L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 1° al 7 giugno

Continua irrefrenabile l'ondata di proibizionismo e disinformazione contro la sigaretta elettronica. E intanto chiude una storica associazione di consumatori.

UruguayGoverno shock, annunciato il divieto totale sulle sigarette elettroniche
L’Uruguay vieta l’importazione, la vendita e la registrazione di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato. Il presidente Yamandú Orsi, espressione della coalizione di sinistra del Fronte Amplio, ha annunciato la stretta, abrogando i precedenti regolamenti che ne consentivano l’uso. Per l’Uruguay si tratta di una svolta politico-sanitaria, basata però su confusioni concettuali e incompetenza scientifica. La ministra della Salute, Cristina Lustemberg, ha infatti motivato la scelta citando i diciotto decessi giornalieri legati al fumo (sic), definendo le e-cig fuorvianti e potenzialmente pericolose. Laura Llambí, esperta di controllo del tabacco, ha aggiunto che il vaping aumenta il rischio di infarti e malattie respiratorie. Nonostante il dibattito scientifico internazionale sia ormai concorde sulla minore pericolosità delle sigarette elettroniche rispetto al quelle tradizionali, Montevideo ha scelto la linea dura, allineandosi a una politica di tolleranza zero.

Uruguay dice addio alle sigarette elettroniche: il governo annuncia il divieto totale

 

GermaniaMinistra della Salute confonde fumo e svapo e avvia la crociata contro le sigarette elettroniche
Ancora confusione tra fumo e svapo, non in Uruguay ma in Europa, e anche in questo caso a livello governativo. Sulla bocca di un ministro, più che di errore si deve parlare di incompetenza. Così in Germania la ministra della Salute Nina Warken (Cdu) apre una crociata contro il vaping per… proteggere i non fumatori. E in una intervista ai quotidiani del gruppo Funke invita i Länder (cioè le regioni) a fare di più per tutelarli. “Le sigarette elettroniche e gli svapatori sono più pericolosi di quanto molti credano”, ha dichiarato la politica della cristiano-democratica e per questo – ha spiegato – il governo federale li ha inseriti nella protezione dei non fumatori. Ora anche i Länder dovrebbero rivedere di conseguenza le loro leggi, aggiungendo: “abbiamo bisogno di norme più severe proprio per proteggere i bambini e gli adolescenti”. Il governo federale è responsabile solo della protezione dei non fumatori in luoghi come i mezzi di trasporto pubblico o le stazioni ferroviarie, in tutti gli altri luoghi la competenza normativa è dei singoli Länder. Si vedrà se alla fine la Germania intenderà accodarsi a paesi come l’Uruguay.

 

SvizzeraStop alle sigarette elettroniche monouso, via libera al divieto
La Svizzera ha deciso di vietare il commercio di sigarette elettroniche usa e getta, allineandosi alla scelta già adottata dal Regno Unito, dopo l’approvazione da parte del Consiglio degli Stati di una mozione presentata dal consigliere nazionale Christophe Clivaz (Verdi/VS) e già passata alla Camera del popolo. Il provvedimento prevede una modifica alla legge federale sui prodotti del tabacco per bandire la vendita dei dispositivi monouso, senza però intaccare quelli ricaricabili. Contestualmente è stato stabilito anche un parziale divieto della pubblicità del tabacco sulla carta stampata, una misura resa necessaria dopo l’esito del recente referendum sul tema.

La Svizzera vieta il commercio di sigarette elettroniche usa e getta

 

Stati UnitiChiude Casaa, storica associazione dei consumatori del vaping
Il movimento internazionale per la riduzione del danno da fumo subisce un altro duro colpo con la chiusura della statunitense Consumer Advocates for Smoke Free Alternative Association (Casaa), annunciata dal direttore Alex Clark via mail ai 250mila iscritti. Fondata nel 2009 da utilizzatori di e-cig per contrastare le restrizioni al vaping, l’organizzazione cesserà le attività operative a fine agosto, mantenendo solo un sito vetrina, dopo aver già ridotto da mesi l’attività per mancanza di fondi. Come riportato dal blog Vaping 360 da Jim McDonald, membro del board, Casaa riceveva appena 2.000 dollari mensili di donazioni contro i 10mila necessari, situazione che ha reso insostenibile il mantenimento dello staff e delle attività di monitoraggio legislativo. Un destino simile a quello della francese Sovape, chiusa lo scorso ottobre, che evidenzia le difficoltà delle associazioni pro-vaping contro i ben finanziati gruppi anti-tabacco. Una disparità preoccupante, considerato il ruolo cruciale che queste realtà hanno nella lotta al tabagismo attraverso la riduzione del danno.

Addio a Casaa, associazione americana di consumatori di sigarette elettroniche

 

SingaporeMedia: la repressione contro le e-cig ha portato a migliaia di arresti e a espulsioni di stranieri
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa nazionale malese Bernama e ripreso dal sito cinese 2Firsts, le autorità di Singapore hanno intensificato la repressione contro le sigarette elettroniche effettuando oltre 17.900 arresti per possesso e uso di questi dispositivi tra gennaio 2024 e marzo 2025. Le forze di sicurezza hanno sequestrato prodotti per lo svapo del valore di 41 milioni di dollari di Singapore (pari a 31,65 milioni di dollari Usa) e incriminato 60 persone per attività di vendita, tra cui due individui coinvolti in transazioni online e condannati a 10 mesi di carcere e multe fino a 16.000 dollari. Oltre alle operazioni sul territorio, 101 persone sono state fermate ai checkpoint di frontiera per trasporto illegale di e-cigarette, mentre il ministero della Salute e l’Autorità per le scienze della salute hanno annunciato l’espulsione e il divieto di rientro a Singapore per gli stranieri condannati. Le autorità hanno inoltre rimosso più di 6.800 annunci online di prodotti per lo svapo e multato 15 utenti per la condivisione di contenuti su social media. Secondo la legge sul tabacco, il possesso o l’acquisto di sigarette elettroniche può comportare multe fino a 2.000 dollari, mentre il contrabbando o la vendita sono punibili con sanzioni fino a 20.000 dollari e 12 mesi di carcere per i recidivi. Si conferma così la politica di tolleranza zero di Singapore verso il vaping, vietato dal 2018.

 

GlobalLandl (Wva): Oms antistorica nella controversia sui divieti di aromi
In occasione della Giornata mondiale senza tabacco, l’Fctc dell’Oms ha rilanciato la richiesta di vietare gli aromi nei prodotti a base di nicotina, sostenendo che attirino i giovani. Tuttavia – scrive in un articolo pubblicato su Sigmagazine Michael Landl, direttore della World Vapers’ Alliance (Wva) – questa posizione sembra ignorare sia la scienza che le esperienze di milioni di ex fumatori, per i quali gli aromi sono stati fondamentali per abbandonare le sigarette. Le statistiche internazionali mostrano che i divieti sugli aromi spesso spingono i consumatori verso il mercato nero o il ritorno al fumo, peggiorando i risultati di salute pubblica. L’Fctc continua a trascurare il principio della riduzione del danno – conclude il direttore della Wva – e invece è tempo che l’Oms ascolti le evidenze scientifiche e le testimonianze degli ex fumatori. La riduzione del danno deve essere al centro delle politiche antifumo: invece di limitare le alternative, i governi dovrebbero favorire l’accesso a prodotti che aiutano davvero a smettere. L’intero intervento di Landl sul sito di Sigmagazine.

Oms antistorica e antiscientifica: “Vietare aromi nelle sigarette elettroniche”

 

PoloniaNawrocki, il presidente con la nicotina pouch
La Polonia ha un nuovo presidente: il conservatore Karol Nawrocki. Ma il motivo per cui una notizia di natura politica finisce in una rubrica che si occupa di vaping e sistemi alternativi al fumo è un altro. In campagna elettorale il futuro presidente ha fatto discutere per aver utilizzato (in maniera discreta, va detto) una nicotina pouch in diretta, nel corso dell’ultimo dibattito televisivo con il suo antagonista, il sindaco di Varsavia Rafał Trzaskowski. Qualcuno, riportando la notizia sui quotidiani italiani, ha scritto di “sniffate di tabacco”. Ma l’ignoranza in materia della stampa generalista ormai… non fa più notizia: è lo snus che contiene tabacco, non le nicotine pouches. Come che sia, il gesto, apparentemente innocuo ma immediatamente notato, ha scatenato un’ondata di reazioni sui media, riaccendendo il dibattito sugli effetti per la salute e sulla legalità di questo prodotto. Interrogato sull’opportunità di quel gesto in tv, Nawrocki ha risposto con tono provocatorio e buttandola in politica: “Avrei potuto aspettare, ma dopo un’ora di bugie e presunti successi di Trzaskowski a Varsavia, ho pensato che fosse il momento giusto”, ha detto.

 

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