© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Roberto Baldini non c’è più. Figura storica del mondo della sigaretta elettronica italiana, è mancato quest’oggi a 79 anni vinto dal più infame dei virus dell’ultimo secolo.
Baldini fu il primo a capire la possibilità di riconvertire una divisione aziendale di aromi alimentari in aromi per liquidi da inalazione. Dopo essere stato precursore della produzione per conto terzi, decise di avviare una attività appositamente dedicata, dando così vita insieme all’amico aromatiere Filippo Zini alla Bandz.
Giramondo, brillante, colto: Baldini è stato un uomo che ha sempre saputo leggere il momento cavalcando attraverso il suo intuito le possibilità del momento. Negli ultimi anni aveva rallentato il lavoro per una importante questione di salute che, però, con tenacia e resistenza, era riuscito a superare. Non a caso la prima cosa che aveva voluto fare era stata tornare a viaggiare. Appena due settimane fa era rientrato da una crociera sul Mediterraneo. Poi, fulmineo, il malessere, la breve degenza, la morte.
Nel mestiere di giornalista non è mai facile camuffare i sentimenti dietro le parole, soprattutto quando si sta parlando di una persona con cui si sono condivisi momenti e istanti che hanno anche travalicato il mero rapporto lavorativo. Tra noi c’era rispetto, stima e quella forma sincera di riconoscenza che nasce quando si condividono pezzi di strada. Rimasi colpito dalla sua determinazione, unita alla passione per il Lavoro (quello con la L maiuscola) e la sua capacità rara di guardare sempre avanti, anche quando le cose si complicavano. Ricordo le nostre conversazioni – a volte leggere, a volte più profonde – e la voglia di fare, di costruire, di non fermarsi mai.
Roberto Baldini, per come lo voglio ricordare e lo ricorderò, rimarrà un esempio di come l’impegno e la serietà possano convivere con l’ironia e con l’umanità. A volte ci si accorge solo dopo quanto valore abbiano avuto certi incontri: persone che non cercavano di insegnare ma che con il loro modo di essere lasciavano qualcosa che resta.



