta dando i primi risultati positivi, come nel caso del Dorset, contea nel sud dell’Inghilterra. Qui, il programma finanziato dal governo e gestito da Public Health Dorset, ha permesso a 3.562 fumatori di passare al vaping in sole quattro settimane. La direttrice di Public Health Dorset, Rachel Partridge, si è detta molto soddisfatta dei risultati, sottolineando il ruolo della sigaretta elettronica come valido aiuto per smettere di fumare e migliorare la salute. La campagna Swap to stop ha distribuito i dispositivi attraverso programmi locali in tutta l’isola, concentrandosi soprattutto nella seconda metà del 2024.

Successo del programma inglese Swap to stop: e-cig gratis ai fumatori

Usa/UeAnche le sigarette elettroniche nel mirino della nuova guerra commerciale?
La risposta dell’Unione Europea ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio potrebbe coinvolgere nella nuova guerra commerciale avviata dall’amministrazione di Donald Trump anche le sigarette elettroniche e i liquidi da inalazione. L’Ue sta valutando contromisure che potrebbero colpire prodotti americani per 21 miliardi di euro, inclusi i dispositivi di vaping, la cui inclusione nella lista definitiva farebbe impennare i prezzi al dettaglio di almeno un terzo. Si tratta di un settore che ha visto una rapida espansione negli Stati Uniti e l’Ue potrebbe rispondere con una serie di dazi che influenzerebbero direttamente i consumatori e le aziende coinvolte nella distribuzione di sigarette elettroniche ma soprattutto di liquidi da inalazione. La decisione finale, prevista per metà aprile, dipenderà dall’esito dei negoziati con Washington che non si prospettano per nulla facili.

Dazi Ue contro Trump: in lista anche sigarette elettroniche e liquidi da inalazione

 

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