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Nonostante il fumo di sigaretta crei un’infiammazione significativa all’epitelio corneale, causando rossore e lacrimazione, e rappresentando anche un fattore di rischio per il glaucoma, la cataratta e altre patologie oculari, sono ancora pochi gli studi che investigano appieno gli effetti della sigaretta e dei prodotti a rischio modificato sulla vista. Un innovativo studio pubblicato su Investigative Ophthalmology & Visual Science (Iovs) ha valutato gli effetti dei prodotti elettronici di somministrazione di nicotina sulla salute degli occhi, facendo luce sui potenziali benefici e sui rischi residui rispetto alle sigarette tradizionali. Per lo studio, sono state utilizzate parti di cornea umana e i risultati sono stati successivamente validati in un modello classico di cultura cellulare.
“La particolarità dello studio – spiega il professor Giovanni Li Volti, direttore del Coehar di Catania e tra gli autori dello studio – è stata quella di utilizzare una metodica di untargeted proteomics, ovvero una metodologia per individuare tutte le proteine coinvolte nei differenti meccanismi di tossicità. In particolare, l’analisi ha messo in luce il fatto che che la quantità di proteine ossidate dall’esposizione con il prodotto a tabacco riscaldato e con il vapore fosse significativamente più bassa rispetto alla sigaretta tradizionale”. Ovvero, i prodotti a tabacco riscaldato e le sigarette elettroniche presentano un profilo di tossicità diverso, non soltanto legato a una riduzione delle sostanze tossiche che contengono, ma evidentemente anche legato a sostanze differenti che esprimono un effetto diverso sia sulle cornee che sulle cellule. Lo studio fornisce nuove informazioni sulle risposte biologiche scatenate dai prodotti alternativi alla nicotina, contribuendo a orientare le future politiche di salute pubblica e le strategie per la cessazione del fumo. Sebbene i prodotti alternativi possano ridurre alcuni rischi associati al fumo, gli esperti sottolineano altresì la necessità di ulteriori studi a lungo termine per comprendere appieno il loro impatto sulla salute oculare.