L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dall’8 al 14 giugno

In Europa si discute di tassa sulla sigaretta elettronica, mentre la Croazia annuncia un nuovo prelievo e la Bulgaria pensa al divieto totale. Intanto in Nuova Zelanda si festeggia il calo dei fumatori grazie al vaping.

Unione Europea – Al vaglio della Commissione europea tre opzioni fiscali per le sigarette elettroniche
La Commissione europea sta valutando tre diverse ipotesi per tassare sigarette elettroniche e prodotti a rischio ridotto. Secondo un documento confidenziale legato alla direttiva sulle accise del tabacco, trapelato dagli uffici di Bruxelles e pubblicato in esclusiva su Clearing the air, la prima opzione prevede un’aliquota minima pari a zero euro per millilitro, mantenendo lo status quo per gli Stati che non applicano imposte, ma consentendo il tracciamento dei liquidi. La seconda, più drastica, imporrebbe un prelievo fiscale minimo fisso di 0,36 euro per millilitro di liquido o, in alternativa, un minimo relativo pari al 40% del prezzo di vendita al dettaglio. La terza ipotesi, che si può definire moderata, differenzia le aliquote in base alla nicotina: 0,12 euro/ml (o 20% del prezzo) per liquidi sotto i 15 mg/ml, e 0,36 euro/ml per concentrazioni superiori. Nel valutare l’efficacia delle proposte, il documento esclude subito quella con tasso pari a zero. La seconda e la terza sono valutate valide allo stesso modo, anche se con qualche piccola differenza. La terza opzione è quella preferita dall’associazione di produttori Ieva: essa limiterebbe l’aumento dei prezzi dei liquidi al 5,3% e il calo delle vendite al 17%. Su Sigmagazine maggiori dettagli sul documento europeo.

Tassa europea sulle sigarette elettroniche: le tre ipotesi sul tavolo

 

Nuova ZelandaFumo dimezzato (in calo al 6,9%) grazie a politiche equilibrate di regolamentazione delle e-cig
La Nuova Zelanda registra un drastico calo dei fumatori abituali, scesi dal 14% nel 2019 al 6,9% nel 2023, un risultato ascrivibile a una strategia fondata sulla regolamentazione delle sigarette elettroniche piuttosto che su divieti rigidi. Il ministro della salute, Casey Costello, ha spiegato che il modello neozelandese permette la vendita legale di e-cig con nicotina, ma solo se rispettano test di qualità, restrizioni sugli aromi e il divieto delle versioni usa e getta, sottolineando che questi prodotti, pur non privi di rischi, sono meno dannosi del tabacco tradizionale. Per favorire la transizione, le e-cig regolamentate sono escluse dalle tasse che colpiscono le sigarette, mentre nuovi limiti grafici nei negozi entreranno in vigore dal 17 giugno per proteggere i minori. Costello ha respinto l’idea di coinvolgere la polizia nei controlli sul fumo, definendolo un tema sanitario e non di ordine pubblico, e ha criticato l’approccio australiano, che avrebbe favorito il mercato nero.

Nuova Zelanda: crollo dei fumatori grazie alle sigarette elettroniche

CroaziaGoverno propone nuove tasse su sigarette ed e-liquid, entrerebbero in vigore dal 1° luglio
Il governo croato ha presentato una proposta di riforma fiscale che prevede un aumento delle accise sui prodotti del tabacco e, per la prima volta, l’introduzione di una tassa sui liquidi per sigarette elettroniche, con l’obiettivo di far entrare in vigore le nuove norme già dal prossimo 1° luglio. Secondo quanto riportato da Lider Media, il testo in consultazione pubblica prevede, per quel che riguarda il vaping, un’imposta da 0,20 euro per millilitro sugli e-liquid, finora esenti da tassazione. L’esecutivo stima un gettito aggiuntivo di 74,7 milioni di euro. Le associazioni di categoria e i cittadini potranno presentare osservazioni durante la consultazione in corso, ma il settore del vaping si prepara già a valutare l’impatto della nuova tassa sui prezzi al consumo.

UcrainaDivieto e-cig aromatizzate inefficace: il 70% degli utenti continua a usarle nonostante il bando
Nonostante il divieto in vigore da quasi un anno, solo il 2,2% degli ucraini ha smesso di utilizzare sigarette elettroniche aromatizzate. Eppure il 70% è a conoscenza del bando, ma lo ignora. Lo rivela un sondaggio nazionale condotto dal Centro Razumkov su 1.507 cittadini. L’indagine, presentata dall’Ong European Choice of Ukraine, rivela che la normativa viene sistematicamente elusa, con un consumo in crescita nonostante i limiti imposti dalla legge su ricariche e cartucce. Taras Klymenko, presidente dell’associazione, avverte che un inasprimento dei divieti rischierebbe di spingere i consumatori verso il mercato nero, con perdite miliardarie per lo Stato. D’altronde solo il 18% degli intervistati crede nell’efficacia del bando agli aromi come strumento per combattere il fumo. La società civile chiede più controlli e campagne di informazione, dato che appena il 16% percepisce un reale impegno dello Stato nella lotta al tabagismo: i divieti da soli non bastano senza una strategia educativa.

Ucraina, sigarette elettroniche aromatizzate: consumatori aggirano l’inutile divieto

RussiaSmantellato traffico di e-cigarette in Siberia, sequestri per 12,4 milioni di dollari
Le autorità della Repubblica di Khakassia, nella Siberia orientale, hanno scoperto un giro di contrabbando di sigarette elettroniche, confiscando oltre 45 mila dispositivi monouso, più di 200 scatole di liquidi alla nicotina e 600 pacchetti di tabacco da fiuto. Il valore stimato dei prodotti illeciti, secondo le quotazioni di mercato, potrebbe arrivare a 12,4 milioni. Sette persone sono state arrestate con l’accusa di traffico illegale di prodotti privi di etichettatura conforme alla legge russa e rischiano fino a sei anni di carcere. Le merci, provenienti dall’Asia orientale, erano nascoste in spedizioni di peluche ed elettrodomestici e avrebbero poi dovuto essere  completate con falsi bollini per essere infine vendute su Telegram, con consegne in Khakassia e altre regioni. Il contrabbando è anche in Russia una piaga in crescita. Un recente blitz in un supermercato di Mosca aveva scoperto 15 mila dispositivi elettronici illegali. Le indagini proseguono in diversi distretti federali.

BulgariaSofia propone il bando totale dello svapo e sfida Bruxelles
In un’Europa sempre più focalizzata sulla regolamentazione delle sigarette elettroniche, la Bulgaria propone una stretta senza precedenti: il divieto totale di vendita, distribuzione e pubblicità di tutti i dispositivi per lo svapo, inclusi quelli senza nicotina. Sarebbe il primo Paese dell’Unione europea ad adottare una politica così restrittiva. La misura, approvata a febbraio con voto unanime dall’Assemblea nazionale e confermata recentemente dalla Commissione affari economici, è legata al via libera della Commissione europea per entrare in vigore. Il governo bulgaro presenta il provvedimento come una risposta d’emergenza a un tragico caso che ha coinvolto un quattordicenne, ma rischia di scontrarsi con i principi comunitari, dalla proporzionalità (misure adeguate e non eccessive) alla libera circolazione delle merci. Mentre altri Paesi europei hanno scelto soluzioni più mirate, come il divieto delle e-cig usa e getta, Sofia punta a una linea dura, che potrebbe compromettere l’unità normativa del mercato interno. L’eventuale approvazione di Bruxelles aprirebbe la strada a restrizioni simili in altri Stati membri, ma secondo alcuni analisti rischierebbe anche di minare le politiche europee di riduzione del danno. La decisione attesa dalla Commissione sarà dunque determinante per il futuro delle sigarette elettroniche nell’Unione.

La Bulgaria sfida Bruxelles: verso il divieto totale di sigarette elettroniche

AustraliaSouth Australia introduce le sanzioni più severe contro tabacco e sigarette elettroniche illegali
Il South Australia, uno dei sei stati federati che compongono il Commonwealth dell’Australia, ha attivato le sanzioni più severe del Paese contro la vendita illegale di tabacco e sigarette elettroniche, con multe fino a 4,3 milioni di dollari per le aziende recidive e 4,2 milioni per i privati. Tali sanzioni sono applicabili – come indicato dalla legge – a chi detiene quantità definite “commerciali” (5.000 sigarette o 100 e-cig) o “a larga scala commerciale” (25.000 sigarette o 500 e-cig). Le nuove norme, tra le più severe a livello nazionale, potenziano i poteri di polizia e introducono il reato di “consapevole tolleranza” di attività illecite nei propri spazi. Inoltre permettono al ministro delle imprese e dei consumatori Andrea Michaels di emettere ordinanze di chiusura temporanea fino a 28 giorni o estendere quelle definitive a 12 mesi, raddoppiando il precedente limite. Il governo sottolinea che queste misure mirano a colpire il crimine organizzato dietro al mercato illegale. Le sanzioni si applicano anche a prodotti come le bustine di nicotina.

 

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