L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Nuova Zelanda: crollo dei fumatori grazie alle sigarette elettroniche

Il ministro della salute e delle dogane, Casey Costello, sottolinea il successo dell’approccio neozelandese basato su “permesso piuttosto che coercizione”

La Nuova Zelanda celebra un drastico calo dei fumatori abituali, passato dal 14% nel 2019 al 6,9% nel 2023, grazie a una strategia di regolamentazione delle sigarette elettroniche. Lo ha dichiarato il ministro delle dogane e alla salute, Casey Costello, sottolineando il successo dell’approccio neozelandese basato su “permesso piuttosto che coercizione“. A differenza dell’Australia, la Nuova Zelanda consente la vendita legale di e-cig contenenti nicotina, ma con alcune restrizioni: test regolari sui prodotti, divieto di sigarette elettroniche usa e getta e limitazioni sugli aromi disponibili.
Casey Costello

Se non fumi, non usare le e-cig; se fumi, possono aiutarti a smettere” ha affermato Costello, evidenziando che, “pur non essendo innocue, le sigarette elettroniche presentano rischi significativamente inferiori rispetto al tabacco tradizionale”. A supporto di questa transizione, i prodotti regolamentati sono esentati dalle pesanti tasse imposte sulle sigarette, una misura volta a incentivare l’abbandono del fumo. Il ministro ha criticato l’aumento delle tasse sul tabacco, ritenuto inefficace per i fumatori incalliti, che spesso sacrificano bisogni essenziali come cibo o elettricità per acquistare sigarette, aggravando la povertà.

Per proteggere i giovani, dal 17 giugno i negozi di e-cig non potranno più utilizzare decorazioni accattivanti per i minori. Costello ha anche respinto l’idea di coinvolgere la polizia nel controllo del tabacco, definendolo “un problema di salute, non di ordine pubblico”. In un podcast, il ministro ha criticato l’approccio australiano, accusandolo di non affrontare adeguatamente il mercato nero del tabacco e ha invitato i neozelandesi a essere orgogliosi dei risultati raggiunti.
In Australia l’acquisto di sigarette elettroniche è consentito solo in farmacia e, nonostante il tasso di fumatori giornalieri sia sceso negli ultimi quattro anni dall’11% all’8,3%, secondo l’Istituto australiano per la salute e il benessere circa 700mila persone usano sigarette elettroniche acquistate illegalmente, alimentando così il crimine organizzato e minando la salute pubblica.

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