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Il governo irlandese si prepara a varare un disegno di legge che potrebbe segnare un cambiamento radicale nel mercato delle sigarette elettroniche. Secondo quanto riportato dalle agenzia di stampa irlandesi, l’esecutivo intende introdurre drastici divieti su questi prodotti, compresi gli aromi, l’esposizione nei punti vendita, la pubblicità e il confezionamento non standardizzato. L’iniziativa, contenuta nel disegno di legge sulla salute pubblica (prodotti per inalazione di nicotina) previsto per il 2025, ha scatenato l’allarme della principale associazione di settore, Responsible Vaping Ireland (Rvi), che avverte: le nuove misure potrebbero avere conseguenze pesanti per le piccole imprese e addirittura far aumentare il tasso di fumo tra gli adulti. La Rvi ha rivolto un appello al Ministro della Salute, Jennifer Carroll MacNeill, e alla Commissione Parlamentare per la Salute, affinché venga condotta un’analisi legislativa approfondita e vengano ascoltate tutte le parti interessate prima dell’approvazione definitiva del provvedimento.
A supporto delle proprie tesi, l’associazione cita i dati di Healthy Ireland, secondo cui le sigarette elettroniche avrebbero aiutato oltre 225.000 adulti irlandesi a smettere di fumare dal 2015. Solo nel 2023, quasi uno su quattro tra coloro che hanno abbandonato il tabacco ha dichiarato di averlo fatto grazie all’uso di e-cig, pari a circa 23.000 persone. Inoltre, secondo l’European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs, la prevalenza del fumo tra i giovani si è dimezzata negli ultimi trent’anni, passando dal 68% al 32%.
“È fondamentale che misure di tale portata siano valutate con attenzione e fondate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili – ha dichiarato la portavoce di Rvi, Lorraine Carolan, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco – L’Irlanda ha fatto passi avanti notevoli nella lotta al tabagismo, ma non possiamo ignorare il ruolo positivo che le sigarette elettroniche hanno avuto in questo percorso“. Carolan ha infine ribadito la disponibilità dell’associazione a collaborare per una regolamentazione efficace e bilanciata del settore: “Siamo favorevoli a norme responsabili, ma un divieto assoluto potrebbe causare più danni che benefici“.