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Regno Unito, sigarette elettroniche monouso vietate dal 1° giugno

La misura entrerà in vigore fra polemiche e incertezze, mentre si scatena la caccia all'usa e getta fra i consumatori.

Da domenica 1° giugno sarà vietata la vendita delle sigarette elettroniche monouso in Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Il divieto annunciato lo scorso ottobre è stato presentato dal governo con due finalità: quella di ridurre allo stesso tempo sia l’impatto ambientale dei dispositivi esausti che l’attrattiva che eserciterebbero sui più giovani. Eppure la loro messa al bando non convince tutti.

(foto Shutterstock)

Il Regno Unito è forse il Paese europeo in cui i dispositivi monouso hanno avuto maggiore diffusione e questa ha coinciso con un picco di fumatori che passavano al vaping. I motivi sono facilmente intuibili: la praticità d’uso che non richiede di armeggiare con i liquidi, il prezzo contenuto e la varietà dei gusti sono fra i motivi che hanno decretato il grande successo delle e-cig usa e getta nel Regno Unito. Si tratta, inoltre, di dispositivi giudicati particolarmente indicati per le persone più anziane, quelle con difficoltà cognitive e i detenuti.
Cosa succederà ora? Di certo c’è che al momento l’imminente divieto ha fatto decollare le vendite di questo tipo di sigarette elettroniche. In tutto il Paese i consumatori stanno facendo incetta di usa e getta, cercando di accumulare scorte che durino quanto più tempo possibile. Secondo le stime circolate sulla stampa inglese, le vendite delle monouso sono più che raddoppiate nelle ultime settimane. Ma anche queste scorte finiranno. E allora?
Gli scenari potrebbero non essere rassicuranti. Secondo diverse indagini pubblicate in questi giorni, mentre una buona parte dei consumatori pensa di passare o è già passata a dispositivi ricaricabili, altri potrebbero rivolgersi all’ormai fiorente mercato illegale dei prodotti del vaping. O, prospettiva ancora più inquietante, potrebbero tornare a fumare. Secondo un rapporto condotto dal Future Health Research Centre, il 12% degli utilizzatori di e-cig monouso ha dichiarato che tornerà a fumare. Non esattamente un risultato auspicabile dal punto di vista sanitario e infatti Richard Slogget, autore del rapporto mette in guardia: “Questi risultati dimostrano che è necessario un lavoro urgente per garantire che gli sforzi per ridurre lo svapo tra i giovani non abbiano la conseguenza indesiderata di aumentare il numero di fumatori”. Magari fra quegli stessi giovani che si vuole tenere lontani dal vaping.
Insomma, il divieto sulle sigarette elettroniche monouso entrerà in vigore ma le incertezze sono tutt’altro che dissipate. Forse, come avevano suggerito molti esperti e operatori, si poteva affrontare il problema diversamente, concentrandosi sul riciclo dei dispositivi esausti, adoperandosi per far rispettare il divieto di vendita ai minori e agendo su alcuni packaging. L’ultima, in ordine di tempo, a esporsi in difesa delle usa e getta è stata la 64enne baronessa Claire Fox di Buckley, personaggio molto noto in Inghilterra, che, sentita dalla Bbc, racconta di come sia riuscita a liberarsi dal quarantennale vizio del fumo grazie alle e-cig monouso al gusto di banana e fragola e di come anche lei stia accumulando dispositivi prima dell’entrata in vigore del divieto. “Finalmente abbiamo uno strumento per smettere di fumare che funziona – dichiara – e lo vietiamo. È controproducente e insensato”.

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